Con la celebrazione della domenica delle Palme o della Passione del Signore, lโitinerario quaresimale ci introduce in quella Settimana i cui giorni vengono chiamati santi e per i quali tutti i giorni vengono santificati. Sono i giorni nei quali si realizza il grande mistero della Salvezza: lโuomo peccatore viene unito alla vita di Cristo, il Santo, e da lui รจ redento. Lโuomo รจ santificato mediante Cristo Gesรน e la sua obbedienza al Padre fino alla morte di croce. La vita del Figlio offerta in sacrificio ci riporta alla nostra dignitร di figli del Padre.
Per partecipare alla gioia della Pasqua dobbiamo vivere, ogni anno, in tutta la loro pienezza i misteri di questi giorni che trovano il culmine nel Triduo del Cristo crocifisso, sepolto e risorto, cuore dellโintero anno liturgico.
Con il papa san Paolo VI potremmo ripetere: ยซโฆil mistero pasquale, che trova nella Settimana santa la sua piรน alta e commossa celebrazione, non รจ semplicemente un momento dellโanno liturgico; esso รจ la sorgente di tutte le altre celebrazioni dellโanno liturgico stesso, perchรฉ tutte si riferiscono al mistero della nostra redenzione, cioรจ al mistero pasqualeยป .
Nella pagina evangelica abbiamo ascoltato il racconto dellโingresso di Gesรน nella cittร di Gerusalemme, secondo la narrazione evangelica di Matteo, lโevangelista che ci accompagna in questo anno. La processione con le palme e i rami dโulivo benedetti, che oggi non abbiamo potuto vivere, ci fa vivere la memoria, ogni anno, della festosa accoglienza di Gesรน da parte delle folle di quella cittร che acclamarono il Cristo Re e Signore.
Lโantifona dโingresso, che introduce la Messa di oggi quando non si fa la processione, cosรฌ dice: ยซSei giorni prima della solenne celebrazione della Pasqua, quando il Signore entrรฒ in Gerusalemme, gli andarono incontro i fanciulli: portavano in mano rami di palma, e acclamavano a gran voce: Osanna nellโalto dei cieli: Gloria a te che vieni, pieno di bontร e di misericordiaยป.
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Lo stesso canto risuona in questo giorno sulle nostre labbra, e il nostro cuore vuole aprirsi per accogliere in mezzo a noi, nella nostra casa, Gesรน, il Re della gloria, il nostro Salvatore, chiedendo perรฒ la grazia di accompagnarlo non solo in questโora ma di seguirlo fino alla Croce, per essere partecipi della sua Risurrezione. Ecco perchรฉ, in questa domenica, dopo la rievocazione festosa di quellโingresso nella cittร santa, la liturgia lascia il posto al racconto della passione del Signore. Quanto la Chiesa proclama in questo giorno non รจ solo la cronaca degli avvenimenti accaduti. La passione di Cristo รจ la via che il Padre ha tracciato per il Figlio, prefigurata dal sacrificio del servo sofferente rievocato dalla prima lettura della Messa: Isaia 50, 4-7. Nella seconda lettura, invece, il meraviglioso inno cristologico, contenuto nella Letteraย ย ai Filippesi 2, 6-11, svela il segreto della nostra salvezza: il mistero grande dellโamore di colui che, pur essendo Dio, si svuota di sรฉ, si fa nostro servo, obbediente al Padre fino alla morte e alla morte di croce e facendo sua cosรฌ la passione e la croce di tutta lโumanitร sofferente.
SantโAgostino, riprendendo lโimmagine evangelica del chicco, diceva: ยซSe il chicco di frumento non fosse caduto in terra, non sarebbe fruttificato, sarebbe rimasto solo. Cristo invece รจ caduto in terra nella passione, e ne รจ seguita la fruttificazione nella risurrezioneยป .
A lui vogliamo affidare soprattutto questo momento di prova e di sofferenza del nostro Paese e dellโintera umanitร . Gli chiediamo di dare la sua stessa forza ai medici, agli infermieri, a tutti gli operatori sanitari che stanno curando i tanti malati. Gli domandiamo di sostenere gli ammalati e i loro familiari.
La nostra preghiera sale al Padre dalla nostra famiglia, unendosi alla preghiera di tutta la grande famiglia della Chiesa della quale noi facciamo parte, affinchรฉ, per la passione di Cristo, il cuore di ognuno torni al Padre che lo ha creato e lo ha redento, la vita di tutti sia ricca di frutti di opere buone e in noi risplenda la bellezza della figliolanza divina e della nostra fraternitร .
Fonte: il sussidio alla Settimana Santa 2020 CEI