Gesù risorto si avvicina ai suoi non attraverso la via della visione fisica, ma attraverso la via della parola: «Gettate la rete», dell’invito: «Venite a mangiare», e del gesto: «Prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce».
Gesù, sottratto con la risurrezione agli occhi della carne, continua a farsi vicino agli occhi degli amati dalla parola e dal gesto. Gesù viene dunque a ritessere una relazione e ad affidare un compito di portata universale, quello del pescare nel profondo del male, di cui il mare è metafora, per far emergere sulla superficie della storia la comunità dell’amore.
Emerge così una visione di chiesa assolutamente singolare: essa è l’insieme degli incontrati da Gesù, il risorto nella parola e nel pane, è l’insieme dei confessanti Gesù risorto come Signore ed è l’insieme degli inviati dalla sua parola a dar forma all’umanità degli amati che amano, una umanità unita nell’amore oltre ogni frattura, la rete non spezzata al pari della tunica indivisa di Gesù.