โRiceverete la forza dallo Spirito santoโ
โSe mi amate, osserverete i miei comandamentiโ (v.15). Il brano di oggi inizia con un periodo ipotetico della realtร : data una certa premessa, ne scaturisce di necessitร una determinata conseguenza. La premessa denota il modo abituale in cui Gesรน fa le sue proposte: โseโโฆ.
Egli rispetta sempre la libertร dellโuomo; per primo gli offre il suo amore, desidera entrare in rapporto con lui in modo unico e personale; gli propone un legame intenso e irripetibile, per unirlo a Sรฉ tramite lโamore,โฆ..ma solo se anche lโuomo lo desidera!
Ebbene, una volta realizzatasi questa premessa, ne deriva che lโuomo interpellato โosserverร i suoi comandamentiโ. A prima vista, puรฒ sembrare una contraddizione: nel rapporto di amore non puรฒ esserci imposizione, solo reciproca e libera corresponsione. In effetti anche nella frase di Gesรน รจ cosรฌ, se solo ci sforziamo di approfondire il termine originale greco โentolร iโ tradotto con โcomandamentiโ.
โEntolร iโ รจ il termine con cui la Bibbia greca detta โSettantaโ rende lโoriginale ebraico โLe 10 paroleโ (che corrispondono ai famosi โ10 comandamentiโ); ma nella concezione biblica la Legge-comandamento รจ soprattutto la rivelazione divina che conduce alla vita; i โcomandamentiโ sono โindicazioni per un camminoโ, quello della salvezza, cioรจ quello che porta al senso e alla pienezza della vita; ecco perchรฉ, โseโ si ama il Signore, ci si troverร incamminati nella via autentica.
In concreto, ciรฒ significherร anche praticare nella vita quotidiana il famoso Decalogo, riletto e portato a compimento dal Vangelo; il che significa, ad esempio, che non basta non uccidere, ma si deve evitare lโira nei confronti dei fratelli; che non si puรฒ commettere adulterio, ma neppure desiderare la donna dโaltri; che si deve arrivare addirittura ad amare i nemici e a pregare per i propri persecutori.
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E tuttavia emerge chiaramente dai passi paralleli in questo stesso cap.14ยฐ di Giovanni che il significato piรน profondo del versetto citato รจ il nesso tra lโamore per Gesรน e lโosservanza-custodia della sua Parola, che, come sappiamo, รจ di una ricchezza e profonditร incommensurabili; come a dire: รจ evidente lโinsistenza del Maestro piรน sul positivo del suo messaggio di rivelazione che sul negativo di unโarida serie di imposizioni e proibizioni, come potrebbe far pensare la parola italiana โcomandamentiโ tout court, senza altre spiegazioni.
Inoltre a Gesรน sta a cuore che il dono del suo amore e la relativa risposta dellโuomo siano per sempre. Consapevole della sua prossima dipartita, Egli si preoccupa di dire al v.18 del cap.14: โnon vi lascerรฒ orfani: verrรฒ da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrร piรน; voi invece mi vedrete, perchรฉ io vivoโ; come lo vedranno? In quelle apparizioni che seguiranno la sua resurrezione e in cui Egli โsi farร vedereโ solo ai suoi seguaci. E ben sappiamo quanto sia fondamentale questa esperienza personale del Risorto fatta dagli apostoli per la fede dei futuri discepoli: essa si fonderร proprio su tale testimonianza.
Non solo, ma Gesรน aggiunge: โe io pregherรฒ il Padre ed egli vi darร un altro Paraclito, perchรฉ rimanga con voi per sempreโ (v.16). Rispetto a โSpirito Santoโ Giovanni preferisce il termine โParaclitoโ, perchรจ esprime vari ruoli dello Spirito (ad un tempo difensore, consolatore, sostenitore,
intercessore, protettore, avvocato, esortatore, consigliere, testimone, maestro), e che soprattutto ricorderร ai credenti parole e fatti del Salvatore e consentirร di attualizzarli, rendendo cosรฌ lโamore dei discepoli per Lui sempre piรน ricco e profondo.
Gesรน prosegue: โlo Spirito della veritร , che il mondo non puรฒ ricevere perchรฉ non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perchรฉ egli rimane presso di voi e sarร in voiโ (v.17).
A differenza dei nostri fratelli ortodossi (che nella loro riflessione teologica e spirituale danno molto piรน spazio allo Spirito), noi cattolici forse siamo poco consapevoli e poco coscienti della portata di questo versetto giovanneo. Noi abbiamo qualcosa che i non cristiani e i non credenti (il โmondoโ) non conoscono e non hanno: lo Spirito Santo! Lo Spirito รจ in mezzo a noi, รจ in ciascuno di noi, รจ con noi, cosรฌ come Gesรน era con i suoi discepoli. La sua venuta si attua in una presenza fisica; non lo si vede, ma sappiamo che cโรจ e rimane sempre e vive in ciascuno di noi senza limiti di tempo e di spazio.
Forse noi cattolici non ci pensiamo abbastanza; eppure quante riprove avremmo di questa presenza fattiva dello Spirito, se solo fossimo piรน capaci di attenzione!
Non succede forse che talvolta una situazione negativa intricata e apparentemente senza via dโuscita allโimprovviso si sblocca, mostrandoci una soluzione? โEโ stato il caso!โ dice lโagnostico; ma il credente vi scorge lโazione dello Spirito sostenitore e intercessore.
E non capita anche che ci gettiamo in un nuovo impegno di solidarietร , spinti da qualcosa che non sappiamo ben definire, ma che รจ piรน forte di noi? Eโ lo Spirito esortatore che agisce dentro di noi.
E chi non si รจ trovato di fronte a una tragedia di sofferenza, malattia e morte ed รจ riuscito a non cadere nella disperazione piรน nera e totale, dicendo โNon so come ho fatto a vivere tutto ciรฒ?โ Eโ ancora lo Spirito consolatore che รจ allโopera a nostro favore.
โIl frutto dello Spirito รจ amore, gioia, pace, magnanimitร , benevolenza, bontร , fedeltร , mitezza, dominio di sรฉโ dice S.Paolo nella Lettera ai Galati 5, 22. Riusciamo a ricordarcelo ogni giorno?
In conclusione, sapremo, in questa nuova Pentecoste, accogliere il dono dello Spirito con piรน consapevolezza e gratitudine?