Orientati alla relazione trinitaria viviamo la feriale presenza di una buona notizia
Orientati alla relazione trinitaria viviamo la feriale presenza di una buona notizia, questa domenica celebriamo la solennità della relazione trinitaria in Dio, quell’originario stare nella dinamica reciproca del dono di sé all’altro.
Questa domenica dopo Pentecoste, celebriamo liturgicamente la Solennità della Trinità, e siamo accompagnati dalla conclusione del Vangelo di Matteo ad entrare in quello che comunemente diciamo essere un mistero troppo grande per essere compreso.
E’ vero probabilmente ciò che salta subito agli occhi di questi versetti, in questa domenica, è la formula trinitaria che le prime comunità cristiane usavano nel momento del battesimo, come noi ancora oggi “nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito”.
Probabilmente su questo sentirete molto nelle omelie, o leggerete molto su altri commenti, il dettagli sul quale invece vorrei soffermarmi io è un altro, una semplice preposizione, o preposizione semplice, il “CON” detto alla fine.
Tutto il Vangelo di Matteo si compie entro due “con”, all’inizio quello del nome Emmanuele, che significa in “con noi Dio” e poi questo di domenica ” con te fino alla fine”.
Un “con” che indica una presenza dentro e fuori le nostre vite, dentro fuori i nostri dubbi, incertezze, paure, gioie, sorrisi, strette di mano e pacche sulla spalla; un con che supera le barriere di fumo dei nostri pre-giudizi, delle nostre pre-coprensioni su noi, sugli altri, sulla storia, su Dio.
Un “con” che paradossalmente riesce a ri-orientare , a ri-donare priorità, perché improvvisamente non sei più solo, ma abitato da Altro e da altri e questo ha il sapore della vita.
Un “con” che ci ricorda che originariamente, per natura siamo relazione, cerchiamo relazioni, desideriamo relazioni, e la Trinità ne diventa modello, non inafferrabile, incomprensibile, ma sorgivo.
Lasciamo che resti qualcosa di “incomprensibile” capace di stupirci ancora, capace di farsi dire “wow che meraviglia”, perché lì riscopriamo ciò che noi forse non avevamo messo in conto, e che un “con” ci abita accanto.
Buona Domenica a Tutti!
Sr. Myriam (Miriam D’Agostino) del Monastero Benedettino di Sant’Anna – Bastia Umbra
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IX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – Domenica della Santissima Trinità – ANNO B
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- Colore liturgico: Bianco
- Dt 4, 32-34. 39-40; Sal.32; Rm 8, 14-17; Mt 28, 16-20
Battezzate tutti i popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 28,16-20
In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono.
Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Parola del Signore
Fonte: LaSacraBibbia.net
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