Commento al Vangelo di domenica 24 Marzo 2019 – don Marco Pozza

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Contratti (solo) a tempo determinato

fotografia di don Marco Pozza
don Marco Pozza

Sono andati fuori di testa. Hanno visto sangue scorrere, avvertito grida da sotto la torre, udito lo spavento di cinquantuno bambini rattrappiti dentro uno scuolabus. Hanno visto la morte in faccia e ci sono caduti dentro: โ€œChi, tra loro, ha peccato per meritarsi cosรฌ grande condanna?โ€ Questo, sotto-sotto, chiedono certuni al Cristo: โ€œPerchรจ li hai castigati cosรฌ? Quale peccato han commesso?โ€ Chiedono a Dio perchรจ abbia creato la morte. Cosรฌ facendo, perรฒ, dimostrano di essere caduti dentro la gattabuia delle coccole di Lucifero, il professore con cattedra fissa all’universitร  della fregatura: ยซPer l’invidia del diavolo la morte รจ entrata nel mondoยป. Era fuori, dunque, la morte: รจ entrata dopo. D’allora niente piรน sarร  come prima, che nessuno s’illuda: ยซNe fanno esperienza coloro che le appartengonoยป (Sap 2,24). L’agenda di Dio รจ fittissima d’impegni: la salvezza dell’uomo รจ un cantiere sempre aperto. Figurarsi se Dio, l’artigiano della vita, ha tempo da perdere con mattanze, torrette e terrore: nell’agenda di Dio l’uomo รจ il pensiero scritto in copertina, salvarlo รจ la missione di tutta la sua vita. La domanda – โ€œChi ha peccato?โ€ – รจ stata posta malissimo: non รจ il peccato il cuore della storia di Dio, รจ la salvezza. Il peccato โ€“ che รจ fallire il bersaglio โ€“ รจ il perno dell’agire di Satana: gelosissimo di Dio, non gli rimane che smerciare per peccato altrui ciรฒ che frutto della sua invidia. Geloso dell’arte d’amare di Dio: dei suoi rammendi e ripari, dei raccordi e delle cuciture, dei rimedi e dei rattoppi coi quali rimette in sesto la creatura sformata. Lucifero, fessacchiotto per x che tende all’infinito, non capisce che Dio non ha tempo da perdere per vendicarsi delle truffe che gli addossa: la sua agenda รจ piena di vita da riparare. Di fiducia da accreditare.

Spiace annunciare a Satana che Dio รจ come quei paesini di montagna, coi vicoli stretti nei quali puoi ancora lasciare la chiave sulla porta: ยซMio padre โ€“ ha scritto Jim Valvano – mi ha fatto il piรน bel regalo che qualcuno poteva fare a un’altra persona: ha creduto in meยป. Nessun sterminio, dunque: Gesรน fa strage della morte, รจ la rovina di Lucifero e dei seguaci di lui. E’ contadino al servizio di un Dio-vignaiolo: ยซSono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovoยป. Il Padrone ha i nervi a fior di pelle: quell’albero ne approfitta della terra che lo ospita, si prende gioco del concime, non รจ affatto riconoscente al padrone: ยซTaglialo!ยป Punto-esclamativo: รจ ordine, imperativo, tempo scaduto. Il Padrone รจ stanco, furibondo, anche deluso. Quel campo, perรฒ, il padrone lo ha dato in sub-appalto ad un contadino. Che, prima di prendere la sega in mano e fare di quell’albero legna da ardere, intona un’invocazione di tempo: ยซPadrone, lascialo ancora quest’anno (โ€ฆ) Vedremo se porterร  frutti per l’avvenireยป. Come dire: โ€œHai le tue sante ragioni, padrone. Fidati di me, perรฒ: mi fido di lui ancora un annoโ€. Il contadino ha un’iradiddio di fede, conosce assai la fiducia: alcune volte รจ come un libro che abbandoni. Poi ci riprovi e t’accorgi che il segnalibro รจ fermo esattamente una pagina prima della parte piรน bella. Proprio una stagione prima della fioritura, del grande raccolto. Non รจ per nulla scimunito il contadino: la fiducia รจ l’unico regalo che non riceverai due volte, ยซaltrimenti lo taglieraiยป. E’ il potere umano, la forza della natura, ยซogni potere umano โ€“ scrive H. de Balzac – รจ composto di tempo e di pazienzaยป. Dio-contadino: non mette fretta, invita a mantenere la parola data almeno entro questa vita. Che รจ il prossimo anno.

E’ lettera-raccomandata per me. Promemoria per i miei trentanove anni, la numerazione della misericordia del Dio-contadino verso di me, mentre la calma del Padrone รจ smunta: โ€œLascialo ancora un anno! (ripetuto trentanove volte)โ€. E’ l’astuzia di Dio quando mi ha assunto: proponendomi un contratto a tempo indeterminato temeva mi adagiassi, poltrendo nel sofร . Lui firma sempre e solo contratti a tempo determinato: fiducia-verifica-fiducia. Moltiplicati in numerazioni di misericordia. Mai mi sono sentito cosรฌ โ€œficoโ€ come alla fine di questo Vangelo.

don Marco Pozza
(Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo di don Marco)

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