Commento al Vangelo di domenica 7 Luglio 2019 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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Oggi iniziamo con una domanda: si può seguire il Signore e starsene comodamente a casa propria? Si può dire di essere cristiani (di Cristo) e pensare di potersi occupare solo di se stessi? Si può essere discepoli di Gesù di Nazaret e fare del proprio tempo ciò che si vuole?
Ora, vi chiedo: volete una risposta politicamente corretta o preferite una risposta evangelicamente autentica?

Per la prima, preferisco non perdere tempo, perché sarebbe una risposta di comodo. E di solito ognuno di noi è specializzato nel darsi risposte comode e rassicuranti.
Scelgo allora la seconda opzione. Scelgo una risposta che abbia a che fare più con il Vangelo e con quello stile, al limite dell’assurdo, che il Vangelo propone.

Quello che l’evangelista Luca propone nel brano che ascoltiamo in questa domenica è chiaro: Gesù manda. Chiama e invia. Non chiama per fare tranquillizzanti e protettive fraternità; non vuole generare comunelle. Chiama e invia perché i suoi discepoli (chi lo segue) viva con il suo stesso stile e faccia ciò che egli stesso fa: portare l’annuncio del Regno ovunque, dire a tutti che Dio è vicino; seminare ovunque la pace del Regno.

Quella pace che non è semplicemente assenza di guerra, ma molto di più. È armonia, pienezza, è umanità, è relazione, è tutto il bene che si realizza nel qui e ora. È shalom! Ciò di cui da sempre Dio è garante ed elargitore. Gesù è venuto tra noi per esserlo: lui, pace di Dio e giustizia di Dio. Lui, vita di Dio e compimento delle sue promesse. Ecco i suoi discepoli, e quindi noi, non possono essere da meno.

Andare, instancabilmente andare; senza porre se stessi prima degli altri. Andare, perché per far sì che ogni nuovo passo segni un nuovo ingresso di Dio nella storia del mondo e nelle storie personali. Andare per accorgersi di quanto straordinaria sia la mano di Dio che custodisce i suoi figli. Andare perché chiamati… e, semplicemente per questo, benedire!

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO   

Seminare pace

Ci mandi, Signore,
come pecore in mezzo a lupi;
come uomini e donne di pace
tra venti che spirano guerra;
come fratelli e sorelle di misericordia
tra fiumi di odio e disprezzo;
come semi di fraternità
tra gesti poveri di umanità.

Donaci, Signore, il coraggio di andare,
di non aspettare, di non tentennare.
Insegnaci ad andare per seminare ovunque
il tuo Regno di pace e giustizia. Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com

Letture della
XIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Io farò scorrere verso di essa, come un fiume, la pace.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 66,10-14c

Rallegratevi con Gerusalemme,
esultate per essa tutti voi che l’amate.
Sfavillate con essa di gioia
tutti voi che per essa eravate in lutto.
Così sarete allattati e vi sazierete
al seno delle sue consolazioni;
succhierete e vi delizierete
al petto della sua gloria.
 
Perché così dice il Signore:
«Ecco, io farò scorrere verso di essa,
come un fiume, la pace;
come un torrente in piena, la gloria delle genti.
Voi sarete allattati e portati in braccio,
e sulle ginocchia sarete accarezzati.
Come una madre consola un figlio,
così io vi consolerò;
a Gerusalemme sarete consolati.
Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore,
le vostre ossa saranno rigogliose come l’erba.
La mano del Signore si farà conoscere ai suoi servi».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 65 (66)
R. Acclamate Dio, voi tutti della terra.

Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!». R.
 
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini. R.
 
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno.
 
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia. R.

Seconda Lettura

Porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati
Gal 6,14-18

 
Fratelli, quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo.
 
Non è infatti la circoncisione che conta, né la non circoncisione, ma l’essere nuova creatura. E su quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto l’Israele di Dio.
 
D’ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: io porto le stigmate di Gesù sul mio corpo.
 
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-12.17-20

 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
 
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
 
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
 
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
 
I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

Parola del Signore
 
Oppure forma breve:
La vostra pace scenderà su di lui.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,1-9

 
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
 
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
 
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
 
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Parola del Signore