Commento al Vangelo di domenica 28 Ottobre 2018 โ€“ P. Marko Ivan Rupnik โ€“ Congregazione per il Clero

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XXX Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno B

Siamo ancora in cammino verso Gerusalemme insieme a Gesรน e oggi ci troviamo nel punto piรน basso, anche a livello geografico e topografico: siamo a Gerico. Da qui comincia veramente la salita verso Gerusalemme. Si inquadra la partenza di Cristo dalla cittร  usando lo stesso termine che troviamo in Es 13, in Dt 11 e tante altre volte per dire che Israele รจ uscito dallโ€™Egitto. Pertanto questo โ€œpartiva da Gericoโ€ (Mc 10,46) rimanda a un vero exodus, ossia alla necessitร  di una liberazione.

Infatti il cieco che giace a terra chiedendo lโ€™elemosina denuncia che nella terra della giustizia cโ€™รจ bisogno della liberazione da una falsa terra promessa. Senza dubbio ci si riferisce alla mentalitร  che impedisce di vedere il Messia, che impedisce di cogliere in cosa consiste il tempo messianico, lโ€™azione messianica e la figura stessa del Messia.

Bartimeo, figlio di Timeo, รจ praticamente individuato dal cognome che nella radice ha timรจ, onore in greco. Dunque โ€œfiglio dellโ€™onore, dellโ€™onoratoโ€. Dire โ€œfiglio diโ€ vuol indicare che รจ simile al padre, dunque in questo caso lโ€™uomo che cerca onore. In tutto il vangelo di Marco solo due volte viene usato โ€œfiglio diโ€, sempre nel capitolo 10, per i โ€œfigli di Zebedeoโ€ (Mc 10,35) e ora per il โ€œfiglio di Timeoโ€ (Mc 10, 46). รˆ interessante notare che, nel cammino verso il compimento pasquale di Cristo, i discepoli discutono su chi sia il piรน grande e reclamano per sรฉ i seggi piรน importanti. Il cieco Bartimeo simboleggia proprio questa cecitร . Cosรฌ diventa piรน chiaro che in lui sono raffigurati i discepoli โ€“ tanto รจ vero che, nel vangelo di Matteo, i ciechi sono due (Mt 20, 29-34) โ€“ soprattutto i fratelli Giovanni e Giacomo, che assolutamente non capiscono lo stile del Messia che non รจ venuto per essere servito ma per servire e dare la vita.

Al cieco Gesรน pone la stessa domanda che ha rivolto ai due fratelli, โ€œCosa vuoi che io ti faccia?โ€ (cf Mc 10,36). รˆ la domanda rivolta ai discepoli, a quelli che camminano dietro ma non lo seguono. Tanto รจ vero che il versetto 46 dice che โ€œgiunsero a Gericoโ€, al plurale, poi si torna al singolare, รจ Cristo che parte da Gerico in mezzo a questa folla e ai discepoli che non lo seguono. Lโ€™unico che comincerร  a seguirlo รจ proprio il cieco. Egli, conclude il brano, โ€œlo seguiva lungo la stradaโ€ (Mc 10,52). Gli altri, invece, continuano a seguire le proprie idee.

Ne risulta che la questione fondamentale di chi รจ chiamato da Gesรน รจ stare con Lui รจ quella di โ€œaprire gli occhiโ€, ma per vedere bisogna nascere dallโ€™alto, avere una nuova vita (cf Gv 3,2-5). Nellโ€™immagine del cieco di Gerico, Marco apre un passaggio che tutto lโ€™Antico Testamento doveva varcare: passare dallโ€™udito alla visione (cf 1Gv 1,3).

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Questo รจ ciรฒ che avviene nel racconto odierno: Bartimeo con lโ€™orecchio sente che passa il Nazareno. Proprio a Nazareth si covava quellโ€™attesa del Messia trionfante, nazionalista, che avrebbe restaurato il regno di Davide davanti a tutti gli altri popoli. Lโ€™orecchio funziona, lui sente e infatti lo chiama โ€œFiglio di Davideโ€ (Mc 10, 47-48). Il cieco si colloca assolutamente nella tradizione giusta, ma fa un passo che gli altri non hanno compiuto. Il motivo rimanda a questioni spiritualmente molto serie. Egli ha unโ€™esigenza reale della salvezza, perchรฉ รจ lรฌ a terra. Gli altri hanno ridotto il loro orizzonte a una liberazione puramente terrestre, a un messia culturale, storico. Non cโ€™รจ dietro una questione ontologica della salvezza.

Ierah in ebraico significa luna e la luna non ha luce da sola, ma la riceve dal sole. Lโ€™uomo non ha la luce da solo, non ha la vita, la deve ricevere dal Sole: ora passa il Sole della giustizia e Bartimeo lo chiama perchรฉ sa che da sรฉ stesso non puรฒ far niente. Chiamandolo โ€œFiglio di Davideโ€, Messia, si ricollega ad Isaia e ai segni che accompagneranno il tempo messianico: i ciechi vedranno, gli zoppi cammineranno โ€ฆ (cf Is 29,18; 35,5).

Quando Cristo lo chiama lui butta via il mantello, parola che ritorna frequente nellโ€™Antico Testamento. รˆ la manifestazione della persona, รจ la gloria nel vero senso teologico. Il mantello rivela chi sei, a che livello sociale sei, cosa porti. Il cieco gettando via il mantello scaraventa giรน la sua storia, ossia ciรฒ che era e aveva fino a quel momento. Proprio ciรฒ che i discepoli non potevano fare e ciรฒ che Israele non era in grado di fare. Nรฉ gli scribi, nรฉ i sacerdoti, nรฉ i potenti riuscivano a liberarsi della loro storia, di ciรฒ che erano o credevano di essere per accettare una novitร  totale. Ma il cieco ha fatto proprio questo, si รจ liberato di sรฉ stesso. Questo รจ ciรฒ che Cristo รจ venuto a fare, liberarci da noi stessi.

Il Salvatore praticamente non ha fatto nulla. Questo รจ uno dei pochissimi esempi dove succede una cosa enorme, totale in una persona e Cristo รจ completamente immobile, non fa nulla, nรฉ una parola nรฉ un gesto, neppure lo ha chiamato direttamente ma lo ha fatto chiamare e gli ha chiesto: โ€œChe cosa vuoi che io faccia per te?โ€ (Mc 10,51). Voleva fosse lui a fare la sua diagnosi e lui la pronuncia.

โ€œChe io veda di nuovo!โ€, cioรจ ho visto e vorrei vedere ancora. Solo la sua veritร , senza aggiunte. โ€œLa tua fede ti ha salvatoโ€ (Mc 10,52) gli risponde Cristo, come dire: โ€œTi ha salvato la fede con cui mi hai accoltoโ€. โ€œA quanti perรฒ lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dioโ€ (cf Gv 1,12).  Ecco il passaggio dallโ€™orecchio allโ€™occhio. Quello si รจ incamminato dietro di Lui, da quel momento รจ il vero discepolo. Solo di lui viene detto, nel decimo capitolo, che lo segue.

รˆ proprio un cambiamento radicale esattamente su questo passaggio: lui si รจ affidato, si รจ liberato, ha buttato via le cose, non era legato a ciรฒ che era ma era aperto al nuovo e si รจ realizzato esattamente quellโ€™ โ€œAbbi pietร  di meโ€. Prendimi con te, non lasciarmi qui. Prendimi con te. E lui cammina dietro al Signore.

P. Marko Ivan Rupnik โ€“ Fonte

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XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ Anno B

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 28 Ottobre 2018 anche qui.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10, 46-52
 
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesรน Nazareno, cominciรฒ a gridare e a dire: ยซFiglio di Davide, Gesรน, abbi pietร  di me!ยป. 48Molti lo rimproveravano perchรฉ tacesse, ma egli gridava ancora piรน forte: ยซFiglio di Davide, abbi pietร  di me!ยป. 49Gesรน si fermรฒ e disse: ยซChiamatelo!ยป. Chiamarono il cieco, dicendogli: ยซCoraggio! ร€lzati, ti chiama!ยป. 50Egli, gettato via il suo mantello, balzรฒ in piedi e venne da Gesรน. 51Allora Gesรน gli disse: ยซChe cosa vuoi che io faccia per te?ยป. E il cieco gli rispose: ยซRabbunรฌ, che io veda di nuovo!ยป. 52E Gesรน gli disse: ยซVaโ€™, la tua fede ti ha salvatoยป. E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 28 Ottobre โ€“ 03 Novembre 2018
  • Tempo Ordinario XXX
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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