Il commento al Vangelo di domenica 8 Settembre 2019 รจ curato dalle sorelle Clarisse di Borgo Valsugana, Trento.
Chi non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo
Con le letture di questa domenica siamo invitati a compiere un cammino di luce con il Padre, che rivela la sua sapienza, e con il Figlio, che ci mostra la nostra vocazione. ร un cammino pienamente umano, che ci viene rivelato di tappa in tappa. Lโยซuomo mortaleยป, distante da Dio, non riesce a comprendere la sua vera vocazione, inscritta nel progetto divino; procede come a tentoni, con timidezza e incertezza. Spesso le sue preoccupazioni riempiono il suo cuore piรน di quanto lo riempia il disegno del Padre. Dunque รจ Dio stesso che, con somma affabilitร , si china sulla sua creatura donandole di intendere la sua chiamata, di gustarla, di sentirne il sapore e la dolcezza. Il dono della sapienza รจ elargito allโuomo e alla donna per conoscere Dio. E la conoscenza di Dio รจ la nostra salvezza. La salvezza รจ passaggio dalla schiavitรน alla libertร , รจ rinascita e rigenerazione: salvandoci dal nulla e dal peccato Dio rende ciascuno di noi, per grazia, fratello e sorella del Signore Gesรน. Fratello carissimo, sorella carissima, chiamati alla sua amicizia nella relazionalitร positiva con ogni prossimo, chiamati alla vera libertร dei figli di Dio. In questa libertร puรฒ compiersi unโaltra tappa del cammino cristiano: ciascuno di noi, costituito fratello e amico del Signore Gesรน, puรฒ anche diventare suo discepolo, tutto dedito alle ยซsue coseยป. Come Gesรน, radicato nella volontร del Padre che egli ha eletto tanto da definirla ยซsuo ciboยป, ciascuno di noi puรฒ amare Dio e il proprio prossimo. Seguire Gesรน e fare la sua volontร diviene pienezza, senso e criterio del nostro vivere, operare e amare. La realizzazione piena della nostra umanitร sta in Gesรน, mediatore tra Dio e gli uomini, e si compie attraverso lโascolto amante della Sua Parola, dono efficace e sicuro.
Prima letturaย ย
Gli uomini furono salvati per mezzo della sapienza
Lโuomo lontano da Dio riesce a progettare e a costruire se stesso solo in forza delle sue peculiaritร umane, ma non coglie lโampiezza del dono di Dio che lo invita a sรฉ, a conoscerlo e a essere formato alla sua sapienza. Lโuomo, lasciato a se stesso, รจ distante dalla sua vera vocazione, ma il Padre interviene in modo mirabile, custodendo la libertร della sua creatura e donando a ciascuno la sapienza che ammaestra e salva, preludio del dono dello Spirito.
Seconda letturaย ย
Se mi consideri amico, accoglilo come me stesso
Lโesortazione di san Paolo rivolta allโamico Filemone, in favore di un amico, Onesimo, da lui generato alla fede nella sua prigionia, ci manifesta lโelezione divina su ciascuno di noi. Lo stesso Cristo Gesรน, da schiavi che eravamo per il peccato, ci rende fratelli. E non solo: ci elegge ad amici, restituendo cosรฌ alla nostra esistenza redenta la capacitร di credere, amare e sperare. Ci dona cioรจ di vivere le virtรน teologali che rendono ogni relazione pienamente umana, che fanno sรฌ che il mutuo affetto generi lโamore fraterno: ยซAccoglilo come me stessoยป รจ il comandamento del Signore riguardo ogni nostro prossimo.
Vangelo ย
Se uno viene a me e non mi ama
Il Signore in questa sua Parola ci invita a riflettere in profonditร sulla nostra adesione a lui, sulla nostra sequela di discepoli. Scegliere Gesรน come unico Signore e maestro per amarlo in pienezza, capovolge i nostri schemi: riordina le nostre relazioni familiari, la nostra vita e persino le nostre sofferenze e fatiche, e le rende relative a sรฉ. Le ridimensiona non perchรฉ esse non abbiano valore, ma perchรฉ ponendo lui al centro del nostro cuore, dando primato al suo Vangelo e al regno di Dio, tutto il resto assuma senso pieno e vera dignitร . Quando la nostra esistenza, le nostre relazioni, il nostro vivere e soffrire ha Gesรน al centro, quando assumiamo il Vangelo come criterio dellโagire e del pensare, tutto diviene ยซveicoloยป per camminare sui passi del Signore. ร questo il lavoro che siamo chiamati a intraprendere: non la costruzione di una torre, ma la costruzione della nostra fede. ร la guerra che siamo chiamati ad affrontare, quella che ci libera dalla routine e dalla schiavitรน delle cose e ci rende a poco a poco suoi discepoli, affrancati per lui dalla Parola e dalla sua grazia.
Messale festivo 2019 delle Edizioni Messaggero PadovaIl Messale delle domeniche e feste 2019 รจ pensato per aiutare a partecipare attivamente alla liturgia, servendosi anche delle accurate introduzioni alle singole feste. Contiene tutti i testi liturgici del Messale e del Lezionario delle domeniche e feste, dal primo gennaio fino allโultima domenica di dicembre 2019, con un ampio approfondimento liturgico-pastorale per chi vuole preparare o continuare a casa la riflessione sulla Parola.
Introduzioni alle celebrazioni, presentazioni e commenti alle letture del Vangelo sono curate delle suore clarisse del Monastero San Damiano di Borgo Valsugana (TN) * preghiere dei fedeli a cura della Comunitร di Bose
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Letture della
XXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?
Dal libro della Sapienza
Sap 9, 13-18
ย
Quale uomo puรฒ conoscere il volere di Dio?
Chi puรฒ immaginare che cosa vuole il Signore?
ย
I ragionamenti dei mortali sono timidi
e incerte le nostre riflessioni,
perchรฉ un corpo corruttibile appesantisce lโanima
e la tenda dโargilla opprime una mente piena di preoccupazioni.
ย
A stento immaginiamo le cose della terra,
scopriamo con fatica quelle a portata di mano;
ma chi ha investigato le cose del cielo?
ย
Chi avrebbe conosciuto il tuo volere,
se tu non gli avessi dato la sapienza
e dallโalto non gli avessi inviato il tuo santo spirito?
ย
Cosรฌ vennero raddrizzati i sentieri di chi รจ sulla terra;
gli uomini furono istruiti in ciรฒ che ti รจ gradito
e furono salvati per mezzo della sapienza
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Salmo 89 (90)
R. Signore, sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione.Tu fai ritornare lโuomo in polvere,
quando dici: ยซRitornate, figli dellโuomoยป.
Mille anni, ai tuoi occhi,
sono come il giorno di ieri che รจ passato,
come un turno di veglia nella notte. R.
ย
Tu li sommergi:
sono come un sogno al mattino,
come lโerba che germoglia;
al mattino fiorisce e germoglia,
alla sera รจ falciata e secca. R.
ย
Insegnaci a contare i nostri giorni
e acquisteremo un cuore saggio.
Ritorna, Signore: fino a quando?
Abbi pietร dei tuoi servi! R.
ย
Saziaci al mattino con il tuo amore:
esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni.
Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio:
rendi salda per noi lโopera delle nostre mani,
lโopera delle nostre mani rendi salda. R.
Seconda Lettura
Accoglilo non piรน come schiavo, ma come fratello carissimo.
Dalla lettera a Filรจmone
Fm 9b-10.12-17
ย
Carissimo, ti esorto, io, Paolo, cosรฌ come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Cristo Gesรน. Ti prego per Onรจsimo, figlio mio, che ho generato nelle catene. Te lo rimando, lui che mi sta tanto a cuore.
ย
Avrei voluto tenerlo con me perchรฉ mi assistesse al posto tuo, ora che sono in catene per il Vangelo. Ma non ho voluto fare nulla senza il tuo parere, perchรฉ il bene che fai non sia forzato, ma volontario.
ย
Per questo forse รจ stato separato da te per un momento: perchรฉ tu lo riavessi per sempre; non piรน perรฒ come schiavo, ma molto piรน che schiavo, come fratello carissimo, in primo luogo per me, ma ancora piรน per te, sia come uomo sia come fratello nel Signore.
Se dunque tu mi consideri amico, accoglilo come me stesso.
Parola di Dio
Vangelo
Chi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepolo.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 25-33
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesรน. Egli si voltรฒ e disse loro:
ยซSe uno viene a me e non mi ama piรน di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non puรฒ essere mio discepolo.
Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non puรฒ essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non รจ in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: โCostui ha iniziato a costruire, ma non รจ stato capace di finire il lavoroโ.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se puรฒ affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre lโaltro รจ ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Cosรฌ chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non puรฒ essere mio discepoloยป.
Parola del Signore