Commento al Vangelo di domenica 5 marzo 2017 – mons. Giuseppe Mani

Papa san leone Magno nel 440, all’inizio della quaresima scriveva, “Sulla faccia della terra migliaia di uomini si preparano alla loro rigenerazione in Cristo” e nello stesso tempo “Coloro che sono caduti che si lavano nelle lacrime della penitenza per essere ammessi alla riconciliazione”. I vangeli di queste domeniche quaresimali costituiscono l’itinerario percorso dai catecumeni e dai penitenti che si preparano alla riconciliazione.

Con il mercoledì delle ceneri. però, comincia il tempo veramente forte della chiesa che ci condurrà fino alla Pentecoste. Sono esattamente cento giorni in cui la chiesa ci dona quanto di più bello ha accumulato nei secoli per farci vivere intensamente questo tempo di conversione.

Gesù è tentato dal demonio. Ovviamente si è fatto tentare per noi perché imparassimo la tecnica del nemico e come reagire.
Satana era al Giordano ed aveva assistito al battesimo di Gesù. Aveva sentito le parole del Padre ed andava scoprendo la strategia di Dio per liberare il mondo dal suo potere. Satana ragionava così: che Dio faccia Dio e resti nel suo paradiso con i suoi angeli, il mondo è il mio regno e non posso permettere che vi entri.

Aveva capito che vi sarebbe entrato proprio diventando uomo e dal di dentro far saltare il suo potere. Aveva scoperto il piano di Dio e allora va nel deserto a tentare Gesù e , intelligentemente per tentarlo scelse il campo della povertà perché per diventare uomo si era fatto povero. La fame è il primo segno della povertà ed il demonio parte proprio di lì. “Se sei figlio di Dio dì a questi sassi che diventino pane…”. E’ proprio dell’uomo essere limitato anche dalla natura per cui ecco la seconda tentazione “Se sei Figlio di Dio gettati giù”. Il potere e la gloria sono la tentazione più grande dell’uomo e allora satana “Tutte queste cose ti darò se prostrato mi adorerai”.

Gesù è tentato sulla povertà che aveva assunto , è tentato sulla sua identità di uomo, e la risposta non si fece aspettare. “Non di solo pane vive l’uomo”, “Non tentare il Signore Dio tuo”, “Vattene satana! Sta scritto “Adora il Signore Dio tuo, e a lui solo rendi culto”. Gesù ci insegna come affrontare il demonio: con la chiarezza della Parola di Dio, e con la fermezza di chi ha aderito a Dio e che non intende aprire il minimo dialogo con lui. Con la tentazione non si dialoga, non si discute per cercare il lato buono della proposta: il demonio è tentatore e falso per cui ogni cedimento è premessa alla capitolazione.

Anche noi siamo fondamentalmente tentati sulla linea di Gesù, contro la nostra identità di creature che difficilmente accettano il loro limite. E’ infatti difficile accettare noi stessi come siamo ed essere felici ringraziando Dio dei doni che ci ha dato. E’ difficile anche accettare la nostra condizione fisica: I giovani vogliono essere adulti, i vecchi essere giovani, i grassi essere magri e i magri atletici. Anche desiderare la moglie degli altri è una tentazione. Potrebbe essere difficile accettare la propria condizione sociale e, magari, familiare. Ma soprattutto la tentazione diventa violenta nei momenti di difficoltà. In caso di malattia, di disoccupazione, di qualsiasi disgrazia la tentazione è pronta “Se tu fossi veramente figlio di Dio……… Se Dio davvero ti amasse……. Se Dio ci fosse davvero……..”.interverrebbe e non saresti nei guai. Questi sono i momenti per rinnovare , come Giobbe, la nostra fede in Dio che ci ama e permette la tentazione per dimostrargli la nostra fiducia e il nostro amore. “Vattene satana! Adoro soltanto il mio Dio”.

Dopo la tentazione, la pace. Anche da noi il demonio si ritirerà , ovviamente per tornare di nuovo, e verranno gli angeli a confortarci. In questa prima settimana di quaresima riflettiamo su quelle che sono le nostre vere tentazioni ed esaminiamo bene se quelle che riteniamo buoni desideri non sono delle autentiche tentazione. Una cosa è certa: “Il nostro nemico il diavolo sta cercando di divorarci. Siamo saldi nella fede”.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.lamiavocazione.it

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I Domenica del Tempo di Quaresima

Mt 4, 1-11
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».

Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».

Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».

Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 05 – 11 Marzo 2017
  • Tempo di Quaresima I, Colore viola
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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