Commento al Vangelo di domenica 22 Luglio 2018 – mons. Giuseppe Mani

 La lettura di Geremia è un bilancio, è la costatazione del fallimento dei pastori d’Israele (re, capi e notabili). L’intero popolo, ciò che restava, è deportato in Babilonia. Questo fallimento del Regno e la certezza che Dio non può smentire la sua Alleanza fa nascere la speranza di un Re-Messia. La prima lettura ci mostra il popolo che cerca disperatamente qualcuno di cui fidarsi. Sedotti da Gesù non gli lasciano neppure il tempo per mangiare. Tentazione enorme per Gesù: ci sono le condizioni perché si metta alla testa di quella gente che in Lui vedevano il messia re. Gesù si mette ad istruire. Non si fa leader, o il loro fuhrer, gli forma perché essi stessi siano capaci di vedere dove andare. E’ da ravvicinare questo alla scena delle tentazioni.

Oggi ci troviamo in una situazione analoga a quella dei contemporanei di Cristo. Abbiamo “usato” una quantità di “pastori” discutibili. Non parlo in primo luogo di capi politici ma soprattutto dei maestri del pensiero del XIX secolo: Nietzsche, Marx, Freud e sarebbe assurdo che questa gente non abbia portato qualcosa ma appare falsa l’infallibilità che gli era stata attribuita. Lo stesso Mao ha perso quota. Ci troviamo in un periodo di vuoto ideologico. Anche a molti giovani a cui l’ideale del consumo non basta non sanno più letteralmente a che santo voltarsi. Quando non si fanno più bambini non c’è più fiducia nella vita. E il Cristo? Si crede di saper tutto di lui e di ciò che rappresenta. D’altra parte anche al tempo del vangelo non si mette alla testa per rimettere ordine nella società e soprattutto interponendo la Chiesa.

Allora dove andare? La crisi delle ideologie è relativa. Anche se l’occidente si riprende altre regioni del mondo si getteranno a capo fitto. Un vuoto ideologico non può durare: si troveranno altre ideologie, verranno altri pastori. E il Cristo? Continuerà ad “istruire continuamente”, guida gli uomini a tenersi in piedi senza bisogno di votarsi agli idoli. Se è vero che non possiamo passare da ideologie e sistemi, Egli è là come la critica ad ogni ideologia, a creare problemi a tutto ciò che mette l’uomo contro l’uomo. Le ideologie, quando non si adottano col retroterra della fede sono criminali: generano guerre e gulag (Ogni volta che il cristianesimo si è sbagliato per una ideologia ha fatto la stessa fine) Cristo è la passione per l’uomo in tutti i sensi.

Cristo è la nostra pace. Il problema dell’umanità è la divisione. Questa divisione è cristallizzata nella Bibbia nell’opposizione giudei-pagani (seconda lettura) Le ideologie sono le tentazioni per sopprimere le divisioni sopprimendo o assoggettando una delle parti , vittima espiatoria , resa responsabile di tutti i mali. Cristo supera questa divisione facendo ’unità dei giudei e dei pagani. I fratelli nemici si riconciliano e riconoscono di aver messo a morte il Giusto. Ogni tentazione contro l’uomo è tentazione contro Cristo e un tentativo contro Dio. La “rivoluzione” portata da Cristo consiste nel rimpiazzare la passione per il sistema che è sempre espressione e mezzo di una volontà di dominio, con la passione per l’uomo, che è sempre passione per Dio. Tutte le ideologie di destra o di sinistra finiscono per perseguitare i discepoli di Cristo ricopiando, senza saperlo l’evento pasquale.

Commento a cura di mons. Giuseppe Mani dal sito www.giuseppemani.it

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XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

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Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco
Mc 6, 30-34

Erano come pecore che non hanno pastore.

30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. 31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. 32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. 33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Parola del Signore

Fonte: LaSacraBibbia.net

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