Il commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2019 a cura del Prof. Rocco Pezzimenti.
1. Il brano odierno del Vangelo sembra riassumere la funzione fondamentale della Chiesa e dei credenti. Luca, infatti, apre e chiude il suo Vangelo nello stesso luogo: nel tempio, oggi potremmo dire nella Chiesa. Ci dice inoltre che i sui seguaci, di continuo, stavano โlodando e benedicendo Dioโ. Dalla sua ascensione avevano preso questo coraggio e questa convinzione nellโattesa dello Spirito Santo โche il Padre mio ha promessoโ. In virtรน di questa parola sarebbero rimasti a Gerusalemme fino allโadempimento della promessa, per poi diffondere la buona novella tra tutti gli uomini di buona volontร . La novitร della salvezza riguardava tutti gli uomini che avessero accettato lโinsegnamento del Signore.
2. Ma quale รจ lโinsegnamento del Signore? Luca lo sintetizza in una brevissima sentenza: โnel suo nome sarร predicata la penitenza e il perdono dei peccati a tutte le genti, a cominciare da Gerusalemme. Voi siete testimoni di queste coseโ. Ecco, i seguaci devono in primo luogo testimoniare, cioรจ vivere la penitenza e il perdono dei peccati. Ma tutto questo non puรฒ essere fatto in modo personale, ma solo nel nome di Colui che ha patito ed รจ risorto il terzo giorno. Veritร che โnel suo nome sarร predicataโ e dalla quale discendono la penitenza e il perdono dei peccati che, solo nel sacrificio di Cristo, possono essere rimessi e assolti.
3. Luca, che qui chiude il suo racconto, lo riprende nel proemio degli Atti, dal momento in cui Gesรน ha โdato ordini agli apostoli da lui elettiโ. Ricorda la promessa del Padre e la necessitร di attenderne il compimento a Gerusalemme e ancora la necessitร del nuovo Battesimo per la penitenza e il perdono dei peccati. Questo รจ quello che i seguaci devono fare senza chiedersi altro. Quanto ai tempi definitivi per il ripristino del suo Regno, รจ una inutile curiositร . Il Cristo รจ esplicito al riguardo: โIl Padre con la sua autoritร ha stabilito tempi e momenti che non spetta a voi conoscereโ. Lโimportante รจ che, tramite lo Spirito Santo, diventiate miei testimoni tra le genti.
4. Paolo ci ricorda che questa ascensione del Signore รจ un pegno della nostra resurrezione in quanto la sua salita al cielo รจ un โapparire ora per noi al cospetto di Dioโ. Chi lo segue รจ legato agli esiti del suo sacrificio. Se infatti รจ venuto nel mondo โper togliere i peccati di molti, una seconda volta apparirร senza rapporto al peccato, a salvezza di coloro che lo aspettanoโ. Salvezza che scaturisce dal suo unico e perenne sacrificio in virtรน del quale gli esseri umani possono chiedere la remissione dei peccati per la loro salvezza eterna.
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5. Ancora Paolo sottolinea che รจ โfedele colui che ha promessoโ. Questa certezza deve fortificare la nostra fede per mantenere โindefettibile la confessione della speranzaโ. Lโapostolo ci invita per questo a vivere โin pienezza di fede, aspersi e purificati i cuori da cattiva coscienzaโ. Vivendo poi di caritร possiamo avere la certezza โdellโingresso al santuario in virtรน del sangue di Cristo, ingresso che egli ha inaugurato per noi, via nuova e viventeโ.
Nato a Roma il 6 maggio 1950
Laurea in Scienze politiche e in Filosofia
Docente di Storia delle Dottrine politiche alla L.U.I.S.S.
Autore di varie pubblicazioni