Commento al Vangelo di domenica 25 Agosto 2019 – Lorenzo Galliani

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NELLA CORSA DELLA VITA C’È CHI PARTE SVANTAGGIATO

Il video è diventato virale un paio d’anni fa, e riproposto con varianti diverse. Il tema di fondo è sempre lo stesso: un insegnante organizza una gara di corsa mettendo in palio 100 euro ma, prima di iniziare, decide di cambiare le carte in tavola.

Invita infatti a fare due passi in avanti a chi ha i genitori ancora sposati, a chi è cresciuto con una figura paterna in casa. E ancora: due passi per chi ha avuto una istruzione di alto livello e non ha mai dovuto lavorare per aiutare la propria famiglia. Infine, un bonus di due passi anche per chi non ha mai dovuto cercare i soldi per il prossimo pasto. Una volta esaurite tutte le condizioni, la distanza tra i primi e gli ultimi e molto ampia, al punto da compromettere la gara: chi è rimasto sulla linea di partenza, perché non chiamato in causa dall’insegnante, non ha chance di vittoria.

È un gioco, ma anche la metafora della vita. Della vita terrena. Non tutti partiamo sulla stessa linea. Non per questo non si deve correre, ma certamente non si possono considerare dei meriti ciò che sono, semplicemente, dei colpi di fortuna. Per esempio, se siamo nati in un Paese non in guerra, non abbiamo alcun merito. E chi invece si trova nella condizione opposta, non ha colpe e dunque è ingiusto lanciargli un giudizio, dall’alto verso il basso.

“Vi sono primi che saranno ultimi, e ultimi che saranno primi”, dice Gesù. Un’affermazione che sembra essere parente stretta di quella del vangelo di due domeniche fa: «A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più».

Chi, come me, ha ricevuto tantissimo, deve preoccuparsi almeno un poco. Perché la vera ingiustizia è ignorare il fatto che in tantissimi, dai bambini nelle baraccopoli a quelli rimasti orfani, iniziano la loro corsa da blocchi di partenza lontani 100 chilometri.
La speranza è di arrivare tutti insieme, felici, al traguardo.

Commento a cura di Lorenzo Galliani (Bologna, 1985), giornalista e scrittore, collabora con “Avvenire”. Sul settimanale “Verona Fedele” cura la rubrica “Il Calciastorie”. Maggiori informazioni sul suo sito, www.lorenzogalliani.it

Tratto dal sito bibbiagiovane.it curato da Àncora Editrice.

Letture della
XXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

Prima Lettura

Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti.

Dal libro del profeta Isaìa
Is 66,18b-21

 
Così dice il Signore:
 
«Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue; essi verranno e vedranno la mia gloria.
 
Io porrò in essi un segno e manderò i loro superstiti alle popolazioni di Tarsis, Put, Lud, Mesec, Ros, Tubal e Iavan, alle isole lontane che non hanno udito parlare di me e non hanno visto la mia gloria; essi annunceranno la mia gloria alle genti.
 
Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore, su cavalli, su carri, su portantine, su muli, su dromedari, al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore –, come i figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore.
 
Anche tra loro mi prenderò sacerdoti levìti, dice il Signore».

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Salmo 116 (117)

R. Tutti i popoli vedranno la gloria del Signore.Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode. R.
 
Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre. R.

Seconda Lettura

Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei
Eb 12,5-7.11-13

 
Fratelli, avete già dimenticato l’esortazione a voi rivolta come a figli:
«Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore
e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui;
perché il Signore corregge colui che egli ama
e percuote chiunque riconosce come figlio».
 
È per la vostra correzione che voi soffrite! Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio che non viene corretto dal padre? Certo, sul momento, ogni correzione non sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia a quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.
Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia fiacche e camminate diritti con i vostri piedi, perché il piede che zoppica non abbia a storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

Parola di Dio

Vangelo

Verranno da oriente e da occidente e siederanno a mensa nel regno di Dio.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 22-30

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

Parola del Signore