Don Mauro Manzoni di graficapastorale.it, propone una riflessione sul brano del Vangelo di domenica 20 marzo 2022.
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La parabola che abbiamo appena letto nel Vangelo di questa 3 domenica di Quaresima, rispecchia in pieno la nostra vita. Essa, spesso, è solo foglie verdi e pochi frutti, nonostante il Signore ci consideri la cosa più preziosa, ci ami incondizionatamente, asciughi le nostre lacrime, doni fiducia, perdono e protezione.
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Ha l’amaro in bocca, il Signore: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo”. Dio ha investito tutto sull’uomo, il suo amore di Padre, la sua promessa, addirittura suo Figlio. Un Padre sfortunato, in continua attesa di successo e risultati. “Taglialo”, è l’amaro giudizio secondo giustizia.
Ma, meraviglia dell’amore, c’è Qualcuno che intercede per noi. Il vignaiolo, Cristo, che insiste perchè il padrone aspetti ancora un pò: “lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire, se no, lo taglierai”. E zappa e concima, donandoci la sua vita, la sua carne e il suo sangue.
Egli però chiede questo extra times, questo tempo supplementare, per la nostra conversione, per fare delle scelte, per rispondere alla chiamata del Signore, per orientare la nostra vita all’amore, spezzare i legami della superbia, della ricchezza mal ottenuta, per camminare insieme ai nostri fratelli con solidarietà e sostegno, e rinunciare al peccato per vivere come figli del Padre.
Se non ci convertiremo, la nostra vita vale un…fico secco!