Commento al Vangelo di domenica 23 ottobre 2016 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 23 ottobre 2016.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

[ads2]E’ la vita che normalmente costituisce la verifica più esatta dell’autenticità della preghiera. Qui invece, nel passo del Vangelo, è il modo di pregare che diventa spia rivelatrice della nostra vita.
Niente da dire sulla figura del fariseo: osserva fedelmente i doveri religiosi, digiuna due volte alla settimana, paga le tasse, eppure …

Eppure in quel personaggio modello c’è qualcosa che non convince, una nota stonata, una sbavatura che compromette tutto. Ogni cosa al suo posto, un tipo irreprensibile, inappuntabile, eppure si avverte uno scricchiolio. Ecco, il fariseo ha l’alito che puzza e ce ne accorgiamo appena apre la bocca per pregare: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri, ladri, ingiusti, adulteri. E nemmeno come questo pubblicano.

Sì, il fariseo ha l’alito che puzza, segno di una cattiva digestione della religione. L’altro, il pubblicano, non viene certamente presentato come modello di vita, non appare certo come un campione di onestà, è un peccatore e un peccatore pubblico, ma è un particolare che salva questo peccatore. Forse sono le poche parole smozzicate: O Dio, abbi pietà di me. O un gesto piccolissimo: si batte il petto; o lo sguardo: non osa alzare gli occhi.

All’apparenza sono dettagli, ma che risultano decisivi. Questo tornò a casa giustificato e perdonato, l’altro invece no. L’altro invece no perché non ha bisogno di Dio e si sente a posto. Il peccatore invece conta solo sulla forza di Dio e sul suo perdono.

Due uomini salirono al tempio a pregare. Anche noi saliamo spesso al tempio a pregare, ma come?

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XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Lc 18, 9-14
Dal Vangelo secondo Luca

 9Disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10«Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. 13Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 14Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 23 – 29 Ottobre 2016
  • Tempo Ordinario XXX, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 2

Fonte: LaSacraBibbia.net

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