Un uomo esce da casa all’alba; la giornata è lunga e il lavoro tanto. Non vuole perdere tempo, ha fretta di chiamare gente che lo aiuti. Sì, è proprio così: Dio coinvolge l’uomo per costruire le sue opere di bellezza e d’amore!
Esce più volte nello stesso giorno, chiama operai a tutte le ore: per quale motivo? La spiegazione: «Perché ve ne state qui tutto il giorno senza fare niente?». Quegli uomini inoperosi sono nel cuore del padrone della vigna. La sua gioia non è per la vigna, ma è soprattutto per gli operai che con le opere esprimono in pienezza la loro vocazione. È questa la buona notizia del Vangelo: ogni uomo sta a cuore a Dio, il “padrone della vigna”.
Nessun uomo deve stare “seduto a non fare niente”. La conclusione della parabola: è sera, bisogna fare i conti, è il momento della paga di chi ha lavorato; è il momento della ricompensa per chi ha scelto di non restare con le “mani in mano” . C’è un gesto, però, che lascia tutti a bocca aperta, che farebbe rabbrividire ogni imprenditore: chiama i lavoratori e dà loro la stessa paga, dagli ultimi fino ai primi. Quale logica spiega questo gesto del padrone della vigna? C’è una pur minima giustizia in questo comportamento? Apparentemente no! Forse per capire dobbiamo imparare a guardare le cose secondo la logica di Dio e non la nostra. E la sua logica è donare il suo tesoro a tutti, gratuitamente: amore, grazia, salvezza e pienezza di vita.
(A cura del Mieac)
La logica del cuore è oltre la logica del portafoglio.
Ti prego, Signore, donaci ogni giorno la forza per lavorare
nel tuo Regno e il coraggio di andare avanti nel nostro cammino,
nonostante le avversità e le difficoltà del mondo.
Aiutaci ad accogliere fino in fondo la speranza
e l’amore che ci hai donato,
perché ci sorreggano nei momenti di sconforto e di stanchezza.
Fa’, o Signore, che ogni uomo scopra la bellezza della vita,
la gioia per viverla fino in fondo
e la forza di affrontare le sfide che essa richiede.
Per gentile concessione dell’Editrice AVE