Commento al Vangelo di domenica 8 Dicembre 2019 – p. Alessandro Cortesi op

“Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te”. In queste poche parole, in un saluto, è racchiusa l’esperienza di Maria, donna capace di responsabilità e impegno perché segnata da un amore ricevuto e accolto.

“Rallegrati” non esprime riconoscimento di una sorta di grandezza o di virtù da parte di Maria: è piuttosto espressione di un amore immeritato che ha avvolto la sua vitae di cui lei si rende consapevole. E’ indicazione di un’esperienza di grazia che genera stupore e ringraziamento. Ed insieme senso di restituzione di tutto a Dio. La vita di Maria è posta nel segno di una gratuità che lei in modo adulto accoglie responsabilmente facendone orizzonte di sequela di Gesù e di servizio. Non nella logica dell’assoggettamento e di una femminilità vissuta nei termini di sottomissione e rassegnazione, ma con il coraggio proprio dei poveri di Jahwè che percorrono e accompagnano cammini di liberazione. Maria si scopre amata e per questo inviata ad essere testimone di un amore che guarda ai piccoli, che rovescia i potenti dai troni, che innalza gli umili, che ribalta una storia dominata dai violenti e dai prepotenti e inaugura una storia nuova. E’ l’amore di Dio.

Nel volto di Maria si può scorgere la bellezza di chi è amato da Dio e accoglie questo dono con senso di gratitudine e con creatività e decisione, facendosi terreno di accoglienza e dando spazio alla fecondità di questo amore. Una zolla di terra capace di dare spazio ad un seme di vita.

“Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo…” La nudità di Adamo nel giardino è il segno di uno stare di fronte nella sincerità e nella trasparenza. Di fronte al suo ‘tu’, Adam, l’umano fatto di terra, si scopre nudo, scoperto, capace di gioire della trasparenza di corpi che s’incontrano senza nascondimenti. La nudità esprime la bellezza dell’amore in cui proprio l’incontro dei corpi manifesta il desiderio di consegna del proprio io ad un ‘tu’ che sta di fronte, incontrato come presenza che accoglie vicina e diversa. E’ esperienza di trasparenza nell’intimità della vita. Nella loro nudità Adamo e Eva scoprono di potersi affidare reciprocamente e di poter consegnare l’un l’altra la propria fragilità senza paure, senza riserve. E’ la bellezza dell’amore che sulla terra è traccia ineludibile di Dio.

Tuttavia la nudità diviene un ostacolo, elemento che genera paura quando il rapporto s’incrina con falsità, sospetto e tradimento. Quando non è trasparente, quando si vuole nascondere qualcosa: nell’immagine di Adamo che di fronte a Dio ha paura perché si trova ad essere nudo sta racchiuso il messaggio su di una rottura del rapporto. E’ un atteggiamento di insincerità, tentativo di nascondere un sospetto. E’ ricerca di coprirsi e di mascherare nel trovarsi a disagio con la propria fragilità, nel voler nascondere una distanza ed una rottura.

Ad Adamo ed Eva, padre e madre dei viventi, nudi, narra Genesi, Dio procurerà delle tuniche di pelle per coprirsi: il Dio che vuole la vita e l’amore, nonostante l’insincerità dell’uomo, nonostante l’incapacità ad accogliere con fiducia il suo dono, apre cammini in cui poter recuperare sincerità e amore di fronte all’altro.

“In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità”. C’è un disegno di benedizione sulla vita umana e sul cosmo. L’inno agli Efesini ricorda che c’è un sogno di Dio su ogni volto: ed è un sogno di benedizione, di partecipazione alla sua vita, di santità. Sta qui la radice per scorgere in ogni volto un luogo di benedizione e per chiedere al Signore di essere strumenti perché ogni persona possa scoprire questo sguardo di amore nel cuore della sua esistenza, nonostante ogni contraddizione, ogni abbandono, ogni sofferenza per non essere amati. In lui, in Cristo che si è dato per tutti, Dio ci ha scelti. Siamo inseriti in una corrente di sguardo benevolente e amoroso che solo fa sorgere vita e vita per altri.

Fonte

p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘santa Caterina da Siena’ a Firenze. Direttore del Centro Espaces ‘Giorgio La Pira’ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira – Firenze.

Letture della
II DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA – Solennità
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna.Dal libro della Gènesi

Gen 3,9-15.20

[Dopo che l’uomo ebbe mangiato del frutto dell’albero,] il Signore Dio lo chiamò e gli disse: «Dove sei?». Rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto». Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?». Rispose l’uomo: «La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato». Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».

Allora il Signore Dio disse al serpente:

«Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici!

Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno».

L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 97 (98)

R. Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo. R.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele. R.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni! R.

Seconda Lettura

In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni
Ef 1,3-6.11-12

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.

In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,
predestinandoci a essere per lui figli adottivi
mediante Gesù Cristo,
secondo il disegno d’amore della sua volontà,
a lode dello splendore della sua grazia,
di cui ci ha gratificati nel Figlio amato.

In lui siamo stati fatti anche eredi,
predestinati – secondo il progetto di colui
che tutto opera secondo la sua volontà –
a essere lode della sua gloria,
noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo.

Parola di Dio

Vangelo

Ecco, concepirai un figlio e lo darai alla luce.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».

A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.

Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».

Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Parola del Signore

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