Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 29 maggio 2022.
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“Uomini di Galilea, perché state guardando il cielo? Questo Gesù che è stato assunto in cielo tornerà un giorno allo stesso modo” – Così abbiamo ascoltato nella prima lettura di questa festa che chiamiamo Ascensione per indicare la gloria e non una lontananza. Da quel giorno, il rapporto con Cristo avviene in modi e con mezzi diversi dal vedere, udire, toccare.
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Questo non vuol dire che Lui non c’è più. La sua è una presenza nuova, ma non meno reale. E il Vangelo ci dice: “andate in tutto il mondo e testimoniate il Vangelo ad ogni creatura”. Allora, il cielo sono gli altri, il cielo sono i nostri fratelli, e ogni mano che si apre verso di loro è una mano che tocca il cielo.
E’ su questa strada che noi incontriamo Gesù, e non “guardando il cielo”. Per trovare Dio bisogna cercare le persone e proprio in queste persone servo e amo Dio, qualsiasi esse siano e nella mia testimonianza rendo visibile e manifesta l’immagine di Cristo. Ognuno di noi è chiamato dal Signore ad andare verso coloro che cercano la pace e la riconciliazione, a coloro che soffrono, a chi conosce la fame e la sete, a chi è privato dei diritti e della dignità, a coloro che amano la giustizia, che seminano la speranza e che condividono i frutti della Provvidenza.
Donare e condividere, senza renderci schiavi delle cose, del successo e delle persone. Operare perché scompaiano le discriminazioni, i razzismi, i ghetti, i privilegi. Eliminare tutto ciò che non rende migliore il cuore dell’uomo e non promuove verità e giustizia. Cristo, asceso al cielo, è e rimane sempre con noi, nel volto e nel cuore dei nostri fratelli.