“La Parola di Dio“, canale YouTube del prolifico Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 27 settembre.
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[ads2]”Glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri” – dice Giovanni a Gesù riguardo a persone che operavano in nome del Maestro. Gli Apostoli sono tentati di monopolizzare Dio, avendolo solo per sé, ad uso e consumo, pignorando la persona di Cristo e segregando il loro gruppo da tutti gli altri. Questa tentazione purtroppo è assai frequente anche nelle nostre comunità ecclesiali e parrocchiali. Gruppi e gruppuscoli, associazioni e team che troppo spesso si chiudono in se stessi, alla ricerca di preferenze e privilegi, perseguendo onori e medaglie, incapaci di accettare che il bene c’è anche al di fuori della loro cerchia.
“Non glielo proibite” – risponde Gesù. – La Chiesa è la casa di tutti e la comunità deve dare riparo a coloro che cercano la pace e la riconciliazione, coloro che soffrono, che conoscono la fame e la sete, che sono privati dei diritti e della dignità, coloro che amano la giustizia, che seminano la speranza, che condividono i frutti della provvidenza, di qualunque estrazione siano, di qualsiasi cultura e razza.
Quello che è di inciampo e scandalizza deve essere tagliato – dice Gesù con immagini crude e violente. Tagliare ciò che impedisce ai bambini, cioè ai deboli e indifesi, alle persone fragili e insicure, tagliare ciò che impedisce loro il vero incontro col Cristo e chiudere gli spazi per operare insieme. Chissà se le nostre associazioni e gruppi, o addirittura noi, qualche volta meritiamo quella corda e quella macina al collo.
XXVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B
- Colore liturgico: verde
- Nm 11, 25-29; Sal.18; Gc 5, 1-6; Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco
[ads2]In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 27 settembre – 03 ottobre 2015
- Tempo Ordinario XXVI, Colore verde
- Lezionario: Ciclo B | Anno I, Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net