Il commento alle Letture di domenica 2 Giugno 2019, a cura di Padre Antonio Salinaro.
L’ascendere al cielo di Gesù non è “lasciare i suoi” ma essere intimente connesso con loro…
Dio è sperimentabile in ciascuno di noi e nelle nostre relazioni… non è “uno fuori di me ma dentro di me… Ma questa è una espereinza che facciamo anche nella vita.. quando le persone che amiamo non ci sono sono intimamente più ricercate e amate… proprio perchè distanti.. ma ci dice anche che il cristianesimo, Gesù e la comunità sono visibili solo attraverso di noi…ecco perchè Gesù ci avvisa che ci riconosceranno da come ci ameremo…
Gesù dentro di noi; la comunità che manifesta il volto di Dio; le cose che amiamo che non ci abbandonano mai!
Bbuona domenica dell’ascensione!
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Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.
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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 24, 46-53
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto».
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.