Commento al Vangelo di domenica 2 Giugno 2019 per bambini – Maria Teresa Visonà

1331

Oggi celebriamo la Solennità dell’Ascensione del Signore.Penso che tutti voi sappiate il significato di questa parola perché assomiglia molto alla parola “ascensore”, mezzo che usiamo per salire ai piani più alti degli edifici.
Ascensione significa allora “salire”.

Gesù, il Figlio di Dio, sale al cielo, va a prepararci un posto, ma ci promette di non lasciarci soli: lui sarà con noi per sempre.

Questa festa ci fa capire due cose molto importanti: la prima è che il Signore è andato vicino al Padre, la seconda è che d’ora in poi sarà la Chiesa, cioè noi, ad essere mandata a testimoniare a tutti Gesù.

In questa festa, cioè, i nostri occhi si alzano sì al cielo ma, nello stesso tempo, si abbassano subito perché è qui, su questa terra, che il Signore ci chiama a vivere come lui.

Gesù, allora, pur essendo salito al Padre, è qui, vivo, con noi, per aiutarci ad essere dei buoni cristiani, cioè amici suoi che vogliono seguire il suo esempio.

Ma dove incontriamo noi Gesù? Lui ci dice che è qui in mezzo a noi, ma dov’è?

Il momento più bello in cui incontriamo Gesù è nel Sacramento dell’Eucaristia.

Voi lo saprete sicuramente bene perché, quando avete fatto la prima Comunione, sono certa che le vostre catechiste vi hanno spiegato tutto. Gesù è presente in quel pane e quel vino che, una volta consacrati, non sono più pane e vino ma sono Corpo e Sangue di Gesù. A differenza del cibo che mangiamo e che noi trasformiamo in energia per correre, per giocare, per studiare, per vivere… il Corpo di Cristo che riceviamo durante l’Eucaristia trasforma noi: ci trasforma cioè in “altri” Gesù.

Pensate a quanto grande è il Suo amore… quando facciamo la Comunione diventiamo capaci di amare come Lui.

Altri momenti importantissimi in cui incontriamo Gesù sono tutti gli altri Sacramenti, segni che Dio Padre usa per farci capire quanto bene ci vuole.

Facciamo un esempio: il sacramento della Riconciliazione.

Spesse volte ci capita di fare cose che non sono secondo gli insegnamenti di Gesù, vero sì o no? Allora il Signore ci dà la possibilità di chiedere perdono, di riconciliarci con Lui e di ricominciare, sempre, ogni volta che sbagliamo, se siamo pentiti di quello che abbiamo fatto e ci impegniamo a non farlo più.

Un altro momento super- importante in cui lo possiamo incontrare è quando ascoltiamo la sua Parola. Voi, durante la Messa, state attenti a quando vengono lette le Letture ed il Vangelo? Lo sapete che in quei momenti è Dio che ci parla?

Quando un vostro caro amico vi dice qualcosa, voi lo ascoltate?

Penso proprio di sì, perché siete certi che quello che vi dice è importante in quanto sapete che vi vuole bene!

Ecco, anche Dio, che ci vuole bene, è lì presente e ci parla durante la Messa, ma a volte noi non ascoltiamo… come mai? Forse non ci interessano le sue parole? Spero di no, perché tutto quello che ci dice è perché ci vuole felici!

Anche quando a casa leggiamo qualche pezzettino di Vangelo è Gesù che pronuncia le sue parole di vita! Leggete il Vangelo qualche volta assieme alla mamma ed al papà?

È importantissimo questo perché proprio lì il Signore, vicino a noi con la sua Parola, ci spiega come dobbiamo fare per essere amici suoi.

Altri modi che noi abbiamo per incontrare Gesù è nelle persone che ci stanno accanto, in tutte: quelle che amiamo ma anche quelle che non amiamo.

E qui viene il bello… perché non sempre è semplice vedere Gesù nei bambini che ci sono antipatici, nei compagni noiosi, nei genitori quando ci rimproverano, nei catechisti quando ci chiedono un po’ di silenzio ed invece noi chiacchieriamo pensando che quello che dicono sia “una pizza”… non è sempre semplice vedere Gesù nemmeno nei poveri… quante volte facciamo finta di non vederli…

La missione che, prima di salire al cielo, Gesù affida ai suoi discepoli è questa: diffondere il Vangelo in tutto il mondo.

Questo è il compito che viene affidato anche a noi.

Ma, per fare questo, non occorre fare le valige e partire per chissà dove… No!

Il mondo, per noi, è la nostra casa, la scuola, la famiglia, gli amici… è qui che dobbiamo imitare Gesù: guardando noi, coloro che ci stanno accanto devono capire come viveva Lui.

Mica facile ma… non siamo soli.

Gesù, infatti, prima di ascendere al cielo, dice agli apostoli: “riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra”.

Gesù affida un compito così importante ad un piccolo gruppo di semplici uomini! Eppure questa piccola compagnia, insignificante di fronte a chi comanda nel mondo, è inviata a portare il messaggio d’amore e di misericordia di Gesù in ogni angolo della terra. Ma questo progetto di Dio può essere realizzato solo con la forza che Dio stesso dona agli Apostoli: lo Spirito Santo.

Sarebbe infatti una “mission impossible” se fosse basata solo sulle forze umane!

Questo incarico che il Signore ha affidato agli apostoli è continuato attraverso i secoli ed ora è arrivato a noi. Anche noi siamo mandati da Gesù ed anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel giorno del nostro Battesimo: anche noi abbiamo la forza e la possibilità di annunciare il Vangelo, basta che lo vogliamo.

L’Ascensione, allora, ci dice che Gesù è presente in mezzo a noi in un modo diverso da quello che potremmo vedere con gli occhi, ma è presente in mezzo a noi perché abita dentro di noi, ha piantato la sua tenda nel nostro cuore con dei picchetti così forti e robusti che niente e nessuno potrà mai staccarli da lì.

Con Lui dentro di noi anche i nostri occhi cambieranno: saranno capaci di vedere con gli occhi di Dio.

Voi avete mai pensato a come ci guarda Dio? Io lo penso sempre quando mi trovo a vivere situazioni difficili in cui magari faccio fatica a volere bene a qualche persona. Penso a come la guarderebbe Dio…

Con l’Ascensione, Gesù non lascia la terra, non abbandona i suoi.

Cosa cambia da quando era visibile col suo corpo? Deve cambiare la fede, la mente, il cuore, gli occhi di noi che siamo i suoi discepoli e che abbiamo ricevuto il compito di farlo conoscere a tutti.

È per questo che è importante pregare, parlare con Lui proprio come dei figli che non vogliono cambiare il cuore di Dio per ottenere, ma che vogliono invece imparare a vivere secondo il cuore di Dio.

Vi impegnate allora ad essere “bambini dell’Ascensione”?

Bambini, cioè, che cercano Gesù in ogni momento della giornata e che fanno vedere il Suo amore con la propria vita.

Commento a cura di Maria Teresa Visonà per il sito omelie.org