Commento al Vangelo di domenica 6 maggio 2018 โ€“ Alberto Maggi

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Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 6 maggio 2018.

Alberto Maggi, Il Vangelo della domenica (Dom VI Pasqua) 6 maggio 2018 (Gv 15:9-17)

NESSUNO HA UN AMORE PIร™ GRANDE DI QUESTO: DARE LA SUA VITA PER I PROPRI AMICI

Lโ€™amore non si trasmette attraverso una dottrina, ma soltanto attraverso gesti che comunicano vita. Per questo, dopo aver invitato i suoi a portare molto frutto per diventare discepoli, Gesรน afferma Come il Padre ha amato me, il Padre ha amato il figlio comunicando il suo Spirito, tutta la sua stessa capacitร  dโ€™amore, anchโ€™io ho amato voi, Gesรน parla al passato. Quandโ€™รจ che Gesรน ha amato? Nella lavanda dei piedi lโ€™evangelista dice che Gesรน portรฒ al massimo la sua capacitร  dโ€™amore e lโ€™ha trasformata in un servizio per rendere signori quelli che si consideravano servi. E Gesรน per la prima volta chiede rimanete nel mio amore. Il servizio liberamente esercitato per  amore, volontariamente, รจ lโ€™unica garanzia di rimanere nellโ€™amore del Signore.

Poi Gesรน continua se osserverete i miei comandamenti, in realtร  Gesรน ha lasciato un unico comandamento che ha chiamato nuovo perchรฉ migliore, sostituisce tutti gli altri. Ma perchรฉ Gesรน parla di comandamento quando comanda lโ€™unica cosa che non si puรฒ comandare, lโ€™amore? Si puรฒ comandare di servire, di essere sottomesso, di obbedire, ma non lโ€™amore. Proprio per opporlo ai comandamenti di Mosรจ. Cโ€™รจ un unico comandamento, quello che lโ€™amore che si fa servizio, poi dopo le attuazioni pratiche, infinite di questo unico comandamento hanno per Gesรน lo stesso valore dei comandamenti.

Quindi se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato  i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Quindi cโ€™รจ di nuovo la caratteristica del linguaggio di Giovanni, di questa dinamica dโ€™amore, dโ€™amore ricevuto e amore comunicato. Poi Gesรน continua affermando vi ho detto queste cose, a che cosa si sta riferendo Gesรน? La cura del Padre per la sua vigna. Gesรน aveva assicurato che se cโ€™รจ qualche elemento negativo nella vita del discepolo รจ il Padre che ci pensa a eliminarlo. Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia, per la prima volta Gesรน parla della sua gioia, quindi la gioia dellโ€™uomo con la condizione divina, sia in voi e la vostra gioia sia piena. Poi piรน avanti, nel capitolo 16, Gesรน dirร  โ€œche la vostra gioia sia completaโ€. La gioia del credente รจ la sua caratteristica, la gioia di sentirsi amato, una gioia che si moltiplica nella misura che si รจ capaci di condividerla.

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Lโ€™invito alla pienezza della gioia รจ racchiuso tra i due inviti allโ€™osservanza del comandamento. E infatti Gesรน continua Questo รจ il mio comandamento, letteralmente il comandamento quello mio, Gesรน lo sottolinea che non sono i comandamenti di Mosรจ, che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi, Gesรน di nuovo sottolinea lโ€™importanza del servizio. Nessuno ha amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici, quello che Gesรน ha detto poi lo farร . Al momento dellโ€™arresto sarร  lui che offrirร  la vita per i suoi. Non รจ un atto finale nella vita dellโ€™individuo o di Gesรน, ma tutta lโ€™esistenza รจ orientata per il bene dellโ€™uomo.

Poi Gesรน per la prima volta chiama i suoi discepoli amici, dice Voi siete i miei amici se fate ciรฒ che vi comando, quindi il comandamento dellโ€™amore che si manifesta nel servizio questo rende amici di Gesรน. Poi qui si legge non vi chiamo piรน servi, ma Gesรน non ha mai chiamato servi i suoi discepoli. Qui lโ€™espressione greca รจ enfatica, potremmo tradurre โ€œno non vi ho mai chiamato serviโ€ perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone, ma vi ho chiamato amici. In questo vangelo Lazzaro รจ definito lโ€™amico di Gesรน. Gesรน che non รจ venuto per essere servito, ma per servire non ha bisogno di servi, ma di amici. Di amici significa quelli che condividono e collaborano alla realizzazione del progetto del Padre.

Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto quello che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi, quindi di nuovo la condivisione del progetto della creazione. E poi conclude Gesรน non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto. Per portare frutto la comunitร  cristiana deve andare, la comunitร  dei seguaci di Gesรน non deve attendere che le persone vengano, ma deve andare. Verso dove? Verso gli emarginati, verso gli invisibili, verso le persone disprezzate, e il vostro frutto rimanga.

Perchรฉ? Ed ecco lโ€™assicurazione di Gesรน, tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, nel nome non significa la formula โ€œper Cristo nostro Signoreโ€. Nel nome nella cultura ebraica significa nella somiglianza, nellโ€™identificazione con Gesรน, ve lo conceda, il Padre mette a disposizione dei figli la sua stessa forza dโ€™amore. Quindi quando il Padre vede suo figlio che orienta la propria vita per il bene degli altri continuamente gli trasmette energie sempre piรน grandi di amore.

E il brano si conclude di nuovo con lโ€™invito di Gesรน Questo vi comando, quindi lโ€™unico comandamento allโ€™interno della comunitร  dei credenti, che vi amiate gli uni gli altri, e questo amore, Gesรน ce lโ€™ha detto, si manifesta nel servizio.

Qui tutti i commenti al Vangelo di p. Alberto Maggi

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

VI Domenica del Tempo di Pasqua

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 6 Maggio 2018 anche qui.

Gv 15, 9-17
Dal Vangelo secondo Giovanni

9Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. 10Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. 11Vi ho detto queste cose perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena. 12Questo รจ il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. 13Nessuno ha un amore piรน grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. 14Voi siete miei amici, se fate ciรฒ che io vi comando. 15Non vi chiamo piรน servi, perchรฉ il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perchรฉ tutto ciรฒ che ho udito dal Padre mio lโ€™ho fatto conoscere a voi. 16Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perchรฉ andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perchรฉ tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. 17Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 06 โ€“ 12 Maggio 2018
  • Tempo di Pasqua VI
  • Colore Bianco
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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