Commento al Vangelo di domenica 6 Giugno 2021 โ€“ p. Alessandro Cortesi op

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p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.

โ€œEcco il sangue dellโ€™alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste paroleโ€. Nel rito che celebra lโ€™alleanza Mosรจ compie un gesto ricco di significati: versa infatti il sangue di animali in parte sul popolo, in parte sullโ€™altare. Eโ€™ un gesto compiuto insieme alla lettura del libro e accompagnato dalle parole. Il rito con lโ€™uso del sangue, simbolo di vita, intende esprimere che un unico dono di vita unisce lโ€™esistenza del popolo con Dio ed รจ dono di alleanza. Le dieci parole costituiscono lo sviluppo dellโ€™unica parola che esprime lโ€™amore e la relazione tra Dio e il popolo. Il rito esprime la consapevolezza che Dio รจ fedele al suo dono di amore ed Israele รจ chiamato a rimanere in ascolto, nel lasciarsi trasformare da quella parola. Ne nasce un impegno e una scelta in cui attuare un ascolto che sorge dal coinvolgimento nella vita: โ€˜Quanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascoltoโ€™.

Gesรน visse la sua ultima cena con i discepoli nellโ€™approssimarsi della festa della pasqua: lโ€™uccisione degli agnelli al tempio era prima parte della festa a cui seguiva un momento familiare nella cena domestica. Pasqua reca la memoria del passaggio dellโ€™angelo di Dio nella notte per aprire la via della liberazione agli israeliti oppressi in Egitto. Eโ€™ festa di inizi da ripetere e attualizzare sempre in un partire sempre nuovo: uscita dalla schiavitรน e nuova vita nella libertร . Quella cena celebrata annualmente nel plenilunio della primavera, divenne memoriale, momento in cui gli eventi dellโ€™esodo venivano rivissuti in prima persona e riattualizzati. Chi celebra รจ coinvolto in una storia di alleanza e di promessa.

Gesรน, durante una cena vissuta nei giorni della Pasqua presenta il pane e il vino rendendoli simboli di tutto il suo cammino. Le parole dellโ€™ultima cena vengono ad indicare il senso di tutta la sua vita e della morte stessa: Gesรน รจ stato uomo per gli altri, ed ha inteso la sua esistenza come servizio e dono libero di sรฉ. La sua fedeltร  allโ€™annuncio del regno ha provocato nei suoi confronti ostilitร  e rifiuto da parte del potere religioso e di quello politico. Nelle parole dellโ€™ultima cena si ritrova il senso profondo della sua vita consegnata al Padre e consegnata per le moltitudini ossia per tutta lโ€™umanitร . Le parole sul calice rinviano allโ€™alleanza del Sinai, simboleggiata nel โ€˜versare il sangueโ€™. Gesรน indica unโ€™alleanza nuova nel suo corpo. La sua morte si attua manifesta il grande amore con cui il Padre ci ha amato.

Alla vigilia della sua morte Gesรน conferma la sua speranza e il suo affidamento alla causa del regno: la sua fiducia รจ annuncio della vittoria dellโ€™amore sulla morte stessa e rinvia i suoi a seguirlo sulla sua strada, ad intendere la vita come esistenza eucaristica, pane spezzato per gli altri.

Alessandro Cortesi op

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