Commento al Vangelo di domenica 23 Giugno 2019 – Ileana Mortari (Teologa)

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Li diede ai discepoli perchรฉ li distribuissero alla folla

Lโ€™episodio della moltiplicazione dei pani, riportato da tutti i vangeli e con grande rilievo, รจ certamente uno dei maggiori del ministero di Gesรน; ricorda un fatto prodigioso straordinario: lโ€™aver sfamato in un luogo lontano dai centri abitati una folla immensa di persone. La cifra indicata di 5.000 uomini va infatti riferita ai soli capifamiglia e quindi si puรฒ ipotizzare che ci fossero in realtร  non meno di 20.000 persone.

La narrazione di tale episodio presenta perรฒ ad una prima lettura diversi punti assurdi o inverosimili. Da dove erano venute in quella zona desertica tante migliaia di persone? Come potevano i discepoli pensare di comprare viveri per tutta quella gente? E, se davvero Gesรน avesse spezzato di persona tanto pane (tonnellate di pane, visto che tutti si saziarono!), quante ore sarebbero occorse per lโ€™intera lโ€™operazione?

Se poi teniamo presente che il racconto lucano riecheggia sia episodi ed espressioni dellโ€™Antico Testamento che situazioni delle prime comunitร  cristiane, ci rendiamo conto di non avere davanti un fatto di cronaca, ma โ€“ come sempre nei vangeli โ€“ una rilettura credente della vita di Gesรน alla luce delle profezie e dei simboli delle Scritture e sulla scorta dellโ€™esperienza effettivamente vissuta dai seguaci del Nazareno che avevano creduto nel Risorto.

I due episodi dellโ€™Antico Testamento cui si rifร  il brano di Luca sono il dono miracoloso della manna nel deserto e la moltiplicazione dei pani compiuta dal profeta Eliseo.

Il primo, narrato in Esodo 16, era impresso nella memoria degli ebrei come un segno straordinario dellโ€™amore provvidente di Dio, che, mediante il suo servo Mosรจ, aveva soccorso il suo popolo in estremo pericolo di vita, durante la drammatica traversata del deserto.

Ora, negli scritti giudaici apocrifi, o post-biblici, la manna era considerata come il cibo dellโ€™era messianica, quando il Messia, che si sarebbe rivelato in una notte di Pasqua, avrebbe dato di nuovo, come Mosรจ, la manna dal cielo. Eโ€™ dunque evidente che nel brano di Luca Gesรน รจ visto come appunto il Messia, il nuovo Mosรจ che ottiene dal Padre il nutrimento per il popolo in una situazione estremamente critica.

Quanto al miracolo compiuto da Eliseo e riportato da 2 Re 4,42-44, un raffronto dei due racconti mostra uno svolgimento dei fatti molto simile (Eliseo ordina di dar da mangiare a cento persone con soli venti pani dโ€™orzo), ma nello stesso tempo dice come il miracolo compiuto da Gesรน sia straordinariamente piรน grande: se nel primo il rapporto tra i pani a disposizione e le persone era di 1 a 5, con Gesรน รจ di 1 a 1.000!

Lโ€™episodio doveva dunque essere molto eloquente circa lโ€™identitร  di Gesรน, che le sue opere accreditavano come โ€œlโ€™Inviatoโ€ per eccellenza da parte di Dio: Egli รจ davvero il nuovo Mosรจ, รจ il profeta atteso al compimento dei tempi messianici.

La seconda โ€œspiaโ€ per cogliere il messaggio del brano รจ il contesto vitale delle prime comunitร  cristiane, nelle quali circolava la tradizione, utilizzata da Luca, in cui il miracolo della moltiplicazione era giร  strettamente collegato alla celebrazione dellโ€™Eucarestia: lo si capisce dal fatto che nel v.16 troviamo gli stessi tre verbi (benedisse โ€“ spezzรฒ โ€“ diede) presenti nellโ€™Ultima cena (Luca 22,19), nellโ€™episodio dei discepoli di Emmaus (Luca 24) e in parte in Atti 2,46, che descrive la celebrazione eucaristica della primitiva comunitร  di Gerusalemme.

Eโ€™ chiara allora lโ€™intenzione dellโ€™evangelista nel mostrare che il miracolo della moltiplicazione dei pani prefigura lโ€™altro, piรน grande, inimmaginabile โ€œmiracoloโ€ che Dio avrebbe compiuto per il suo popolo: il dono di sรฉ, della sua stessa vita, da parte di Gesรน, e la permanenza di questo dono fino alla fine dei tempi. โ€œQuesto รจ il mio corpo che รจ dato per voi; fate questo in memoria di meโ€ โ€“ dice Gesรน ai Dodici – โ€Questo calice รจ la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi.โ€ (Luca 22,20). Gli apostoli, e quelli che saranno i loro successori, ricevono da Gesรน lโ€™altissimo mandato di rendere possibile, per i secoli a venire, il ripetersi di tale miracolo nella Chiesa.

Non solo, ma dalla narrazione dellโ€™episodio avvenuto nei pressi di Betsaida emerge un altro modo in cui Dio vuole continuare ad operare โ€œmiracoliโ€ tra gli uomini. Quello che sembrava impossibile, se non assurdo (dare da mangiare a 20.000 persone con pochissimi pani e pesci!) diventa possibile con lโ€™intervento di Gesรน.

Cioรจ: Dio non ci chiede lโ€™impossibile; ci chiede di andare incontro ai bisogni dei fratelli mettendo a disposizione quello (poco o tanto) che abbiamo, ma avendo dentro di noi la stessa compassione, lo stesso amore di Gesรน per gli uomini.

Eโ€™ Lui che puรฒ moltiplicare un dono anche molto piccolo nelle mani di colui che desidera condividerlo. โ€œE ne avanzรฒ, secondo la parola del Signoreโ€ (2 Re 4,44); sรฌ, perchรฉ โ€œla caritร  โ€“ come dice S.Paolo โ€“ non avrร  mai fine!โ€ (1ยฐ Cor.13,8)

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