Bellissimo l’inizio del Vangelo secondo Luca. Poche note, ma preziose, quelle con cui l’evangelista apre il suo Vangelo. Ci dice che i racconti della vita di Gesù hanno a che fare con testimoni oculari, ricerche accurate, racconti ordinati, avvenimenti compiuti.
Luca, con la sua precisione ci rassicura: quello che i Vangeli raccontano ha a che fare con la storia, con la vita di un uomo veramente vissuto, con situazioni non sempre «comode», che sono state comunque raccontate.
E soprattutto ci dice una cosa: colui che si mette di fronte a questi racconti, può raccogliere Vita se lo fa da Teofilo, cioè come amico di Dio.
Mi chiederete perché non vado al sodo. Perché non mi concentro sull’ultima parte del Vangelo di oggi. Beh, perché credo che quell’inciso veloce: «Per te, illustre Teofilo», possa essere molto di più che il destinatario storico delle ricerche compiute da Luca.
Credo che Teofilo sia il destinatario universale dei Vangeli, credo che il Vangeli possano fare breccia e trovare terreno fecondo in chi li avvicina e li ascolta da amico. Credo che la Buona Notizia possa germogliare e produrre frutti buoni in chi è amico di Dio.
L’amico infatti non calcola, non ha bisogno di dimostrazioni scientifiche. L’amico accoglie, si fida e si affida; l’amico ascolta. Non si difende, ma si lascia raggiungere. Non alza barriere, ma spalanca la porta e attende l’incontro. Se questo sarà il nostro atteggiamento verso Dio, allora la sua Parola in noi farà cose nuove. Il suo Vangelo in noi aprirà orizzonti inauditi.
Allora, e solo allora, vedremo la Parola parlare. Solo allora, ascoltando la Parola, viva tra noi, riusciremo a vedere Dio all’opera; solo allora scopriremo la sua presenza nella storia. Non solo. Solo allora, questa Parola troverà casa anche in noi e si compirà in tutta la sua pienezza.
UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO
Amici di Dio
Oggi, Signore Gesù,
tu parli a me, al mio cuore, alla mia vita.
Oggi, la tua Parola si realizza.
Oggi, proclami la tua presenza liberante
in queste nostre pagine di storia.
Rendimi capace di vedere, di ascoltare,
di accogliere ciò che mi doni.
Rendimi tuo amico, Signore,
perché nulla mi impedisca di vedere te,
per lasciarmi trasformare da te.
Amen.
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
TERZA SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 27 Gennaio 2019 anche qui.
Lc 1,1-4; 4,14-21
Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Fonte: LaSacraBibbia.net
ALTRI COMMENTI [/box]