
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
โEcco il sangue dellโalleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste paroleโ. Nel rito che celebra lโalleanza Mosรจ compie un gesto ricco di significati: versa infatti il sangue di animali in parte sul popolo, in parte sullโaltare. Eโ un gesto compiuto insieme alla lettura del libro e accompagnato dalle parole. Il rito con lโuso del sangue, simbolo di vita, intende esprimere che un unico dono di vita unisce lโesistenza del popolo con Dio ed รจ dono di alleanza. Le dieci parole costituiscono lo sviluppo dellโunica parola che esprime lโamore e la relazione tra Dio e il popolo. Il rito esprime la consapevolezza che Dio รจ fedele al suo dono di amore ed Israele รจ chiamato a rimanere in ascolto, nel lasciarsi trasformare da quella parola. Ne nasce un impegno e una scelta in cui attuare un ascolto che sorge dal coinvolgimento nella vita: โQuanto ha detto il Signore, lo eseguiremo e vi presteremo ascoltoโ.
Gesรน visse la sua ultima cena con i discepoli nellโapprossimarsi della festa della pasqua: lโuccisione degli agnelli al tempio era prima parte della festa a cui seguiva un momento familiare nella cena domestica. Pasqua reca la memoria del passaggio dellโangelo di Dio nella notte per aprire la via della liberazione agli israeliti oppressi in Egitto. Eโ festa di inizi da ripetere e attualizzare sempre in un partire sempre nuovo: uscita dalla schiavitรน e nuova vita nella libertร . Quella cena celebrata annualmente nel plenilunio della primavera, divenne memoriale, momento in cui gli eventi dellโesodo venivano rivissuti in prima persona e riattualizzati. Chi celebra รจ coinvolto in una storia di alleanza e di promessa.
Gesรน, durante una cena vissuta nei giorni della Pasqua presenta il pane e il vino rendendoli simboli di tutto il suo cammino. Le parole dellโultima cena vengono ad indicare il senso di tutta la sua vita e della morte stessa: Gesรน รจ stato uomo per gli altri, ed ha inteso la sua esistenza come servizio e dono libero di sรฉ. La sua fedeltร allโannuncio del regno ha provocato nei suoi confronti ostilitร e rifiuto da parte del potere religioso e di quello politico. Nelle parole dellโultima cena si ritrova il senso profondo della sua vita consegnata al Padre e consegnata per le moltitudini ossia per tutta lโumanitร . Le parole sul calice rinviano allโalleanza del Sinai, simboleggiata nel โversare il sangueโ. Gesรน indica unโalleanza nuova nel suo corpo. La sua morte si attua manifesta il grande amore con cui il Padre ci ha amato.
Alla vigilia della sua morte Gesรน conferma la sua speranza e il suo affidamento alla causa del regno: la sua fiducia รจ annuncio della vittoria dellโamore sulla morte stessa e rinvia i suoi a seguirlo sulla sua strada, ad intendere la vita come esistenza eucaristica, pane spezzato per gli altri.
Alessandro Cortesi op
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