Commento al Vangelo di domenica 7 Gennaio 2018 โ€“ Enzo Bianchi

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Tu sei il Figlio mio, lโ€™amato

Con la festa del battesimo di Gesรน si conclude il tempo liturgico delle manifestazioni, delle epifanie del Signore. Partorito da Maria a Betlemme, Gesรน รจ stato manifestato ai pastori come il Salvatore e Signore, รจ stato manifestato nel tempio ai poveri di Israele che attendevano il Messia, infine รจ stato manifestato alle genti della terra, rappresentate dai magi, quale Re dei Giudei. Ora, immerso nelle acque del Giordano, รจ manifestato come il Figlio amato da Dio, che fa risuonare su di lui la sua parola rivelativa.

Il vangelo secondo Marco inizia proprio con lโ€™annuncio, da parte di Giovanni il Battista, dellโ€™entrata in scena di Gesรน: โ€œViene dietro a me (opรญso mou) uno che รจ piรน forte di meโ€. Lโ€™annuncio รจ sorprendente e scandaloso: tra quelli che seguono il Battista come discepoli, vi รจ un discepolo che in realtร  รจ piรน forte di lui, il maestro, il profeta. Tra Giovanni e questo veniente vi รจ addirittura un rapporto che non puรฒ nemmeno essere paragonato a quello tra un servo e il signore cui questi scioglie i legacci dei sandali. Il Battista riconosce e annuncia soprattutto una differenza nelle rispettive missioni: egli immerge nellโ€™acqua quanti confessano i propri peccati, mostrandosi disposti alla conversione; Gesรน invece immergerร  nello Spirito santo, nella forza stessa di Dio, inaugurando cosรฌ i tempi della salvezza definitiva, realizzata mediante lโ€™effusione dello Spirito su tutta lโ€™umanitร  (cf. Is 32,15; Ez 36,25-27, ecc.).

Enzo Bianchi

Ecco apparire il Messia, โ€œuntoโ€ con lo Spirito santo (cf. Is 11,2; 61,1), non con unโ€™unzione umana: Gesรน, da Nazaret di Galilea. Ma come appare, come viene? Essendo il Cristo, il Figlio di Dio, ci attenderemmo una venuta carica di gloria, una manifestazione che si imponga. E invece siamo in presenza di una scena nella quale non รจ evidenziato nulla di divino. Nella lunga fila di uomini e donne che si confessano peccatori e bisognosi di purificazione e di perdono da parte di Dio, cโ€™รจ anche Gesรน. Lui che รจ โ€œsenza peccatoโ€ (cf. 2Cor 5,21; 1Gv 3,5) si fa solidale con quanti sono in contraddizione con Dio e con la sua volontร , non si distingue da loro vantando come differenza la propria santitร . No, senza esibizioni, senza protagonismo, chiede a Giovanni di essere immerso nelle acque del Giordano come gli altri penitenti. Ma per Gesรน il battesimo ricevuto non coincide con la purificazione dei peccati, bensรฌ con lโ€™inizio di una precisa missione di comunione con gli ultimi, con i peccatori pubblici. 

Gesรน, il cui nome significa โ€œil Signore salvaโ€, รจ connotato mediante la sua provenienza da Nazaret, villaggio della sua famiglia e della sua infanzia, luogo sconosciuto in tutto lโ€™Antico Testamento. Per questo sarร  chiamato โ€œnazarenoโ€, โ€œquello di Nazaretโ€, โ€œil profeta di Nazaretโ€ (cf. Mc 1,24; 10,47; 14,67; 16,6). Sรฌ, Gesรน di Nazaret รจ un nome umano, umanissimo, ed รจ forse per questo che nellโ€™ultimo secolo, allโ€™interno della spiritualitร  cristiana e non solo, gode di una fortuna privilegiata rispetto ad altri suoi titoli o designazioni: questo non รจ un misconoscere la sua divinitร , ma risponde al bisogno di affermare la sua umanitร , che รจ innanzitutto solidarietร  con noi uomini e donne.

Ed ecco che colui il quale รจ stato annunciato come uno che battezza, viene ora battezzato, immerso da Giovanni. Va detto con chiarezza: Giovanni immerge Gesรน nel Giordano, lo sprofonda nelle acque, sicchรฉ Gesรน รจ come immerso nella morte, affogato e poi rialzato, strappato al vortice che sommerge. รˆ cosรฌ che Gesรน scende, raggiunge il โ€œtrรจs basโ€, lโ€™ultimo posto che non gli sarร  mai tolto! Non possiamo dimenticare che questa prima manifestazione pubblica di Gesรน รจ apparsa scandalosa per i primi cristiani, i quali, acclamandolo nella fede quale Kรฝrios, Signore, temevano che in questo evento egli venisse percepito come inferiore al Battista. Cosรฌ, progressivamente, non si ricorderร  piรน il fatto che sia stato Giovanni a immergere Gesรน (come se egli si fosse autoimmerso!). Non a caso, nel vangelo secondo Matteo Gesรน stesso viene presentato come colui che deve convincere il Battista a immergerlo, vincendo la sua ritrosia: โ€œLascia fare per ora, perchรฉ conviene che adempiamo ogni giustiziaโ€ (Mt 3,15).

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E invece proprio in questa condizione โ€œbassaโ€ avviene per Gesรน una manifestazione di Dio, una teofania. Mentre egli risale dallโ€™acqua, vede i cieli squarciati e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. Vede ciรฒ che gli altri non vedono, riceve una rivelazione che agli altri resta nascosta. I cieli sono squarciati su di lui, Gesรน ha piena comunione con Dio, la terra e il cielo sono in comunicazione. Viene ristabilita la comunione tra Dio e lโ€™umanitร  dopo che, secondo la tradizione giudaica, i cieli si erano chiusi con la fine della profezia post-esilica (V secolo). E proprio in quei cieli aperti Gesรน vede lo Spirito di Dio โ€“ lo Spirito che tante volte era sceso sui profeti, lo Spirito che costituiva lโ€™unzione del Servo-Profeta annunciato da Isaia (cf. Is 61,1) โ€“ scendere su di lui come una colomba. 

Lโ€™invocazione tante volte innalzata a Dio dai credenti di Israele: โ€œSe tu squarciassi i cieli e scendessi! โ€œ (Is 63,19), รจ finalmente esaudita, e qui tale esaudimento ci viene narrato in primo luogo mediante lโ€™immagine del volo dolce e pacifico di una colomba. Di piรน, proprio in quella pagina di Isaia si legge: โ€œDovโ€™รจ colui (Dio) che fece risalire dal mare il pastore del suo gregge? Dovโ€™รจ colui che pose in lui il suo Spirito santo?โ€ (Is 63,11). Ecco perchรฉ Gesรน riceve lo Spirito al momento di risalire dalle acque. Lo Spirito che scende su di lui รจ quello stesso Soffio che si librava, che covava come colomba, sulle acque della prima creazione (cf. Gen 1,2), e ora scende in Gesรน (eis autรณn), il quale diventa la Dimora, la Shekinah di Dio.

Al tentativo di raccontare lโ€™evento, lโ€™azione di Dio, mediante lโ€™immagine della colomba, si accompagna la parola pronunciata dalla voce che giunge dal cielo: โ€œTu sei il Figlio mio, lโ€™amato; in te ho posto il mio compiacimentoโ€. Dopo avere visto, Gesรน ascolta una voce (la bat qol, โ€œfiglia di una voceโ€, secondo i rabbini) che gli dice innanzitutto: โ€œTu sei il Figlio mio, lโ€™amatoโ€. รˆ la parola che rivela Gesรน la sua identitร  piรน profonda, parola che Gesรน dovrร  interiorizzare nella sua vita umana per rispondere pienamente alla sua vocazione, alla sua missione, ma prima ancora alla sua veritร . In questa dichiarazione di Dio, che giunge a Gesรน attraverso lo Spirito santo, vi รจ lโ€™eco di numerose dichiarazioni di Dio attestate nelle Scritture di Israele: โ€œTu sei il Figlio mio, oggi ti ho generatoโ€ (Sal 2,7); โ€œIo sarรฒ per lui padre ed egli sarร  per me figlioโ€ (2Sam 7,14)โ€ฆ

Questa voce implica la paternitร  di Dio su Gesรน e specifica che egli รจ lโ€™unico Figlio, il Figlio amato, come lo era Isacco per suo padre Abramo (cf. Gen 22,2). Un Figlio che perรฒ, a differenza di Isacco, non sarร  risparmiato dal sacrificio, perchรฉ โ€“ come dirร  Gesรน โ€“ i vignaioli perfidi, al vedere il Figlio amato, non lo risparmieranno, come si augurava il Padre, ma lo uccideranno e lo getteranno fuori della vigna (cf. Mc 12,6-8). Ecco dunque il Figlio amato di cui il Padre si compiace, perchรฉ รจ come il Servo nel quale egli ha posto il suo Spirito (cf. Is 42,1), il Servo eletto, scelto, eppure rifiutatoโ€ฆ

Questa prima scena della vita di Gesรน nel vangelo secondo Marco รจ posta significativamente in inclusione con il battesimo ultimo e definitivo, che Gesรน conoscerร  come adempimento della sua missione. Non a caso egli interrogherร  i discepoli Giacomo e Giovanni chiedendo loro: โ€œPotete essere immersi nellโ€™immersione in cui io sono immerso?โ€ (Mc 10,38). Lโ€™immersione nelle acque della morte, del rigetto e del tradimento, Gesรน la vivrร  nella sua passione, che sarร  la sua epifania sulla croce: Gesรน crocifisso tra due peccatori, in piena solidarietร  con noi umani, cosรฌ come aveva iniziato il suo ministero. Allora, quando i cieli sembrano chiusi, al suo spirare si squarcia il velo del tempio (cf. Mc 15,38), perchรฉ il Santo dei santi, il luogo della presenza di Dio sulla terra, del dialogo definitivo tra terra e cielo, รจ proprio lui, Gesรน. Il velo squarciato รจ il segno che ogni essere umano puรฒ avere comunione con Dio attraverso il corpo di Gesรน, corpo datore di Spirito e di vita.

In questa festa del battesimo noi discepoli e discepole di Gesรน siamo condotti a considerare il nostro battesimo non solo come evento che segna lโ€™inizio della vita cristiana, ma come dinamica quotidiana che ci chiede, alla sequela di Gesรน, di morire a noi stessi e di vivere del suo Spirito. Ormai ciascuno di noi, grazie allo Spirito santo effuso nei nostri cuori, Spirito con cui siamo stati โ€œuntiโ€ e resi cristiani, cioรจ โ€œmessianiciโ€, puรฒ rivolgersi a Dio balbettando: โ€œAbba, Padreโ€ (Rm 8,15; Gal 4,6), e sentirsi da lui amato. E Dio ha una sola e unica parola in risposta ai nostri gemiti e alla nostra invocazione: โ€œTu sei amato, amataโ€. รˆ questa parola che ci sostiene e ci fa andare con speranza verso lโ€™immersione della morte.

p. Enzo Bianchi โ€“ Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica

Fonte: Monastero di bose

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
DELLA DOMENICA DEL BATTESIMO DEL SIGNORE

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 7 Gennaio 2018 anche qui.

Battesimo del Signore โ€“ Anno B

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Mc 1, 7-11
Dal Vangelo secondo Marco

7E proclamava: ยซViene dopo di me colui che รจ piรน forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerร  in Spirito Santoยป. 9Ed ecco, in quei giorni, Gesรน venne da Nร zaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. 10E subito, uscendo dallโ€™acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. 11E venne una voce dal cielo: ยซTu sei il Figlio mio, lโ€™amato: in te ho posto il mio compiacimentoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 โ€“ 13 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario I
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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