Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 5 Settembre 2021.
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Non credo sia una forzatura pensare che il Vangelo ascoltato richiami e ricordi il giorno del nostro Battesimo. Eravamo sordi e muti, accompagnati dai genitori e dai padrini, come quell’uomo accompagnato e presentato a Gesù da amici. Il sacerdote tocca le orecchie e la bocca e dice “Effatà , il Signore ti conceda di ascoltare presto la Sua Parola e di professare la fede”.
Lo stesso gesto che Gesù ha fatto al sordomuto del Vangelo e che ripete anche a me, anche a voi: Effatà , apriti.
Abbiamo bisogno di guarire dalle nostre sordità , che si chiamano in mille modi, disinteresse, indifferenza, freddezza, menefreghismo. E abbiamo bisogno di guarire dal nostro mutismo, quando non comunichiamo con la vita la nostra fede, quando rifiutiamo il dialogo, l’incontro, la partecipazione.
Effatà , apriti. Abbiamo bisogno di guarire dalle nostre fragilità , malattie, depressioni ed esaurimenti, dalle paure e angosce, dalle tentazioni e seduzioni del male.
Gesù tocca con la mano le orecchie e la bocca del sordomuto perché l’uomo avverta a pelle il grande affetto e la tenerezza del Salvatore e l’ansia di vederlo liberato e salvo.
Dio vuole liberarci e guarirci, facciamoci toccare dalle sue mani, per diventare noi mani che toccano i nostri fratelli per trasmettere l’affetto e l’amore di Cristo agli altri.