โHo presentato il dorso ai flagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia gli insulti e agli sputi. Il Signore Dio mi assiste, per questo non resto confusoโ
La figura del โservo di Jahwรจโ, a partire da un riferimento ad unโespeirenza singolare racchiude il riferimento alla vicenda dellโintero popolo dโIsraele come popolo. Il servo รจ quindi figura che racchiude in sรฉ la dimensione collettiva: non si pone di fronte alla violenza con una violenza opposta ma si affida a Dio, e confida che Dio sta dalla parte delle vittime e degli oppressi. Eโ cosรฌ messaggero che annuncia la pace (Is 52,7): a costo della sua vita, la sua esperienza รจ fonte di pace. Il suo agire nonviolento รจ testimonianza del suo affidarsi A Dio che sconfigge e rende vana la violenza stessa.
Le prime comunitร cristiane hanno visto questa figura come modalitร per esprimere la vicenda di Gesรน. Gesรน nella sua passione come giusto sofferente continua e attua lโesperienza dellโintero popolo dโIsraele.
Nel racconto della passione secondo Matteo si possono cogliere sette tappe da leggere alla luce delle parole che iniziano il racconto: โVoi sapete che fra due giorni รจ pasqua e che il Figlio dellโuomo sarร consegnato per essere crocifissoโ (Mt 26,2).
La Pasqua ebraica, evento di alleanza e rivelazione del Dio vicino, che ascolta il grido degli oppressi e scende a liberarli, รจ il contesto della narrazione ma anche la chiave di lettura. Matteo indica poi il tema della โconsegnaโ. Gesรน รจ tradito, consegnato: ma vi รจ una piรน profonda consegna da scorgere: Gesรน si consegna al Padre e allโumanitร : รจ il servo che giustificherร molti.
Lโunzione di Betania, primo momento, รจ annuncio profetico della morte di Gesรน. Seguono i preparativi e la cena pasquale, seconda scena: Gesรน, tradito dai suoi (Mt 26,16.20), offre in libertร la sua vita: la sua vita รจ il โsangue dellโalleanza versato per tuttiโ (Mt 26,28).
Il terzo momento รจ al Getsemani. In Gesรน si delinea il profilo del giusto nella prova in rapporto con la sua comunitร : โandรฒ con loroโฆ presi con sรฉ Pietro e i due figli di Zebedeoโฆ disse loro: โฆ vegliate con meโ (Mt 26,26-38).
Segue la scena lโarresto: al centro รจ ancora Gesรน che si rifiuta di percorrere la via della violenza che pure ha contagiato anche i discepoli (Mt 26,51-54).
Matteo presenta poi il processo giudaico (Mt 26,57-68) mentre Pietro vive il rinnegamento di Gesรน (Mt 26,69-75): in questa sezione Gesรน viene indicato con alcuni titoli che ne suggeriscono lโidentitร come messia: โdโora innanzi vedrete il Figlio dellโuomo seduto alla destra di Dio e venire sulle nubi dellโaltissimoโ (Mt 26,64).
La sesta scena รจ il processo romano, davanti a Pilato. La folla di Gerusalemme รจ strumentalizzata, Pilato si lava le mani e la moglie di lui interviene (Mt 27,19) indicando Gesรน come โgiustoโ. A conclusione del processo vi รจ un altro passaggio di consegna: Pilato โlo consegnรฒ ai soldati perchรฉ fosse crocifissoโ (Mt 27,26)
Al vertice della narrazione sta la crocifissione: Gesรน รจ inerme e condannato, e non salva se stesso: per questo subisce lo scherno: โha salvato gli altri, non puรฒ salvare se stessoโ (Mt 27,42). Accetta la morte senza salvare se stesso: ora รจ lui che si consegna. Ma proprio il momento della morte รจ presentato come una rivelazione di Dio, una grandiosa teofania. Le immagini proprie dellโapocalisse stanno ad indicare che la sua morte segna e cambia la storia, coinvolge il cosmo e tutta lโumanitร . Cโรจ chi rifiuta Gesรน, cโรจ chi si apre ad una nuova fede come il centurione pagano e si attua un moviemnto di liberazione e uscita per tutta lโumanitร : i morti escono dai sepolcri. Il salmo 22 โ le cui prime parole sono pronunciate da Gesรน sulla croce โ รจ la preghiera di un giusto sofferente che invoca Dio e a lui si abbandona lasciando a lui lโultima parola. Sulla croce Gesรน nel suo grido manifesta un volto di Dio che soffre insieme ed รจ vicino nella sofferenza. Dio a cui affidare la vita proprio perchรฉ com-patisce fino in fondo.
Il racconto si chiude con la sepoltura e con lโindicazione di due gruppi davanti al sepolcro: le donne che vigilano con amore (Mt 27,61) e le guardie che vigilano in modo diverso, a servizio dei poteri, politico e religioso, che hanno ucciso Gesรน (Mt 27,64-65).
Matteo presenta Gesรน come il giusto che affida la sua vita al Padre e la dona a tutti: รจ messia che compie le Scritture nel โfare la pasqua con i suoiโ.
Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.