Commento al Vangelo di domenica 29 Settembre 2019 per bambini โ€“ sr. Piera Cori

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Buon giorno ragazzi e buona domenica. Avete tutti ricominciato la scuola con gioia e con qualche nostalgia per le vacanze trascorse. La vacanza serve proprio a riposarsi, a fare delle cose diverse per poi ritornare con piรน gioia e nuovo impegno alle cose ordinarie, come appunto la scuola e tutti gli impegni che ne seguono.

Per quanto riguarda la โ€œscuolaโ€ di Gesรน, quella domenicale, non termina mai! รˆ una scuola per la vita, per crescere bene, per far sรฌ che il mondo e le persone, attraverso di noi, possano star bene. Per questo dura per sempre!

Oggi la liturgia รจ particolarmente bella, anche se impegnativa. Avete infatti sentito come il Signore, nella prima lettura, รจ molto severo con coloro che sono ricchi e che non condividono con gli altri i beni che hanno, รจ molto severo con coloro che cercano il modo di arricchirsi sempre di piรน addirittura calpestando i poveri.

La parola che oggi il Signore ci dona รจ proprio su questo tema: ricchezza-libertร .

Voi direte: โ€œQuesta cosa non ci riguarda, noi siamo piccoli, non abbiamo ricchezze da gestireโ€ฆ semmai riguarda i nostri genitori, perciรฒ questo รจ un discorso solo e soltanto per le persone adulteโ€.

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Io vi dico che questo ragionamento non รจ esatto. Infatti tutti possiamo cadere nella trappola della ricchezza che, se non รจ usata bene, imprigiona e lega a se stessa, fa perdere il senso vero delle coseโ€ฆ ad esempio il rapporto con le persone, con la natura. Tutto e tutti diventano allora opportunitร  da usare per il nostro interesse.

Seguiamo il Vangelo. Anche questo parla di โ€œeconomiaโ€, di soldi, di interessi.

Parla soprattutto di un amministratore disonesto che Gesรน loda. Ma come puรฒ essere questa cosa? Come puรฒ Gesรน tessere la lode di un uomo cosรฌ?

Attenzione a non fermarci alla superficie del racconto, ma ad andare in profonditร . Gesรน non loda lโ€™amministratore per la sua disonestร , per la sua infedeltร  verso il padrone, lo loda per la sua capacitร  di darsi da fare quando si accorge che รจ il momento di rendere conto del suo operato.

Lโ€™amministratore si mette in moto, mette in atto tutta la sua intelligenza e le sue capacitร  per trovare una scappatoia per vivere bene perchรฉ sa che sarร  certamente licenziato: allora si fa amici con la disonesta ricchezza sfruttando, per i suoi interessi, quello che i creditori devono al suo padrone.

Si dร  da fare questโ€™uomo! รˆ questo lโ€™atteggiamento che piace a Gesรน. Dice infatti: โ€œMa perchรฉ coloro che mi seguono non si danno altrettanto da fare per il Regno dei Cieli? Perchรฉ, se vengono alla messa domenicale, non praticano poi le cose che io dico loro, cioรจ non si impegnano per realizzarle?โ€.

Tutti noi siamo ricchi di doni che la vita ci ha regalato e di doni che sono frutto della โ€œgraziaโ€ che Dio, attraverso Gesรน suo Figlio, ci dona.

Abbiamo ricevuto tanto, abbiamo tutto gratuitamente e siamo chiamati a ridonare gratuitamente, cioรจ a condividere quello che abbiamo.

Per esempio, mi piace la matematica, riesco beneโ€ฆ allora mi darรฒ da fare per aiutare quel compagno o quella compagna che รจ in difficoltร , che proprio non riesce a comprendere gli esercizi. Questo non significa passarglieli giร  fatti, ma fare i compiti insieme in modo da aiutarlo a capire.

Sono un ragazzo o una ragazza simpatica che sa fare presto amicizia? Bene, mi impegnerรฒ a stare insieme soprattutto a chi, tra i miei compagni, รจ piรน solo, piรน trascurato, piรน dimenticato.

Ci sono ragazzi che sono presi di mira da quelli che si credono piรน forti o da qualcuno piรน grandeโ€ฆ mi impegnerรฒ a trovare il coraggio di prendere le loro difese parlando con gli insegnanti o raccontando ai genitori quello che succede in modo che possano intervenire nel modo migliore.

Altro modo: mi accorgo che alcuni miei compagni non sono attenti alla raccolta differenziata? Mi impegno a ricordarglielo e magari a sistemare negli appositi cestini il materiale adeguato.

Darsi da fare, condividere, mettersi in moto. La fede รจ operativa. San Giacomo, in una sua lettera, dice che la fede senza le opere รจ morta. Cioรจ la fede, senza impegno concreto, non esiste.

Tutto questo lo possiamo fare solo e solamente se abbiamo dentro di noi la coscienza di quanto il Signore ci ama e di quanto la sua presenza e la sua grazia ci donano per rendere migliore lโ€™esistenza nostra e, attraverso la nostra vita, lโ€™esistenza degli altri.

Buona Domenica!

Commento a cura di Piera Cori per il sito omelie.org

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