Commento al Vangelo di domenica 21 gennaio 2018 โ€“ ElleDiCi

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CONVERTIAMOCI

Un problema

Nelle poche righe in cui รจ compresa la 2ยช lettura, ritorna cinque volte unโ€™espressione che suona alquanto enigmatica: โ€œcome seโ€ฆโ€. Non sembra facile accettare senzโ€™altro questa specie di programma proposto da Paolo. Non mi riferisco alla mentalitร  e al costume di chi vede nella vita un limone da spremere in tutte le occasioni che offre di guadagno, di piacere, di successo, senza scrupoli di nessun genere. Vedo in questo testo unโ€™altra difficoltร . A sentir martellare quel โ€œcome seโ€ฆโ€, si sarebbe tentati di pensare a una fatalistica indifferenza a tutto: allo sposarsi e non sposarsi, al dolore e alla gioia, al denaro e al possesso, a tutto il mondo in cui si vive. E poichรฉ le pagine della Bibbia ci vengono proposte a nostro ammaestramento, vien fatto di domandarci: lโ€™ideale del cristiano sarร  proprio quellโ€™indifferenza e quellโ€™impassibilitร  che resero famosi gli stoici antichi?

Avrebbe dunque ragione chi considera la religione in genere, il cristianesimo in particolare, come โ€œalienanteโ€? Chi vuol essere cristiano dovrebbe disinteressarsi di tutte le cose del โ€œmondoโ€ e della storia, per pensare esclusivamente a Dio, allโ€™anima, allโ€™eternitร ? Un poโ€™ come, nei โ€œSoliloquiโ€, il giovane Agostino da poco convertito, dichiarava: โ€œDesidero conoscere Dio e lโ€™anima: nientโ€™altroโ€. (E ancora sarebbe da precisare il senso di queste parole).

Ebbene, se lโ€™intendessimo a questo modo, metteremmo Paolo in contraddizione con se stesso. Poco prima, rispondendo a quesiti presentatigli dai Corinzi, egli ha affermato la bontร  del matrimonio insegnando come gli sposi debbano comportarsi (cosรฌ farร  anche altrove, cf Ef 5,22-23), come ha esaltato il valore della verginitร  consacrata. Tuttโ€™altro che impassibile, Paolo confida con singolare vivacitร  i suoi sentimenti, siano di gioia siano di dolore. Non ambisce certo il denaro, ma se lo guadagna col lavoro delle sue mani; lโ€™accetta, quando lo ritiene opportuno (cf Fil 4,10-18), ne raccoglie quanto puรฒ per aiutare i poveri. Piuttosto, quel โ€œcome seโ€ฆโ€ vuole relativizzare tutte le realtร  della vita presente, perchรฉ nessuna puรฒ vantare un valore assoluto e bastare allโ€™uomo. Perchรฉ, anche se le cose di questo mondo bastassero a soddisfare il nostro anelito alla felicitร , anche se tutto nella vita presente fosse giustizia, pace, benessere, rimarrebbe vero quanto dice qui Paolo: โ€œPassa la scena di questo mondoโ€. Passa perchรฉ la terra e il cosmo sono destinati a scomparire per dar luogo a โ€œcieli nuovi e terra nuovaโ€ (2 Pt 3,13); passa per ognuno di noi come passรฒ per Paolo quando, poco piรน dโ€™una ventina dโ€™anni dopo che aveva scritto queste righe, Nerone lo farร  decapitare a Roma.

La conseguenza รจ chiara: apprezzare le cose di questa vita, servircene ringraziando il Signore che ce le ha date, impegnarci per rendere migliore questo mondo in cui egli ci ha collocati, ma non farcene schiavi, saper prendere le distanze quando occorre, ricordandoci sempre che โ€œnon abbiamo quaggiรน una cittร  stabile, ma cerchiamo quella futuraโ€ (Eb 13,14).

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โ€œConvertitevi e credete al Vangeloโ€

Quel โ€œcome seโ€ฆโ€ ci indica un programma tuttโ€™altro che facile a realizzare. รˆ nel nostro istinto pensare e agire come se nelle persone, nelle cose, negli avvenimenti dโ€™ogni giorno si consumasse il significato della nostra esistenza, senza domandarci che cosa sarร  domani di noi, degli altri, del mondo in cui viviamo. Che il tempo sia breve, come ammonisce Paolo, non lo mettiamo in discussione (anche se la durata del tempo puรฒ essere avvertita in modo diverso), ma praticamente ci comportiamo come quel ricco proprietario terriero di cui ci parla Gesรน, che, fatto un raccolto abbondante, sicuro che per molti anni non gli sarebbe mancato nulla, pensa soltanto a riposarsi, mangiare e bere e godersela. Ma quella stessa notte viene la morte (Lc 12,16-21).

Dobbiamo convertirci: cioรจ cambiare modo di pensare, di sentire, di fare. Guardare senza falsa pietร , senza pericolosa indulgenza, nel fondo del nostro essere; confrontarci con la parola e lโ€™esempio di Gesรน come lo vediamo nel โ€œVangelo di Dioโ€ che egli ha predicato e al quale dobbiamo credere. Il che non significa solo accettarlo con la testa come vero, ma aderirvi col cuore, con la volontร  decisa, prenderlo come norma di vita. Cosรฌ hanno fatto, quando Gesรน li ha chiamati, Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni; cosรฌ, quando si sono convertiti, Agostino, Francesco dโ€™Assisi, Charles de Foucauld; e, prima e dopo, innumerevoli altri.

Ma giร  la 1ยช lettura ci ha presentato un racconto di conversione di pagani esemplare anche per noi. Un profeta minaccia ai cittadini di Ninive, dimentichi di Dio e della sua legge, il castigo, la distruzione.
โ€œI cittadini di Ninive credettero a Dioโ€, si umiliarono riconoscendosi peccatori, si convertirono โ€œdalla loro condotta malvagiaโ€, cambiarono vita, e Dio li perdonรฒ.

La parola di Dio รจ un costante appello alla conversione. Con quale risultato? La risposta debbo darla io per me, ciascuno di voi per se stesso. Vale per tutti il monito: โ€œIl tempo ormai sโ€™รจ fatto breveโ€ฆ passa la scena di questo mondoโ€. Per molti รจ passata giร  nelle prime settimane di questโ€™anno: non sappiamo che sarร  di noi. Convertiamoci!

โ€œPescatori di uominiโ€

Per tutti รจ lโ€™invito, e piรน che invito, di Gesรน: โ€œConvertitevi e credete al Vangeloโ€. Per alcuni (qui sono quattro, indicati per nome), una chiamata particolare: โ€œSeguitemi, vi farรฒ pescatori di uominiโ€. Di questa chiamata abbiamo parlato domenica scorsa; qui basterร  un cenno. Intanto cโ€™รจ il precedente di Giona, anche lui mandato da Dio a pescare degli uomini peccatori per condurli a lui convertiti. Giona, un poverโ€™uomo che in tutto questo curioso racconto non fa precisamente una bella figura, riceve un incarico che giustamente lo atterrisce, tanto che (nella lettura di oggi รจ omessa questa parte del racconto) se ne fugge lontano, e quasi per forza, dopo una strana avventura, finirร  col recarsi a Ninive. Dio vuole che la sua parola sia annunziata agli uomini da uomini chโ€™egli sceglie, manda e sostiene con la sua potenza divina. Nรฉ si puรฒ dire che quei quattro pescatori chiamati da Gesรน fossero dotati di capacitร  eccezionali. Il Maestro li preparerร ; ma Marco, nella conclusione del suo Vangelo, informando che gli apoยฌstoli si spargono per il mondo a predicare, dirร  ben chiaro che โ€œil Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che lโ€™accompagnavanoโ€ (16,20).

A chi sono mandati i โ€œpescatori di uominiโ€? Gesรน si limita a predicare il regno di Dio ai vicini, perchรฉ non รจ stato inviato se non alle pecore perdute della casa dโ€™Israele (Mt 15,24). Ma ai dodici, dopo averli mandati anchโ€™essi alle pecore perdute della casa dโ€™Israele (Mt 10,6), ordinerร  di andare โ€œin tutto il mondoโ€ (Mc 16,15), di fare discepoli fra โ€œtutte le nazioniโ€ (Mt 28,19), come Giona era stato inviato alla lontana cittร  di Ninive. Perchรฉ Dio ama tutti gli uomini e โ€œvuole che tutti siano salvati e arrivino alla conoscenza della veritร โ€ (1 Tm 2,4).

Cosรฌ Cristo devโ€™essere annunziato ai vicini e ai lontani. Anche oggi la Chiesa deve dire con s. Massimo (e con s. Paolo, cf Fil 1,18): โ€œNullโ€™altro mi sta a cuore, se non cheโ€ฆ sia a voi annunziato il Cristoโ€.

 Fonte

Tratto da โ€œOmelie per un anno 1 e 2 โ€“ Anno Aโ€ โ€“ a cura di M. Gobbin โ€“ LDC

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Terza domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno B

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Mc 1, 14-20
Dal Vangelo secondo Marco

14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป. 16Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17Gesรน disse loro: ยซVenite dietro a me, vi farรฒ diventare pescatori di uominiยป. 18E subito lasciarono le reti e lo seguirono. 19Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, mentre anchโ€™essi nella barca riparavano le reti. 20E subito li chiamรฒ. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedeo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 โ€“ 27 Gennaio 2018
  • Tempo Ordinario III
  • Colore Verde
  • Lezionario: Ciclo B
  • Anno: II
  • Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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