Commento al Vangelo di domenica 27 maggio 2012 โ€“ padre Bruno Secondin

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Nella Solennitร  di Pentecoste, la liturgia ci presenta il passo del Vangelo in cui Gesรน annuncia ai discepoli lโ€™invio dello Spirito Santo. โ€œMolte cose ho ancora da dirvi โ€“ dice il Signore โ€“ ma per il momento non siete capaci di portarne il pesoโ€. Quindi aggiunge:

โ€œQuando verrร  lui, lo Spirito della veritร , vi guiderร  a tutta la veritร , perchรฉ non parlerร  da se stesso, ma dirร  tutto ciรฒ che avrร  udito e vi annuncerร  le cose futureโ€.

Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร  Gregoriana:

Sono molti i modi di descrivere lo Spirito Santo: รจ alito di vita, รจ dono, bellezza, genio e profezia; oppure รจ vento, fuoco, libertร , audacia, o anche รจ amore e veritร . Pentecoste richiama questi e altri simbolici linguaggi, come ci mostrano i testi liturgici di questa solennitร . Giovanni, nel Vangelo che proclamiamo, lo presenta come consolatore e difensore, in comunione di intenti col Padre e il Figlio. Ma soprattutto lo descrive come interprete di una veritร  che ha bisogno di trovare strade e linguaggi adeguati per portare verso il futuro. Egli รจ testimone di una pienezza di rivelazione giร  compiuta, ma non รจ semplicemente un passato codificato: รจ fermento ancora attivo e ispirazione di un futuro incompiuto che dobbiamo servire e amare. Le โ€œmolte cose ancora da direโ€, come afferma Gesรน, lasciando i suoi discepoli, ci vengono svelate, proprio dallo Spirito, nella loro continuitร  con la memoria e in relazione con il futuro che attendiamo. Nessuna fantasia di predizioni, nessun compito di spaventare con brutti annunci a futura memoria: ma una veritร  che profuma di amore, di misericordia, di sacrificio. Invochiamo con fiducia: Vieni santo Spirito di Dio!

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