Che cosa ci dice oggi il Signore? Perché ci ha voluti tutti qui davanti a Lui, ad ascoltare la sua Parola? Oggi, domenica, giorno da santificare, Dio non fa altro che chiamarci alla sua mensa e parlare con noi prima di mangiare con Lui e benedirci.
Ogni volta che veniamo alla S.Messa possiamo immaginare di essere con Gesù e gli altri suoi discepoli nella sala al secondo piano dove hanno fatto la Pasqua tutti insieme, l’ultima cena di Gesù prima della sua morte e resurrezione. E durante questa cena Gesù ha parlato molto ai suoi amici, come oggi parla a noi. Ci racconta le sacre scritture, ascolta le nostre domande e preghiere, ci risponde, ci invita a vivere ogni giorno della nostra vita in modo speciale!
Oggi Gesù ci parla della nostra vocazione! E lo fa attraverso la parola di grandi profeti e apostoli che pur non conoscendo di persona ognuno di noi, sanno indicarci molto bene dove andare e cosa fare della nostra vita! Questa è proprio una notizia importante! Cerchiamo di capire…
Proviamo a rileggere la prima lettura di Isaia, pensando che Dio stia dicendo queste parole a ognuno di noi: “Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra!” La prima cosa bella è che Dio non ci dà dei compiti da fare! E questa è una cosa che già ci fa sentire più liberi e sereni! Niente compiti da eseguire, ci pensa Lui a fare tutto, Lui ci renderà luce! Anche Davide, nel Salmo di oggi ce ne dà conferma. Rileggiamo il Salmo: “mi ha messo sulla bocca un canto nuovo, una lode al nostro Dio”. Davide non ha dovuto cercare delle parole da dire, ha fatto tutto Dio, le ha messe sulla sua bocca, gliele ha suggerite Dio! E non è finita qui! San Paolo nella seconda lettura dice “Grazia a voi e pace da Dio”! Anche qui è Dio che fa, ci manda la Sua Grazia e la Sua Pace.
Questo Dio ci conosce proprio bene! Lo sa che non ci piace molto fare i compiti! E che ne abbiamo già tanti! Così ha pensato bene di fare tutto Lui! Guardiamo l’inizio del Vangelo di oggi di Giovanni: “Vedendo Gesù venire verso di Lui, Giovanni disse “Ecco colui che toglie il peccato del mondo!”
Chi è che fa qualcosa qui? Gesù! E’ lui che va verso Giovanni ed è Lui che toglie i peccati del mondo!
Ma allora noi? Cosa siamo qui a fare? Perché all’inizio abbiamo detto che Gesù oggi ci parla della nostra vocazione? Dio ci ha pensati, amati e creati per volerci bene! Ognuno di noi, deve sentire questo amore di Dio che lo avvolge e lo trasforma. Fa tutto Lui con il Suo Amore: ci fa da Padre, così noi senza fare nulla di speciale diventiamo figli; ci rende luce, così noi senza sforzi non rimaniamo al buio e non facciamo restare al buio chi è con noi; ci suggerisce parole e canti così noi, senza fatica, possiamo cantare e parlare del suo amore; ci dà pace così noi stiamo bene e ci sentiamo amati; viene verso di noi così noi non dobbiamo nemmeno cercare la strada da fare e ci libera dal peccato così possiamo continuare a vivere liberi e felici! Sembra il paradiso questo! E Dio in questo paradiso ci chiama per fare la sua volontà! L’unico impegno che Dio ci chiede è quello di lasciar fare a Lui!
La nostra vita, nelle mani di Dio, diventa un’esplosione di amore che contagia tutti quelli che incontriamo! E ci ritroveremo a fare un sacco di cose, ad andare incontro a tanta gente, ad abbracciare gli amici, a giocare con loro, ad aiutare chi ne ha bisogno, a lavorare e studiare per rendere le nostre vite ricche di Grazia e di Sapienza, a curare chi è malato, a fare compagnia a chi è solo, a dare un po’ di speranza a chi soffre. Non saranno però dei compiti da eseguire! Quelli restano sempre un po’ noiosi! Faremo fare tutto a Dio! Ogni nostro impegno e anche ogni nostra sofferenza diventerà il nostro voler amare come Lui! Perché non c’è amore più grande di quello che Gesù ci ha insegnato, non c’è cosa più bella per ognuno di noi che cercare di essere come Lui!
Buona vita nelle mani di Dio ad ognuno di noi!
Letture della Domenica
II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO A
Colore liturgico: VERDE
Prima Lettura
Ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza.
Dal libro del profeta Isaìa
Is 49,3.5-6
Il Signore mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria». Ora ha parlato il Signore, che mi ha plasmato suo servo dal seno materno per ricondurre a lui Giacobbe e a lui riunire Israele – poiché ero stato onorato dal Signore e Dio era stato la mia forza – e ha detto: «È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti d’Israele. Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra».
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 39 (40)
R. Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.
Ho sperato, ho sperato nel Signore,
ed egli su di me si è chinato,
ha dato ascolto al mio grido.
Mi ha messo sulla bocca un canto nuovo,
una lode al nostro Dio. R.
Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo». R.
«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo». R.
Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai. R.
Seconda Lettura
Grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi
1 Cor 1,1-3
Paolo, chiamato a essere apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Sòstene, alla Chiesa di Dio che è a Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, santi per chiamata, insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro: grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo!
Parola di Dio
Vangelo
Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 1, 29-34
In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele». Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».
Parola del Signore