Commento al Vangelo di domenica 19 Maggio 2019 per bambini/ragazzi – Sr. Mariangela Tassielli

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Seguire è?

Il brano di questa domenica ci riporta nel Cenacolo. Ma non quello abitato dai discepoli spaventati, dopo la risurrezione. Lo scorcio si apre su uno dei momenti più importanti della vita di Gesù, dei discepoli e della Chiesa. I discepoli, e il Maestro con loro, stanno celebrando la Pasqua, insieme. Sono a Gerusalemme e di lì a qualche ora si sarebbe compiuto pienamente il dono.

La totalità dell’amore di Dio sarebbe divenuta visibile e inequivocabile. È lì che Gesù di Nazaret consegna la sua preziosa eredità. È in quel momento che offre ai discepoli la meta vera del loro seguire i suoi passi.
Seguire è voce del verbo amare! Seguire fino in fondo non può esimersi dall’amare fino in fondo.

Chi segue davvero impara ad amare. Solo chi sa farsi discepolo del Vangelo può amare come il Risorto ha amato. E questo però spesso diventa sulla nostra bocca atto di orgoglio. Come se amare fosse una prerogativa solo dei cristiani… e la storia ci smentisce. È vero quindi anche il contrario: amare è ciò che attesta realmente l’essere discepoli del Vangelo, del Cristo. Chi si dice cristiano non può non amare, benché sia molto più facile fare altro.

Chi si dice cristiano non può non mettere in campo scelte all’insegna della bontà: anche se questo renderà fragili, vulnerabili, contestabili. Il comandamento dell’amore è la vera eredità che il Maestro Gesù ci ha consegnato: la sola. Non possiamo scegliere quali tra i comandamenti preferire. Non ne abbiamo 10 + 1.

Ne abbiamo fondamentalmente uno: è, e deve essere, il nostro criterio quotidiano nella vita, nelle relazioni, nelle lotte e nelle ripartenze di ogni singolo istante. Dall’amore che immetteremo nel mondo gli altri ci riconosceranno. In quell’amore potranno vedere Dio. Dall’assurdità e totalità di quell’amore potranno lasciarsi convincere della sua presenza.

UNA PREGHIERA COME SOSTEGNO

Amare

Signore Gesù,
quante sono le cose che contano
nella nostra vita di fede?

Spesso ci carichiamo di pesanti fardelli,
ma trascuriamo il più importante,
il solo necessario: amare.
Cosa resterà di noi?
Cosa ci è rimasto di te?
Nulla, neppure un corpo…
nulla se non l’amore.
Il tuo amore per noi.
Il tuo donare la vita per la nostra salvezza.

Insegnaci ad amare, Signore risorto.
Insegnaci a essere amore.
Insegnaci a credere nell’amore.
Amen.

Altre immagini di Sr. Mariangela, sul sito cantalavita.com