Commento al Vangelo di Domenica 8 Maggio 2022 – don Mauro Manzoni

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Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 8 maggio 2022.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

“Io sono – dice Gesù – io sono il buon Pastore”. Era sufficiente che dicesse : “sono il Pastore” per farci comprendere in pieno la missione e il mandato del Padre. Pastore, cioè custode e difensore, aiuto, guida e sostegno della Chiesa e di ognuno di noi. Pastore che ama, riconosce e capisce il suo gregge.

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Ma Cristo si definisce “buon Pastore” e il Vangelo lo ripete diverse volte insistendo sul perché egli è buono. “Il pastore offre la vita per le pecore”: ci difende, ci protegge e ci tutela, offrendo la propria vita per salvarci. Ma non come eroe, ma come uno che ama fino all’inverosimile e dove noi neppure ci sogneremmo di arrivare. Ha amato fino al vertice ultimo, fino al punto oltre il quale non è più possibile amare di più. E’ il culmine, il punto più alto, il gesto del dono più completo e assoluto. E non come il mercenario che abbandona le pecore e fugge al minimo pericolo. E di questi mercenari ce ne sono tanti, troppi in giro. Rubano la vita delle persone, inducendo alla criminalità, alla prostituzione, alla violenza, alla pornografia. Rapinano la dignità dei bambini, delle donne, degli anziani, dei malati.

Sfruttano la povertà, la miseria, la paura dei più deboli. Di questi mercenari ce ne sono tanti, troppi in giro. Il buon Pastore dà la vita e ci sollecita a seguirlo. Dare anche noi la vita, cioè donare un sorriso, una stretta di mano, donare perdono, solidarietà, sostegno, creare pace, unità, accoglienza. Forse, allora, riusciremmo a scoprire che chi ci rimette in questo rapporto di amore è il Signore e chi ci guadagna siamo proprio noi.

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