Commento al Vangelo di domenica 9 Giugno 2019 โ€“ p. Alessandro Cortesi op

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Pentecoste รจ festa che si radica nella festa ebraica dei cinquanta giorni dopo la Pasqua, festa delle primizie di primavera che celebra il dono della Legge a Mosรจ al Sinai e il dono della nuova alleanza promessa da Geremia (31,31-33) e da Ezechiele: โ€˜Vi darรฒ un cuore nuovo, metterรฒ dentro di voi uno spirito nuovo, toglierรฒ da voi il cuore di pietra e vi darรฒ un cuore di carne. Porrรฒ il mio Spirito dentro di voiโ€™ (Ez 36,26-27).

Nel racconto degli Atti degli apostoli Luca il riferimento va allโ€™evento del Sinai: la legge รจ dono di alleanza che orienta la vita del popolo dโ€™Israele. Le parole della legge sono da ritenere nel cuore e divengono indicazione di cammino. Sono orientamento per rimanere fedeli alla parola di alleanza, il sรฌ pronunciato da Dio, che si rinnova come promessa di amore: โ€˜voi siete mio popoloโ€™.

Il gran rumore, il fuoco e le parole sono elementi presenti nella narrazione degli Atti che richiamano lโ€™evento del Sinai (Es 19,16-19: โ€˜il monte Sinai era tutto fumante, perchรฉ su di esso era sceso il Signore nel fuocoโ€ฆ Mosรจ parlava e Dio gli rispondeva con voce di tuono). Ma cโ€™รจ anche un rinvio al racconto del battesimo di Gesรน. la vita della comunitร  nella forza dello Spirito si collega ed รจ in continuitร  con la missione del servo di Jahwรจ che Luca vede nel momento del battesimo: โ€˜il cielo si aprรฌโ€ฆ e scese lo Spirito Santoโ€ฆ e vi fu una voce dal cieloโ€ฆโ€™ (Lc 3,21-22).

La descrizione di fenomeni esterni รจ simbolica e mira a far cogliere lโ€™esperienza della prima comunitร , quella di essere visitati dallo Spirito, forza proveniente da Dio: โ€˜tutti furono ripieni di Spirito Santoโ€™. Lโ€™irrompere dello Spirito รจ dono dallโ€™alto, che coinvolge la vita offrendo nuova forza e nuovo modo di leggere la realtร . Eโ€™ trasformazione dellโ€™intimo e trova espressione in unโ€™apertura di comunicazione nuova: il โ€˜parlareโ€™ in altre lingue.

Le lingue diverse indicano la pluralitร  e lโ€™incontro tra le diversitร  in cui la comunitร  stessa nasce. Ma contiene in sรฉ anche altre evocazioni: ricorda infatti lโ€™episodio di Babele. Lรฌ le lingue diverse erano state conseguenza di una dispersione, compiuta da Dio che intendeva vanificare il disegno di un unico impero con una sola lingua, ossia la pretesa umana di unificare tutto sotto un grande potere assoluto. La diversitร  diveniva critica al dominio che si metteva al posto di Dio, quello della grande cittร  e della torre. Il disegno di Dio sui popoli non รจ quello del dominio oppressivo, ma dellโ€™incontro delle differenze. Tuttavia la dispersione comportava anche lโ€™incapacitร  di comunicare e di comprendere la lingua dellโ€™altro (Gen 11,7). Per questo cessarono di costruire la cittร  la cui cima doveva toccare il cielo. Dopo la Pasqua, a Gerusalemme, Luca vede invece compiersi la possibilitร  del โ€˜farsi intendereโ€™ ciascuno nella propria lingua: โ€˜comโ€™รจ che li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?โ€™. Vi รจ stupore perchรฉ lโ€™altro, lo sconosciuto e straniero, parla in modo comprensibile e si fa intendere. I lontani divengono vicini.

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Il โ€˜miracoloโ€™ di Pentecoste per Luca รจ lโ€™esperienza della prima comunitร  di โ€˜parlareโ€™, con le parole e con la vita, lโ€™instaurarsi di una autentica comunicazione. Lo Spirito Santo riempie i cuori: รจ compimento della promessa della nuova alleanza, richiamo al Sinai, a quel grande disegno di un โ€˜parlareโ€™ affettuoso e vicino tra Dio e lโ€™uomo, e novitร  della promessa di Cristo.

Nel IV vangelo il dono dello Spirito รจ evento che fa tuttโ€™uno con la pasqua e proviene da Cristo: Il soffio di Gesรน che alita sui discepoli รจ una nuova creazione: come Dio, al principio comunicรฒ il suo respiro ad Adamo tratto dal fango (Gen 2,6). Il soffio รจ accompagnato dalle parole โ€˜Ricevete lo Spirito Santoโ€™: lo Spirito รจ presenza personale: consolatore, grande suggeritore, colui che insegna e farร  ricordare. Lo Spirito spinge a non rinchiudere il ricordo di Gesรน in una memoria sbiadita o lontana, ci invita a cercare sempre e oltre, accogliendo la sua vita e ascoltando la sua voce.

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.