Commento al Vangelo di domenica 30 Settembre 2018 – Alberto Maggi

Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 30 settembre 2018.

[accordions title=”Trascrizione del video prelevata da YouTube e non rivista.”]
[accordion title=”Trascrizione del video prelevata da YouTube e non rivista.” load=”hide”][Musica] gesù ma ha dato ai suoi discepoli la capacità di liberare le persone dai demoni cioè da ideologie che li rendono refrattari alla parola l’insegnamento di gesù ebbene loro non ne sono stati capaci sono incapaci di seguire gesù è quello che più grave intendono impedirlo a chi lo fa scrive l’evangelista il capitolo 9 versetto 38 giovanni giovanni appare sempre in coppia con il fratello giacomo sopra nominati da gesù i figli del tuono in aramaico buone per la loro prepotenza qui appare da solo perché l’evangelista vuole mettere un parallelismo con josuè che è andato era il serbo di mosè che era andato a protestare presso mosè perché due ebrei che non avevano partecipato alla riunione per ricevere lo spirito santo lo avevano ricevuto anch’essi loro giovanni gli disse maestro abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome nel nome significa tanto adesione quindi questo fa ciò che i discepoli non sono stati capaci di fare ed ecco l’arroganza la pretesa di essere un gruppo esclusivo e glielo abbiamo impedito perché non può dire perché non ti seguiva perchè non ci seguivano i fin dall’inizio c’è stata la tentazione nella comunità cristiana di essere un gruppo esclusivo ebbene gesù lo rimprovera gesù disse non glielo impedite è un imperativo perché non c’è nessuno che dalla traduzione non è faccia un miracolo il termine greco adoperato dall’evangelista e dynamis che significa una forza un’energia che comunica vita allora possiamo tradurre non c’è nessuno che agisca con forza nel mio nome quindi dandomi adesione e subito possa parlare come chi non è con noi chi non è contro di noi e per noi tutti coloro che lavorano per il bene dell’uomo per liberare l’uomo gesù rivede suoi alleati anche se non appartengono al suo gruppo e poi in vita di nuovo i discepoli a identificarsi con lui e dice gesù chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di cristo cioè appartenente al messia in verità io vi dico non perderà la sua ricompensa la presenza di gesù e del padre è la ricompensa di chi l’accoglie ma poi gesù cambia tono cambia registro e lui sempre quasi materno con i peccatori così tendono a port parole di estrema durezza proprio con i suoi discepoli parole tremende chi scandalizza il verbo scandalizzare significa far cadere far inciampare uno solo di questi piccoli piccoli non sono i bambini il termine adoperato dall’evangelista micro da quella parola microbo indica gli invisibili gli esclusi gli emarginati della società questi piccoli che credono in me quindi non sono bambini sono persone che hanno sentito nel messaggio di gesù la risposta alla loro aspirazione di vita hanno sentito parlare di amore e di fraternità di perdono quindi hanno dato adesione gesù ma c’era stato il precedente che gesù aveva sorpreso questi discepoli che discutevano tra di loro per il sapere chi fosse il più grande e il più importante e quindi rimangono scandalizzati vedono che all’interno della comunità di gesù ci sono le stesse rivalità le stesse tensioni e il di fuori allora dice gesù se qualcuno mi fa inciampare e cadere per la sua ambizione anche uno solo di questi che credono in me e qui gesù normalmente parco dettagli questa volta è ricco e molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino esistevano due immagini una più piccola a quella domestica caldo per avola donna in casa per macinare il grano e una più grande quella da mulino che serviva nel frantoio per le olive e gesù dice esattamente pesta quindi una grande inamovibile ma non basta e si è gettato nel mare perché questo gli ebrei credevano che si poteva riso citare soltanto se si era seppelliti in terra d’israele se si moriva in mare sì affogava non c’è la speranza di resurrezione ma perché gesù non gli basta dire sia gettato nel mare vuole che ti metta una macina perché se uno affogava il corpo poi poteva venire alla superficie ed essere seppellito no gesù dice gli si metta una macina in modo che le parole di gesù sono tremende sua comunità chi per la sua ambizione mi scandalizza uno di questi emarginati uno di questi esclusi dalla società non lo voglio vedere né qui né nell’aldilà questi sono parole molto tremende e poi gesù dà un consiglio alla sua comunità se la tua mano e poi ci si parlerà del pietre dell’occhio la mano indica l’attività il piede nella condotta l’occhio il criterio i valori se la tua mano che ti ha motivo di scandalo campo quindi se c’hai dei valori degli atteggiamenti di comportamenti nella tua vita che favoriscono l’ambizione di mettersi al di sopra degli altri gesù è molto chiaro taglia da è meglio per te entrare nella vita con la mano sola anziché quello due mani andare nella canna cos’è la gamma vienna da che i non vale dei figli di non era un burrone che c’è ancora sud del tempio di gerusalemme che al tempo di gesù veniva usato come discarica di rifiuti dove questi rifiuti bruciavano continuamente era immagini della distruzione totale del fuoco inestinguibile quindi se giudice chiede che occorre estirpare tutto quello che si oppone al messaggio anche se è doloroso e dopo aver elencato questo conclude riguardo l’agen dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingua e qual è il significato gesù città il profeta isaia in capitolo 66 24 dove il castigo per quelli che si sono ribellati a dio perché parla di verme che non muore e fuoco non si estingue si rifà ai due modi di distruggere il cadavere o attraverso la putrefazione o attraverso la cremazione quindi per me il fuoco perché non si estingue è la distruzione totale quindi coloro che sono causa di inciampo per gli altri a causa della propria ambizione vanno incontro alla rovina totale della loro esistenza [Musica][/accordion]
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Qui tutti i commenti al Vangelo di p. Alberto Maggi

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 30 Settembre 2018 anche qui.

Chi non è contro di noi è per noi. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala.

Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 30 Settembre – 06 Ottobre 2018
  • Tempo Ordinario XXVI
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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