Commento al Vangelo di domenica 22 gennaio 2017 – Azione Cattolica

L’evangelista Matteo cura molto lo scenario in cui Gesù fa la sua apparizione pubblica. Si spegne la voce del Battista e si inizia ad ascoltare la nuova voce di Gesù. Scompare il paesaggio arido e cupo del deserto per lasciare la scena al verde e alla bellezza della Galilea. Gesù abbandona Nazàret e si sposta a Cafàrnao, sulla riva del lago. Tutto suggerisce la comparsa di una vita nuova.

Matteo ricorda che ci troviamo nella «Galilea delle genti». Sa già che Gesù ha predicato nelle sinagoghe ebraiche di quei villaggi e non si è mosso tra pagani. Ma la Galilea è un crocevia di strade; Cafàrnao, una città aperta al mare. Da qui verrà la salvezza a tutti i popoli. La «Galilea delle genti» è là dove oggi ci troviamo a vivere, a lavorare, a studiare, a credere.

Al di là dell’indicazione geografica, essa può descrivere, oggi come allora, una condizione oltre che un luogo. Lungo le vie dei commerci si sperimentava il tentativo, non sempre facile e con alterni risultati, di accogliere, conoscere, integrare, far convivere non solo persone diverse, ma anche tradizioni e persino esperienze religiose differenti. Cosa può ancora dire e insegnare oggi questo tipo di atteggiamento?

Al momento la situazione è tragica. Ispirandosi a un testo del profeta Isaia, Matteo vede che «il popolo abita nelle tenebre». Sulla terra c’è «ombra di morte». Regnano l’ingiustizia e il male. La vita non può crescere. Le cose non sono come le vuole Dio.

Qui non regna il Padre. Tuttavia, in mezzo alle tenebre, il popolo comincia a vedere «una grande luce». In questa ombra di morte «sorge una grande luce». Si tratta sempre di Gesù: una grande luce che brilla nel mondo. Secondo Matteo, Gesù comincia la sua predicazione con un grido: «Convertitevi». È questa la sua prima parola. È l’ora della conversione.

Ci si deve aprire al Regno di Dio. Non si deve «abitare nelle tenebre», ma «camminare nella luce». Perciò anche oggi è questa la prima parola che dobbiamo ascoltare: «Convertitevi»; recuperate la vostra identità cristiana; tornate alle vostre radici; aiutate la Chiesa a passare a una nuova tappa di cristianesimo più fedele a Gesù; vivete con una nuova coscienza di seguaci; ponetevi al servizio del Regno di Dio.

Per farlo serve, tra le altre cose, una buona dose di coraggio. Non perché l’impresa sia complicata o tortuosa; molto più semplicemente perché si tratta di scegliere di non guardare più anzitutto verso noi stessi, ma di orientare il nostro sguardo (convertirci, appunto) sulla persona di Gesù. È il coraggio che ci testimoniano i primi discepoli, capaci di fidarsi non anzitutto delle loro capacità, ma della bellezza della voce che li stava chiamando.

Signore, tu sei la mia luce:
senza di te cammino nelle tenebre,
senza di te non posso neppure fare un passo,
senza di te non so dove vado.
Se tu mi apri gli occhi, Signore,
io vedrò la tua luce,
i miei piedi cammineranno
nella via della vita.

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III Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Mt 4, 12-23
Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:

«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti!
Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta».
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 22 – 28 Gennaio 2017
  • Tempo Ordinario III, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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