Gesรน nel deserto, costantemente tentato
Il vangelo di questa prima domenica di Quaresima รจ breve: quattro versetti, anche se in realtร mi concentrerรฒ quasi esclusivamente sui primi due, avendo commentato i vv. 14-15 poche domeniche fa (III domenica del tempo Ordinario). I vv. 12-13 sono molto intensi, capaci di comunicarci lโessenziale sulle tentazioni di Gesรน, anche se nel nostro immaginario รจ impressa, dunque da noi memorizzata, la narrazione piรน drammatica e piรน precisa dei vangeli secondo Matteo e Luca (cf. Mt 4,1-11; Lc 4,1-13).
Concentriamoci dunque sul racconto di Marco. Gesรน รจ stato battezzato nel fiume Giordano da Giovanni, il suo maestro, e nellโuscire dallโacqua ha visto i cieli aprirsi, lo Spirito di Dio scendere su di lui con la dolcezza di una colomba (cf. Mc 1,9-10) e, soprattutto, ha sentito una dichiarazione rivolta a lui solo. Dal cielo, infatti, dal luogo dimora di Dio, lo raggiunge una voce che proclama: โTu sei il Figlio mio, lโamato: in te ho messo tutta la mia gioiaโ (Mc 1,11; cf. Sal 2,7; Gen 22,2; Is 42,1). ร la voce del Padre, che gli conferma il proprio amore e la sua identitร di Figlio amato; รจ la voce che lo abilita, con la forza dello Spirito, โcompagno inseparabile di Cristoโ (Basilio di Cesarea), alla missione pubblica tra i figli di Israele.
Ma appena questo รจ avvenuto, โsubitoโ (euthรฝs) lo Spirito disceso su di lui lo spinge dove i cieli non sono aperti, bensรฌ chiusi; lo spinge, letteralmente โlo scaccia nel desertoโ, dove รจ presente piรน che mai il diavolo, Satana, colui che mette alla prova, la cui missione รจ dividere e separare, soprattutto da Dio. Satanรขs รจ uno dei nomi dato a questa potenza malefica che appare fin dagli inizi della creazione (il serpente: cf. Gen 3,1) e che nei testi di Qumran รจ colui che guida in battaglia i โfigli della tenebraโ contro i โfigli della luceโ, colui che si oppone al Messia di Dio.
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Gesรน entra cosรฌ in una zona dโombra, entra nella prova, perchรฉ il deserto รจ terra di prova, di tentazione. Lo era stato quarantโanni per Israele, โbattezzatoโ e uscito dalle acque del mar Rosso; lo era stato quaranta giorni per Mosรจ e per Elia; lo era stato per quanti erano andati nel deserto per preparare una strada al Signore (cf. Is 40,3), combattendo da โfigli della luceโ contro il demonio e la sua tenebra; lo era stato per Giovanni il Battista. Gesรน dunque sta camminando sulle tracce lasciate dagli inviati di Dio, e in tal modo sa che deve prepararsi a quella che sarร la prova, la lotta quotidiana, fino alla morte.
In quel deserto di Giuda, accanto al mar Morto, tra quelle rocce aride, Gesรน โdimora quaranta giorni, continuamente tentato da Satanaโ. La sua รจ una lotta corpo a corpo, della quale nessuno รจ spettatore; รจ una lotta interiore attraverso la quale deve imparare lโobbedienza del Figlio โ โimparรฒ lโobbedienza dalle cose che patรฌโ (Eb 5,8), legge con intelligenza lโautore della Lettera agli Ebrei โ e vincere il tentatore che si oppone alla venuta del Regno nel modo in cui Dio lo vuole e che Gesรน deve assumere e fare suo, fino a rivestirsene. Sono giorni di lotta in cui Gesรน lega il principe dei demoni, lega colui che รจ โil forteโ (Mc 3,27), perchรฉ โ come aveva annunciato il Battista โ โil piรน forteโ (Mc 1,7) รจ proprio Gesรน, che scaccerร i demoni liberando uomini e donne dallโalienazione demoniaca.
Marco non ci dice nulla di preciso sulle tentazioni subite da Gesรน, quelle che gli altri evangelisti, in una sorta di midrash, racconteranno come lotta contro le tre libidines dellโeros, della ricchezza e del potere, insomma lotta contro una manifestazione mondana, prepotente e arrogante del Regno. Questa descrizione volutamente cosรฌ generica da parte di Marco รจ unโindicazione a discernere quante volte durante la sua missione Gesรน sarร ancora tentato. Sarร infatti sollecitato a utilizzare la sua potenza divina per imporre in modo trionfale il regno di Dio, quando gli chiederanno un segno, un miracolo eclatante dal cielo (cf. Mc 8,11); sarร poi tentato nellโora dellโagonia al Getsemani (cf. Mc 14,32-42) e ancora lungo tutta la passione, fino alla croce (cf. Mc 15,29-32). Gesรน resterร sempre fedele alla sua missione di inviato del Padre, come giusto in un mondo ingiusto, al prezzo di non rispondere mai alla violenza con la violenza e di donare fino alla fine la sua vita.
Qui lโevangelista piรน antico mette lโaccento sul fatto che Gesรน รจ costantemente tentato, per quaranta giorni, senza mai cedere a una visione trionfalistica della venuta del Regno. Pienamente sottomesso al Padre, creatura tra le creature non umane del deserto (rocce, pietre, arbusti, rettili, volatili, bestie selvagge), Gesรน รจ in profonda comunione con tutta la creazione. ร come collocato al centro di essa, รจ il vero Adamo come Dio lโha voluto, capace di vivere riconciliato e in pace con tutte le creature e con tutta la terra. Gesรน appare come lโuomo mite, armonioso, rappacificato con il cielo e la terra, cosรฌ da inaugurare lโera messianica profetizzata da Isaia: โIl lupo dimorerร con lโagnello, la pantera si sdraierร accanto al capretto, il vitello e il leoncello pascoleranno insieme โฆ Il leone si ciberร di paglia come il bue, il lattante si trastullerร sulla buca della vipera, il bambino metterร la mano nel covo del serpente velenosoโ (Is 11,6-8). Nella creazione segnata dal regno di Dio, animali e angeli, terra e cielo, basso e alto, terrestre e sovrumano, sono riconciliati e dunque in armonia con lโumanitร , con il nuovo Adamo: รจ unโalleanza di pace cosmica. Sรฌ, รจ il Regno messianico promesso da Dio a tutta la terra, che certamente รจ veniente. Gesรน lo inaugura nel deserto, per questo subito dopo puรฒ proclamare: โIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio si รจ fatto vicinoโ.
Ma occorre ricordare che questa โarmoniaโ e questa โpaceโ sono a caro prezzo: il prezzo della kรฉnosis, dello svuotamento e dellโabbassamento di colui che โera in condizione di Dio e svuotรฒ se stesso (heautรฒn ekรฉnosen)โ, diventando uomo e spogliandosi delle sue prerogative divine, invece di tenerle gelosamente per se stesso e di considerarle un privilegio (cf. Fil 2,6-7). Proprio in questa profonda umiliazione, che รจ testimonianza della sua tentazione vera, reale (non un teatrino esemplare per noi!), Gesรน fa pace tra cielo e terra, sicchรฉ le creature del cielo, gli angeli, nel deserto gli si accostano e lo servono. Lo riconoscono quale Dio nella carne di un uomo: Gesรน da Nazaret, il figlio di Maria.
Gesรน, amato in pienezza dellโamore del Padre dichiaratogli nellโora del battesimo e accompagnato dallo Spirito santo, รจ ormai operante quale vincitore su Satana, sul male, sulla malattia, sulla morte. ร il Messia veniente che porta la vita; basta dunque seguirlo, accogliendo il suo invito pressante che riassume in sรฉ tutto il vangelo appena iniziato: โConvertitevi e credete nel Vangelo!โ. Cosรฌ Gesรน proclama che il tempo si รจ compiuto e che il regno di Dio ormai si รจ avvicinato: รจ una realtร possibile, che gli uomini e le donne possono accogliere lasciando che Dio regni su di loro. Le potenze alienanti degli idoli, il cui principe รจ Satana, possono essere vinte perchรฉ Gesรน le ha vinte nel deserto e poi lungo tutta la sua vita umana.
Di fronte al dono del regno di Dio, occorre dunque โconvertirsiโ, come ci chiede il tempo quaresimale: si tratta di mutare mentalitร , di ri-orientare la propria vita alla luce del โVangeloโ che โรจ potenza di Dioโ (Rm 1,16). E il cristiano, tentato come Gesรน nel deserto di questo mondo, non potrร piรน sentirsi solo in questa battaglia. Come suggeriscono i salmi, egli potrร pregare: โNella mia lotta sii tu a lottareโ (Sal 42,1; 118,154), e con la grazia del Signore risulterร vincitore sul demonio stesso. Noi monaci non dimentichiamo che i nostri padri del IV secolo sceglievano proprio il deserto per combattere Satana. Si narra per esempio che Antonio, esausto dopo la lunga lotta contro le tentazioni, chiese: โMa dovโeri, Signore?โ. E si sentรฌ rispondere da Gesรน: โEro accanto a te per combattere la tua battaglia!โ. La tentazione, la prova ritma la nostra vita: se non ci fosse la tentazione, ci sarebbe lโindifferenza! Ma sta a noi combatterla e vincerla con lโaiuto della grazia, pregando il Padre: โNon abbandonarci nella tentazione, ma liberaci dal maleโ (Mt 6,13).
p. Enzo Bianchi โ Qui tutti i precedenti commenti al Vangelo della domenica
Fonte: Monastero di bose
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
della Prima Domenica di Quaresima โ Anno B
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 18 Febbraio 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Viola
- Gn 9, 8-15; Sal. 24; 1 Pt 3, 18-22; Mc 1, 12-15
Mc 1, 12-15
Dal Vangelo secondo Marco
12E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto 13e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. 14Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesรน andรฒ nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, 15e diceva: ยซIl tempo รจ compiuto e il regno di Dio รจ vicino; convertitevi e credete nel Vangeloยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 18 โ 24 Febbraio 2018
- Tempo di Quaresima I
- Colore Viola
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net
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