Commento al Vangelo di domenica 18 giugno 2017 โ€“ Alberto Maggi

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Padre Alberto Maggi commenta il Vangelo di domenica prossima, 18 giugno 2017, Corpus Domini.

Alberto Maggi, Il Vangelo della domenica (Dom XI) 18 giugno 2017 (Mt 9:36-10:8)

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Le parole che adesso leggeremo e commenteremo, quelle di Gesรน nel vangelo di Giovanni, sono talmente gravi che, al termine di queste, gran parte dei suoi discepoli lo abbandonerร  e non tornerร  piรน con lui. Vediamo allora che cosโ€™รจ di grave, di importante, che Gesรน ha detto.

Nel capitolo 6 del vangelo di Giovanni troviamo un lungo e intenso insegnamento sullโ€™Eucaristia. Giovanni รจ lโ€™unico evangelista che non riporta la narrazione della cena, ma รจ quello che, piรน degli altri, riflette sul profondo significato della stessa.

Quindi il capitolo 6 รจ un insegnamento, una catechesi alla comunitร  cristiana, sullโ€™Eucaristia. Leggiamo il capitolo 6, dal versetto 51. โ€œยซIo sonoยปโ€, e Gesรน rivendica la condizione divina, โ€œ ยซil pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eternoยปโ€.

Gesรน garantisce che lโ€™adesione a lui รจ ciรฒ che permette allโ€™uomo di avere una vita di una qualitร  tale che รจ indistruttibile. Questa รจ la vita eterna. Gesรน, il figlio di Dio, si fa pane perchรฉ quanti lo accolgono e sono capaci di farsi pane per gli altri, diventino anchโ€™essi figli di Dio. โ€œ ยซE il pane che io darรฒ รจ la mia carneยปโ€ โ€“ Gesรน adopera proprio il termine carne, che indica lโ€™uomo nella sua debolezza, โ€œยซper la vita del mondoยปโ€.

[ads2]Quello che Gesรน sta dicendo รจ molto importante: la vita di Dio non si da al di fuori della realtร  umana. Non ci puรฒ essere comunicazione dello Spirito dove non ci sia anche il dono della carne. Quindi il dono di Dio passa attraverso la carne, dice Gesรน. Lโ€™aspetto terreno, debole, della sua vita. Qui lโ€™evangelista presenta una contrapposizione tra gli uomini della religione che si innalzano per incontrare Dio โ€“ un Dio che la religione ha reso lontano, inavvicinabile, inaccessibile โ€“ e, invece, un Dio che scende per incontrare lโ€™uomo.

โ€œAllora i Giudeiโ€, con questo termine nel vangelo di Giovanni si indicano le autoritร , โ€œ ยซsi misero a discutere aspramente tra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare? ยปโ€ Un Dio che, anzichรฉ pretendere lui i doni dagli uomini, si dona allโ€™uomo fino ad arrivare a fondersi con lui, si fa alimento per lui. Questo รจ inaccettabile per le autoritร  religiose che basano tutto il loro potere sulla separazione tra Dio e gli uomini.

Un Dio che vuole essere accolto dagli uomini e fondersi con loro, questo per loro non solo รจ intollerabile, ma รจ pericoloso. Ebbene Gesรน risponde loro: โ€œ ยซIn veritร , in veritร  io vi dico ยปโ€, quindi la doppia affermazione โ€œin veritร , in veritร  io vi dicoโ€ รจ quella che precede le dichiarazioni solenni, importanti di Gesรน, โ€œ ยซSe non mangiate la carne del figlio dellโ€™Uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vitaยปโ€.

Gesรน si rifร  allโ€™immagine dellโ€™agnello, lโ€™agnello pasquale. La notte delโ€™Esodo Mosรจ aveva comandato agli ebrei di mangiare la carne dellโ€™agnello perchรฉ avrebbe dato loro la forza di iniziare questo viaggio verso la liberazione e di aspergere il sangue sugli stipiti delle porte perchรฉ li avrebbe separati dallโ€™azione dellโ€™angelo della morte.

Ebbene Gesรน si presenta come carne, alimento che da la capacitร  di intraprendere il viaggio verso la piena libertร , e il cui sangue non libera dalla morte terrena, ma libera dalla morte definitiva. Poi Gesรน, tante volte non fosse stato chiara la sua affermazione, dice: โ€œChi mastica la mia carneโ€. Il verbo masticare i greco รจ molto rude, primitivo, in greco รจ trogon. Giร  il suono dร  lโ€™idea di qualcosa di primitivo, e significa โ€œmasticare, spezzettareโ€.

Quindi Gesรน vuole evitare che lโ€™adesione a lui sia unโ€™adesione ideale, ma devโ€™essere concreta. Infatti dice: โ€œยซChi mastica la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna ยปโ€. La vita eterna per Gesรน non รจ un premio futuro per la buona condotta tenuta nel presente, ma una possibilitร  di una qualitร  di vita nel presente. Gesรน non dice โ€œavrร  la vita eternaโ€. La vita eterna cโ€™รจ giร . Chi, come lui, fa della propria vita un dono dโ€™amore per gli altri, ha una vita di una qualitร  tale che รจ indistruttibile.

โ€œยซE io lo risusciterรฒ nellโ€™ultimo giorno ยปโ€. Lโ€™ultimo giorno non รจ la fine dei tempi. Lโ€™ultimo giorno, nel vangelo di Giovanni, รจ il giorno della morte in cui Gesรน, morendo, comunica il suo Spirito, cioรจ elemento di vita che concede, a chi lo accoglie, una vita indistruttibile.

E Gesรน conferma che la sua โ€œ ยซcarne รจ vero cibo e il suo sangue รจ la vera bevanda ยปโ€. Con Gesรน non ci sono regole esterne che lโ€™uomo deve osservare, ma lโ€™assimilazione di una vita nuova. E la sua carne รจ vero cibo, quello che alimenta la vita dellโ€™uomo, e il suo sangue vera bevanda, cioรจ elementi che entrano nellโ€™uomo e si fondono con lui. Non piรน un codice esterno da osservare, ma una vita da assimilare.

Gesรน ci presenta un Dio che non assorbe gli uomini, ma li potenzia. Un Dio che non prende lโ€™energia degli uomini, ma comunica loro la sua. E Gesรน continua ad insistere: โ€œยซChi mastica la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui ยปโ€. Ecco la piena fusione di Gesรน con gli uomini e degli uomini con Gesรน.

Quello di Gesรน รจ un Dio che chiede di essere accolto per fondersi con gli uomini e dilatarne la capacitร  dโ€™amore. โ€œยซCome il Padre, che ha la vitaยปโ€, ed รจ lโ€™unica volta che Dio viene definito come il Padre che รจ vivente, โ€œยซha mandato meยปโ€, il Padre ha mandato il figlio per manifestare il suo amore senza limiti, โ€œยซe io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mastica โ€ฆยปโ€, di nuovo Gesรน insiste con questo verbo che indica non unโ€™adesione teorica, ma reale e concreta, โ€œยซโ€ฆ me, vivrร  per meยปโ€.

Alla vita ricevuta da Dio corrisponde una vita comunicata ai fratelli. Questo รจ il significato dellโ€™Eucaristia. E, come il Padre ha mandato il figlio ad essere manifestazione visibile di un amore senza limiti, cosรฌ quanti accolgono Gesรน sono chiamati a manifestare un amore incondizionato.

E conclude Gesรน: โ€œ ยซQuesto รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morironoยปโ€. Gesรน mette il dito nella piaga del fallimento dellโ€™Esodo. Tutti quelli che sono usciti dallโ€™Egitto sono morti. I loro figli sono entrati. E Gesรน contrappone il suo esodo che รจ destinato invece a realizzarsi pienamente.

E di nuovo Gesรน insiste: โ€œ ยซChi masticaยปโ€, quindi adesione piena e totale, non simbolica, โ€œ ยซquesto pane vivrร  per sempreยปโ€. Chi orienta la propria vita, con Gesรน e come Gesรน, a favore degli altri, ha giร  una vita che la morte non potrร  interrompere.

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 giugno 2017 anche qui.

Corpus Domini

Gv 6, 51-58
Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesรน disse alla folla:
ยซIo sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ รจ la mia carne per la vita del mondoยป.

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป.
Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dellโ€™uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโ€™ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร  per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร  in eternoยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 18 โ€“ 24 Giugno 2017
  • Tempo Ordinario XI, Colore bianco
  • Lezionario: Ciclo A | Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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