Commento al Vangelo di domenica 21 agosto 2016 – don Mauro Manzoni

Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica prossima, 214 agosto 2016.

Chi desidera automaticamente avere il testo delle riflessioni, mandi il proprio indirizzo email a riflessionevangelo@graficapastorale.com che lo spedirà ogni settimana.

“Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio” finisce così il brano di Vangelo di questa domenica.

Il Regno è per tutti, senza privilegi o favoritismi, senza discriminazioni o esclusioni. Il Regno di Dio non è un ghetto riservato ad alcuni, con cancelli o porte sbarrate per impedire l’entrata di chi sta fuori.
La porta per entrare c’è, eccome, ed è sempre aperta.

Gesù ci dice che la porta del Regno è stretta: ecco, allora che è necessario fare una dieta mirata e una necessaria cura dimagrante, per diventare più piccoli e liberarci di tutto ciò che ingombra e intralcia. Sono i bagagli del nostro egoismo, della nostra autosufficienza, della superficialità e soprattutto dell’arroganza di essere a posto con Dio e della presunzione di essere nel giusto e arrivati, anche se non andiamo in Chiesa e non mastichiamo salmi, ci crediamo migliori di quelli che baciano continuamente le pile dell’acqua santa. Sarà anche vero, ma la nostra arroganza avrà la risposta: non vi conosco, non so di dove siete.

Ciò che qualifica il cristiano è invece la consapevolezza di non essere mai arrivato, di aver costantemente bisogno di un Dio che lo perdona, che lo corregge, che lo incita e sollecita al bene. Un cristiano libero dall’orgoglio e dalla superbia, pieno di solidarietà e amore per gli altri, zeppo di condivisione e fraternità, consapevole che l’essere battezzato non è uno strumento magico di salvezza se non si accetta il dono di Dio e lo si fa crescere sempre con l’impegno e la rinuncia al peccato.

Con le nostre scelte di vita, facciamo in modo che quando busseremo alla porta del Regno, ci sentiamo dire dal Signore: non c’è bisogno di bussare, la mia porta è già aperta.

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XXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2]Lc 13, 22-30
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?».
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”.
Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 – 27 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XXI, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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