Commento al Vangelo di domenica 6 settembre 2009 – Com. Catt. Ungheria

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Per comprendere il Vangelo di questa domenica (Mc 7,31-37) รจ anzitutto necessario osservare per esempio lโ€™annotazione geografica che introduce lโ€™episodio: Gesรน si trova nel territorio della Decapoli, cioรจ in una regione pagana. Il racconto acquista in tal modo il Gesu' guarisce il sordomutosignificato di universalitร . Il miracolo รจ in favore di una persona che, secondo la concezione del tempo, avrebbe dovuto essere esclusa dalla salvezza, o per lo meno avrebbe dovuto essere raggiunta in un secondo momento: prima gli ebrei, poi i pagani. Lโ€™evangelista ci fa comprendere che il ยซprimaยป e il ยซpoiยป appartengono alla grettezza dellโ€™uomo, non allโ€™amore di Dio.
Lo sguardo rivolto al cielo โ€“ lo stesso gesto che Gesรน ha compiuto alla moltiplicazione dei pani (6,41) โ€“ indica la preghiera. Alle volte Gesรน compie i miracoli con lโ€™autoritร  della sua Parola, per cosรฌ dire a nome proprio, dimostrando in tal modo di non essere semplicemente un profeta di Dio, ma Dio egli stesso. Alle volte invece, come nel nostro caso, Gesรน ricorre alla preghiera, per insegnarci che la salvezza รจ un puro dono della grazia di Dio: un dono da chiedere, non da pretendere.[continua a leggere tutto il commento nel sito della Comunitร  cattolica italiana in Ungheria]

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