ยซDicevano questo per metterlo alla prova e per aver motivo di accusarloยป. Accusano una donna di adulterio, ma non per difendere l’unione coniugale, bensรฌ per accusare Gesรน. A quel tempo, come oggi, non mancano i falsi paladini della famiglia: la vogliono solo strumentalizzare, usandola come arma contro le persone; parlano di valori religiosi, ma se la prendono con Gesรน che, pur rispettando le sane istituzioni della vita di una societร , รจ piรน attento alle persone che alla formalitร della Legge.
Paolo era stato anche lui un rigorosissimo fautore della Legge, fino a diventare persecutore di chi non la osservava.
Poi, quando รจ stato preso dalla Grazia, ha ยซlasciato perdere tutte queste cose, per guadagnare Cristo ed essere trovato in Luiยป (seconda Lettura). L’osservanza della Legge fa sentire di essere superbamente giusti davanti a Dio e porta a giudicare gli altri: ci si fa dio a se stessi e si nega il prossimo. ร la piรน assoluta stortura della fede e della Legge stessa: potremmo dire piรน negativa di molti peccati commessi della fragilitร umana.
Invece, come Paolo, bisogna lasciarsi ยซconquistare da Cristoยป: da questo volto umano di Dio che si china fino a terra perchรฉ nessuno si senta condannato, al posto dello sguardo arrogante e cattivo degli accusatori della donna.
Come risposta al suo malevolo coinvolgimento sulla questione dell’adulterio, da parte degli scribi e dei farisei, Gesรน reagisce con un gesto ripetuto: si china, scrive, si rialza, parla. Ho letto, tempo fa, un’interpretazione che dava valore simbolico a questa azione ripetuta: seppure in ordine rovesciato, corrisponderebbe alle due volte che Mosรจ รจ salito e sceso dal monte, dove ha ricevuto le tavole della Legge, scritte con ยซil dito di Dioยป (Es 31,18).
Perciรฒ, con il suo gesto, Gesรน rinvia alla Legge non come strumento di rigorismo religioso, ma come segno di misericordia. Mosรจ รจ dovuto salire due volte sul monte e ha ricevuto una seconda volta le tavole della Legge perchรฉ, proprio mentre Dio gli dava le prime, il popolo si era dato all’idolatria, totale perversione del rapporto con quel Dio che con la sua Legge si legava indissolubilmente a Israele, provocando l’ira di Mosรจ e la sua distruzione delle tavole. Proprio per questo si deve vedere che la Legge รจ stata data in un contesto di misericordia, un contesto che deve diventare anche l’ambito della sua applicazione. Il rigorismo fanatico e formale degli scribi e dei farisei costituisce, perciรฒ, non la messo in pratica della Legge, ma il suo snaturamento.
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L’estrema sanzione della pena capitale per la colpa di adulterio – insieme a tutta una serie di altre colpe contro la famiglia che prevedevano anchโesse la messa a morte – non andava presa alla lettera. Si trattava di leggi scritte in un tempo molto piรน tardo, ma attribuite a Mosรจ, per cercare di spiegare la situazione di rovina, l’esilio, che il popolo di Israele stava vivendo. Era stato infedele a Dio, perchรฉ non si era guardato dal non assumere certi stili di vita dei cananei, con i quali Israele era in stretto contatto da quando si era insediato in Palestina, e che esercitavano un certo fascino sugli ebrei, perchรฉ la loro cultura e la loro vita erano piรน ricche e sviluppate: fra questi anche l’uso “normale” dell’infedeltร coniugale. ยซState attenti a non fare come i cananei, che sono idolatriยป: questo รจ il senso vero della prescrizione della lapidazione in caso di adulterio, quindi da non applicare alla lettera.
ยซChi รจ senza peccato, scagli per primo la pietra contro di leiยป. Ci sono peccati risaputi e peccati nascosti, ma tutti siamo peccatori. ร a questo che Gesรน rinvia, per far cogliere che nessuno puรฒ permettersi di condannare un peccatore. C’รจ una giustizia da osservare: รจ stato infranto un patto d’amore e di fedeltร ; ma c’รจ anche, da parte di chi accusa rifacendosi alla Legge, la giustizia del proprio peccato da riconoscere. Tutti siamo responsabili, perchรฉ ogni colpa ferisce la giustizia e cosรฌ influenza negativamente la vita di tutti, anche se, concretamente, non colpisce nessuno. Gesรน, rinviando gli accusatori della donna al loro peccato, dichiara che l’infrazione della Legge viene superata non con le condanne, ma con un impegno personale ad essere piรน attivi e responsabili con la propria presenza positiva nella societร .
ยซNeanch’io ti condanno; vaโ e d’ora in poi non peccare piรนยป: sono parole che, come nessun’altra, possono aprire la vita. ยซD’ora in poiยป: Gesรน perdona la donna peccatrice non per aggiustare il suo passato colpevole, ma per aprire la possibilitร di un nuovo futuro. Dinanzi a Gesรน tutti risultano peccatori: la donna, scoperta in flagrante, ma anche gli scribi e i farisei, che se ne vanno quando Gesรน dice: ยซChi di voi รจ senza peccato, scagli per primo la pietra contro di leiยป. Solo che la donna se ne va con davanti un altro futuro, aperto dal perdono di Gesรน, mentre gli altri se ne tornano al loro passato, ancora carichi dei loro peccati, perchรฉ rifiutano un Cristo che porta tutta la novitร della misericordia di Dio. Come quello del padre misericordioso della parabola, il perdono di Gesรน รจ incondizionato e gratuito. Cosa gli faceva pensare che, una volta liberata, la donna non tornasse a compiere gli errori di prima!? Eppure Lui scommette sulla possibilitร di una nuova vita della donna, per questo รจ capace di perdonare tutto a tutti. La sua passione per l’avvenire di vita di felicitร dell’uomo diventa la sua Passione. La Croce รจ proprio quel ยซcaro prezzoยป (1Cor 6,20) del suo amore che ci guadagna il paradiso (cfr. Lc 23,43). A noi sta di guardare avanti con fiducia, invece che continuare a fissarci verso il passato con recriminazione.
A cura di Alberto Vianello – Monastero di Marango