ร vero, la Quaresima รจ un tempo impegnativo e per questo molto prezioso perchรฉ siamo chiamati a fissare, a guardare e ad accogliere le ragioni della nostra fede.
I cristiani non sono dei creduloni, cioรจ persone che credono senza pensare, senza fare esperienza. I credenti in Gesรน credono perchรฉ Ascoltano, perchรฉ Vedono, perchรฉ Toccano. Se ci pensate bene, la domenica a Messa noi facciamo questa esperienza di ascoltare, di vedere, di toccare il Signore e il suo amore per noi. Oggi la liturgia ci presenta delle letture davvero belle e importanti.
La prima lettura, tratta dal libro del profeta Isaia, รจ un annuncio di speranza rivolto al popolo di Israele ormai da tempo schiavo a Babilonia. Il profeta, uomo in comunione con Dio, รจ capace di vedere e di annunciare la gioiosa novitร che Dio sta preparando per il suo popolo.
Infatti, mentre Isaia pronuncia queste parole, il popolo รจ ancora schiavo, รจ prigioniero e deportato. Eppure il profeta, basandosi su fatti concreti del passato, come lโesodo dalla schiavitรน dellโEgitto, annuncia ai suoi connazionali che presto ci sarร un altro esodo che condurrร il popolo alla libertร .
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Tutto questo avverrร non con la forza e la strategia degli uomini, non con lโuso delle armi, ma solo e soltanto perchรฉ il Signore, il Dio di Israele, interverrร a liberare il suo popolo. E Lui, proprio Lui, sarร capace di aprire una strada nel deserto proprio come nel tempo passato aveva aperto una strada in mezzo al mare.
Che meraviglia! Questa bella notizia รจ anche per noi quando ci sentiamo tristi, preoccupati, quando vorremmo essere migliori e non ci riusciamo. Il Signore, che sa aprire le strade nel deserto e nel mare, aprirร una via di speranza e di libertร anche per noi. La stessa cosa ci viene mostrata nel brano del Vangelo: una donna adultera che viene presentata a Gesรน da alcuni uomini esperti della legge di Dio.
Che cosa vuole dire il termine โadulteroโ? Ve lo voglio spiegare con un esempio semplice. La mamma, quanto va a fare la spesa, cerca di guardare bene le cose che compera perchรฉ siano buone, perchรฉ facciano bene. A volte sul mercato si trovano cibi adulterati, cioรจ cambiati. Apparentemente sembrano una cosa, in realtร sono unโaltra perchรฉ gli ingredienti che li compongono sono adulterati, cioรจ non sono gli ingredienti giusti, quelli che possono far bene. Per esempio, a volte si trova la cioccolata fatta senza cacaoโฆ. Che cioccolata puรฒ essere?
Questa donna adultera aveva messo degli โingredientiโ sbagliati nel suo modo di amare.
Attenzione ragazziโฆ puรฒ capitare anche a noi con i nostri amici. Per esempio, cercarli solo quando ci fa comodo, essere amici di quel compagno solo perchรฉ ci passa dei compitiโฆ insomma puรฒ capitare anche a noi di adulterare un poโ i nostri sentimenti.
Tutto questo si chiama peccato. Il termine peccato viene dal greco ed รจ una parola usata, pensate un poโ, dagli arcieri. Quando un arciere sbaglia il bersaglio, si usa dire โpeccatoโ. Se ci pensate lo usiamo anche noi in questo modo. Per esempio, se uno sbaglia a fare canestro, o a fare un goal, diciamo โpeccato!โ
Bene, questa cosa ci aiuta a capire davvero che cosโรจ il peccato nei confronti di Dio e dei fratelli. ร mancare, sbagliare il bersaglio. Nella nostra vita facciamo dei propositi, ma poi certe volte succede che non โfacciamo canestroโ, che โsbagliamo il bersaglioโ, che non โsegniamo in portaโ insomma ci capita di peccare.
Cosรฌ รจ capitato a questa giovane donna. Ma le persone che la portano davanti a Gesรน perchรฉ la giudichi, la usano per il loro tornaconto. Infatti vogliono โtentareโ il Maestro. Sรฌ, avete proprio capito bene! Lโevangelista usa questo termine perchรฉ gli scribi e i farisei vogliono trovare delle ragioni per mettere a morte Gesรน.
Usano questa giovane donna come espediente, come oggetto per giustificare una condanna a morte giร decisa nel loro cuore e per avallarla, affermando che Gesรน รจ contro la legge di Dio.
Il Messia, perรฒ, non รจ contro la legge di Dio ma, prima delle regole, mette al centro la persona che ha un valore piรน grande della legge e delle regole. Gesรน vive lo stesso atteggiamento che il Padre gli ha insegnato e trasmesso. ร un progetto di amore e di misericordia tipico del Padre nostro che sta nei cieli. Gesรน lo vive e lo realizza in pieno, al punto tale che osa dire: โIo e il padre siamo una cosa solaโ.
Gesรน non giustifica il peccato, non lo perdona. Perdona perรฒ il peccatore. Non lo condanna ma gli dona una nuova opportunitร ancora prima di invitarlo a non peccare piรน. Cioรจ, non perdona la persona quando lei รจ pentita ma, proprio perchรฉ la perdona, le dona lโopportunitร e la libertร di cambiare vita. Ecco che ritorna il tema della prima lettura: il tema della libertร . Anche qui si parla di esodo, esodo dal peccato, dal male che spesso โรจ accovacciato fuori della nostra vitaโ, e che purtroppo a volte ci capita di accogliere e di vivere nel quotidiano.
Per questo san Paolo, nella seconda lettura, ci porta la sua esperienza che potrebbe, se vogliamo, diventare anche la nostra.
Egli afferma che, quando ha incontrato Gesรน, lo ha messo nel punto piรน alto della sua scala dei valori, cioรจ al primo posto. Tutto il resto รจ al secondo, al terzo, al quarto posto, perchรฉ con la passione di Gesรน, con la sua morte e con la sua resurrezione ci dona un perdono liberante che ci aiuta a ricominciare e a ripercorrere le sue orme ogni volta che lo vogliamo.
Commento a cura di Piera Cori per il sito omelie.org