Commento al Vangelo di domenica 8 Luglio 2018 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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«Dio ci ha lasciati soli, si è dimenticato di noi! Non ci parla, non ci apre vie, non ci fa sentire la sua voce…». Quante volte lo abbiamo pensato o, forse, lo pensiamo ancora?

Chiediamo in ogni situazione difficile o un po’ problematica continui segni a Dio, ma poi non stiamo ad ascoltare.
Gli chiediamo di parlare, ma poi scegliamo o preferiamo sempre altro. Il più delle volte, perché troppo bloccati da noi stessi, non riusciamo a riconoscere la sua presenza. La cerchiamo nello straordinario e lui preferisce quel così scontato quotidiano.

Nel suo camminare tra Nazaret e Gerusalemme, Gesù ha riempito quelle terre di una straordinaria normalità, di gesti semplicemente umani. Di eclatante e sconcertante nel suo andare c’era solo la caparbia determinazione di fermarsi davanti ai piccoli, di tendere la mano ai deboli e sofferenti, di ridonare speranza ai disperati, di accogliere gli emarginati, di scuotere i perbenisti, di disorientare i perfettini dalle verità in tasca. Ma gli occhi di chi gli stava di fronte erano incapaci di vedere e riconoscere. Il loro cuore era troppo pieno di sentimenti e atteggiamenti preconfenzionati per riuscire a scoprire ciò che stava accadendo. La loro mente troppo intasata di certezze e convinzioni personali per poter essere libera di vedere e riconoscere. E così quel Dio presente e operante proprio davanti a loro, e a loro vantaggio, è diventato invisibile, nascosto dalla loro stessa voglia di vederlo. Assurdo vero?
Eppure capita così anche oggi… anche a noi!

Dio ci sta di fronte, ci tende la mano, ci apre una via… ma noi siamo troppo impegnati a calcolare la sua presenza a partire dalle nostre misure.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Riconoscerti, Signore

Liberaci, Signore,
perché possiamo vedere
la tua mano agire in questa storia.

Liberaci da noi stessi e dalle nostre pretese.
Liberaci dalla convinzione di essere nel giusto
e di conoscere ciò che è giusto.

Donaci quella sana e liberante inquietudine
che ci fa vivere in equilibrio instabile,
per poter ascoltare, per lasciarci stupire,
per scoprirti nell’impensabile.
Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

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XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6,1-6

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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