XXVII Domenica del Tempo Ordinario โ Anno C
Il silenzio di Dio
Uno dei grandi drammi che ogni credente deve affrontare รจ lโesperienza di non sentirsi ascoltato da Dio. Ci sono desideri che portiamo davanti al Signore e che non trovano risposta. La fede, cosรฌ, si trova messa alla prova. Questo silenzio diventa spesso il passaggio provvidenziale che conduce davanti allโidentitร di Dio e costringe a chiederci quale idea ci siamo fatti di Dio, cosa ci aspettiamo da Lui. E cosรฌ, solo in questo modo, un cammino spirituale puรฒ inoltrarsi sui sentieri della veritร . La delusione spezza il gioco della fantasia e costringe a interrogarci sui veri motivi che spingono a seguire il Signore.
Questa delusione รจ ancora piรน forte quando ci sentiamo meritevoli di una ricompensa. Perciรฒ, soprattutto chi percorre un cammino esemplare, รจ maggiormente esposto alla delusione di pensare che Dio sia โsordoโ alle sue richieste o addirittura che Dio possa essere talmente lontano da disinteressarsi dellโangustia di chi, fino a quel momento, lโha pregato intensamente.
Davanti a Dio, in questo modo, viene meno ogni pretesa. Nessuno potrร mai arrivare a essere veramente discepolo, se non entrando nella logica della gratuitร . Chi si fida non pretende. Chi si fida lascia che lโaltro decida come e quando rispondere. โSe mi fido, metto nelle tue mani il mio desiderio, anche se ora non capisco in che modo reagirai alla mia domandaโ.
Servire gratuitamente
In questo modo diventeremo servi che non cercano il loro utile, ovvero servi in-utili. Il servo inutile di cui parla Gesรน รจ colui che รจ entrato in questa logica di gratuitร , in quanto non vede nel padrone lโuomo spietato che vuole trovare il modo di punire e umiliare, ma un padre che provvede al necessario. Ecco perchรฉ la gratuitร esprime un certo modo di vivere la relazione con Dio. Se invece cerchiamo il nostro utile, abbiamo una concezione di Dio distorta: lo percepiamo come colui che deve darci il salario per il nostro lavoro. Se viviamo la gratuitร , la relazione con Dio, invece, diventa rapporto dโamore, in cui ciascuno si dona per il bene dellโaltro.
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Il rischio del potere
Forse proiettiamo su Dio quelle relazioni di potere che si creano tra noi, e spesso diventano spietate. Mi รจ capitato piรน volte di vedere come chi arriva a conquistare un pezzo di potere, anche piccolo, ne venga trasformato. Il potere trasforma, fa sentire onnipotenti, fa sentire il gusto perverso di avere lโaltro in pugno. Sebbene tutti siamo nelle mani di Dio, egli non รจ cosรฌ!
Doveva essere piรน o meno questa la situazione anche nella prima comunitร cristiana. Le parole di Gesรน vengono ricordate da Luca probabilmente proprio per ammonire coloro che avevano ruoli di responsabilitร nella comunitร . Gesรน fa riferimento infatti a un padrone che ha un servo ad arare o a pascolare il gregge. Arare e pascolare sono verbi che richiamano due azioni del discepolo: arare ricorda lโimmagine del seminatore, colui che prepara il terreno. ร simbolicamente lโazione di chi รจ inviato a evangelizzare, a gettare cioรจ il seme della parola.
Pascolare il gregge รจ invece lโimmagine di chi รจ deputato a custodire e accompagnare il gregge, รจ lโimmagine del governare, della responsabilitร , del prendersi cura della comunitร .
Ecco, coloro che hanno ricevuto da Dio questo compito, possono essere presi dalla tentazione di pretendere di essere ri-pagati. E qui emerge lโidea che hanno del loro padrone, di colui che li ha inviati e ha affidato loro questo compito, lโidea cioรจ che hanno di Dio.
Fare i conti con Dio
Il servo autentico, il vero discepolo, chiamato a evangelizzare o a governare, รจ colui che entra nella relazione di amore gratuito con Dio. Solo in questo modo puรฒ crescere nella fede. La disponibilitร a vivere questa relazione in maniera gratuita รจ la condizione necessaria affinchรฉ la fede possa svilupparsi. Dโaltro canto, se pretendiamo di fare i conti con Dio, ci accorgeremo che siamo sempre in debito. Ci conviene dunque uscire da una visione economica della relazione con Lui. E solo cosรฌ cominceremo ad avere veramente fede.
Leggersi dentro
- Come reagisci quando Dio non risponde alle tue richieste?
- Quale immagine di Dio emerge quando sperimenti il suo silenzio?
Compagnia di Gesรน (Societas Iesu) โ Fonte
Letture della
XXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO C
Prima Lettura
Il giusto vivrร per la sua fede.
Dal libro del profeta Abacuc
Ab 1,2-3;2,2-4
Fino a quando, Signore, implorerรฒ aiuto
e non ascolti,
a te alzerรฒ il grido: ยซViolenza!ยป
e non salvi?
Perchรฉ mi fai vedere lโiniquitร
e resti spettatore dellโoppressione?
Ho davanti a me rapina e violenza
e ci sono liti e si muovono contese.
Il Signore rispose e mi disse:
ยซScrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perchรฉ la si legga speditamente.
ร una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perchรฉ certo verrร e non tarderร .
Ecco, soccombe colui che non ha lโanimo retto,
mentre il giusto vivrร per la sua fedeยป.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 94 (95)
R. Ascoltate oggi la voce del Signore.
Venite, cantiamo al Signore,
acclamiamo la roccia della nostra salvezza.
Accostiamoci a lui per rendergli grazie,
a lui acclamiamo con canti di gioia. R.
Entrate: prostrร ti, adoriamo,
in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti.
ร lui il nostro Dio
e noi il popolo del suo pascolo,
il gregge che egli conduce. R.
Se ascoltaste oggi la sua voce!
ยซNon indurite il cuore come a Merรฌba,
come nel giorno di Massa nel deserto,
dove mi tentarono i vostri padri:
mi misero alla prova
pur avendo visto le mie opereยป. R.
Seconda Lettura
Non vergognarti di dare testimonianza al Signore nostro.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
2 Tm 1,6-8.13-14
Figlio mio, ti ricordo di ravvivare il dono di Dio, che รจ in te mediante lโimposizione delle mie mani. Dio infatti non ci ha dato uno spirito di timidezza, ma di forza, di caritร e di prudenza.
Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro, nรฉ di me, che sono in carcere per lui; ma, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo.
Prendi come modello i sani insegnamenti che hai udito da me con la fede e lโamore, che sono in Cristo Gesรน. Custodisci, mediante lo Spirito Santo che abita in noi, il bene prezioso che ti รจ stato affidato.
Parola di Dio
Vangelo
Se aveste fede!
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 5-10
In quel tempo, gli apostoli dissero al Signore: ยซAccresci in noi la fede!ยป.
Il Signore rispose: ยซSe aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: โSrร dicati e vai a piantarti nel mareโ, ed esso vi obbedirebbe.
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirร , quando rientra dal campo: โVieni subito e mettiti a tavolaโ? Non gli dirร piuttosto: โPrepara da mangiare, strรญngiti le vesti ai fianchi e sรฉrvimi, finchรฉ avrรฒ mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tuโ? Avrร forse gratitudine verso quel servo, perchรฉ ha eseguito gli ordini ricevuti?
Cosรฌ anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi รจ stato ordinato, dite: โSiamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fareโยป.
Parola del Signore