Nella Domenica dedicata alla solennitร della Santissima Trinitร , il Vangelo presenta un brano di Giovanni nel quale Gesรน afferma che โDio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perchรฉ chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eternaโ. Quindi aggiunge:
โDio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perchรฉ il mondo sia salvato per mezzo di luiโ.
Su questo brano del Vangelo, ascoltiamo il commento del carmelitano, padre Bruno Secondin, docente di Teologia spirituale alla Pontificia Universitร Gregoriana:
Dio รจ essenzialmente comunione: una comunione dโamore tra Padre, Figlio e Spirito Santo. Non una combinazione matematica complicata, ma una pulsione vitale, energia che genera novitร sempre originale e speranza di futuro. ร a questa misteriosa realtร che facciamo affidamento quando ci facciamo il segno della croce o iniziamo una azione sacra nel nome della Trinitร : alla presenza di Dio Uni-Trino, con la sua grazia che salva e tutto guida noi vogliamo compiere ogni azione. Come dice Gesรน nel Vangelo, dialogando con Nicodemo, noi dobbiamo sentirci amati in maniera sorprendente, diciamo divina, dal Padre: egli ha donato il proprio Figlio perchรฉ avessimo vita, vita eterna, salvezza e felicitร . Per questo credere nella realtร misteriosa di Dio-Trinitร รจ credere a questa storia di amore e redenzione, รจ farsi discepoli del Figlio che svela il cuore del Padre e dona assieme al Padre a tutti noi la forza misteriosa che lo ha guidato e trasformato, cioรจ lo Spirito Santo. Una fede che รจ scuola di relazioni nuove, di comunione e reciproca accoglienza. Contemplare e adorare la Trinitร in autenticitร รจ possibile solo per chi coltiva disegni di amore che generano vita, sa gettare ponti e non alzare muri, sa protendere le mani senza serrare le dita, sa amare senza calcoli, in totale gratuitร .
Fonte: RadioVaticana