Gesù va verso Gerusalemme, cioè verso la Pasqua, verso il luogo della sua passione e della gloria, il luogo in cui il Padre lo risusciterà. Il luogo in cui salverà l’umanità. Lungo il cammino cosa insegnava? Ovviamente il cammino della salvezza.
Lasciamoci insegnare da Gesù qual è il vero cammino della vita, la strada che ci farà sfuggire alla morte.
Qualcuno gli dice: Signore, sono pochi quelli che si salvano?”. A quest’uomo non gli interessa il cammino della salvezza ma il numero dei salvati. Gesù non risponde sul numero dei salvati come non risponde mai la Chiesa se non per dire e proclamare alto e forte che il desiderio di Dio, il desiderio del Padre è di riunire “tutti gli uomini, tutte le nazioni e tutte le lingue”. Gesù non risponde al numero ma mostra il cammino della salvezza e dice:
“Sforzatevi per entrare nella porta stretta”.
Sforzatevi, perché se la salvezza è una grazia, non saremo salvati senza lotta. Ma una lotta particolare…..una lotta per diventare piccoli. Infatti : come entrare per una porta stretta senza diventare piccoli. Dio, che vuol salvare tutti gli uomini non si compiace di ridurre il passaggio perchè sia più difficile passare. E’ assurdo. D’altra parte per entrare nel Regno bisogna diventare discepoli di Colui che si è proclamato “dolce e umile di cuore”, “Se non diventerete come fanciulli non entrerete nel Regno dei cieli”.
La porta stretta d’altra parte è Gesù stesso: “Io sono la porta delle pecore”: “Chi passa attraverso di me si salverà”, “Chi passa attraverso di me” cioè “Chi diviene mio discepolo”. “Lottare per entrare nella porta stretta” vuol semplicemente dire “ Lottate per diventare miei discepoli”. Ma ascoltiamo il seguito che è fondamentale: ”Molti cercheranno di entrarvi ma non saranno abbastanza forti”.
“Lottare per diventare discepoli”.
Ciò che Gesù domanda non è impossibile alle nostre forze. Si, dobbiamo lottare per diventare discepoli ma non ne siamo sufficientemente forti. Gesù è il maestro dell’impossibile. E’ precisamente il Salvatore, colui che per la sua grazia ci permette di entrare attraverso la porta stretta. Gesù non è soltanto un modello da seguire, da imitare. E’Colui che ci rende capaci di seguirlo. Colui che si offre per renderci idonei.
Il dramma di molti cristiani è che vogliono fare il cristianesimo senza Cristo. Vogliamo lottare per assomigliargli ma senza veramente passare attraverso di Lui. E dinanzi alle difficoltà, perchè è ineluttabile, alziamo le mani e non lottiamo più o allora abbassiamo il livello delle esigenze e riduciamo il cristianesimo al nostro livello.
“Sforzatevi per entrare per la porta stretta”: lottare con fiducia, fiducia in colui che ci plasmerà. Lottare per non offrire resistenze a Cristo.
“Gli ultimi saranno i primi”. E’ dei poveri e dei peccatori che in un’umile perseveranza confidente accoglieranno e otterranno la salvezza.
”I primi saranno gli ultimi”. Sono coloro che si credono arrivati che devono verificare se sono sulla buona strada.
Fonte – il sito di mons. Giuseppe Mani
Letture della
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C
Prima Lettura
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 66,18b-21
Così dice il Signore:
«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore.
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Salmo 116 (117)
R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.
Seconda Lettura
Il Signore corregge colui che egli ama.
Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,5-7.11-13
Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio».
È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.
Parola di Dio
Vangelo
Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 22-30
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Parola del Signore