Commento al Vangelo di domenica 8 novembre 2015 – don Mauro Manzoni

La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 8 novembre 2015.

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Palare di contributi ed elemosine alla Chiesa oggi diventa un pò problematico e delicato per le notizie (tutte da provare comunque) che circolano in questi giorni. Nasce scetticismo e sospetto, dubbio e sfiducia. Il rammarico e lo sconcerto di chi crede è profondo e in fondo al cuore spera che non sia vero, almeno non tutto.
Chi crede ha però la certezza che lo sguardo di Cristo si posa su di lui, non guarda le sue mani o il tintinnio delle monete, ma penetra i segreti del suo cuore. Chi crede forse non sa dove andrà a finire il denaro donato, non sa a cosa servirà, ma il suo gesto, piccolo o grande che sia, non sfugge allo sguardo di Dio, come il gesto di quella vedova del Vangelo che non fa notizia, ma penetra l’animo di Gesù imprimendolo nel suo cuore.
Ed è qui l’insegnamento del Vangelo: la piccolezza diventa grandiosità, l’insignificante importante, la povertà si trasforma in abbondanza e i due spiccioli nel tesoro del regno dei cieli. E i nostri calcoli umani vanno a farsi benedire.
[ads2]Troppo spesso valutiamo e quotiamo le persone in base ai soldi. E creiamo disuguaglianza, creiamo sperequazione che diventa inevitabilmente ingiustizia sociale, prepotenza e sopraffazione. Come gli scribi del Vangelo di oggi: “Guardatevi dagli scribi – leggiamo – che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa”.
Il messaggio di Cristo non è mettersi in primo piano ma all’ultimo, non è mettersi al centro ma nascondersi in periferia. E’ donare al Signore tutta la vita per i fratelli. E questa nostra vita potrà valere due spiccioli, ma diventa ricchezza inestimabile e preziosa se data per dono.

XXXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

[ads2]Mc 12, 38-44
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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