โFilippo, sceso in una cittร della Samaria, cominciรฒ a predicare loro il Cristoโฆ Frattanto gli apostoli seppero che la Samaria aveva accolto la parola di Dio e vi inviarono Pietro e Giovanniโฆ imponevano loro le mani e quelli ricevevano lo Spirito Santoโ.
Nel cammino di Filippo sono da cogliere alcuni aspetti. Innanzitutto il luogo: la Samaria era una regione considerata eretica, abitata da un popolo che si era separato dalla tradizione religiosa giudaica con il suo centro a Gerusalemme. I giudei nutrivano nei confronti di samaritani sentimenti di ostilitร (Sir 50,25-26; cfr. Gv 4,9.20). In Samaria infatti si erano spostati cinque popoli pagani con il loro culto idolatrico (cfr. 2 Re 17,24-41; cfr. Gv 4,18). Proprio in Samaria, il territorio pagano ed eretico, la Parola รจ accolta: โimponevano loro le mani e ricevevano lo Spirito Santoโ. Il primo messaggio di questa pagina riguarda la libertร dello Spirito, lโabbattimento di ogni barriera di tipo culturale e religioso.
Un secondo elemento: lโagire di Filippo รจ descritto come un parlare di Gesรน: โcominciรฒ a predicare loro il Cristoโ (cfr. At 18,5). I primi apostoli parlano di Gesรน: รจ il messia atteso, il liberatore. Filippo indica una via e riprende lo stile di Gesรน di farsi accanto e di spiegare la Parola. Segue la spinta dello Spirito quando scenderร sulla strada, salirร sul carro del funzionario etiope, ascolterร le sue domande e lo aiuterร a comprendere quello che leggeva (cfr. At 8,26-40). In Samaria Filippo โrecava la buona novella del regno di Dio e del nome di Gesรน Cristoโ. Il vangelo รจ dono che fa scoprire lโazione dello Spirito giร presente nei cuori.
Un terzo elemento: la presenza dello Spirito viene riconosciuta con lโimposizione delle mani, e genera unโesperienza di gioia. โE vi fu grande gioia in quella cittร โ (At 8,8). La predicazione di Filippo e degli altri apostoli apre ad una esperienza โgioiosaโ. Proprio nei momenti di prova e delusione i discepoli vivevano la paradossale esperienza della gioia e dello Spirito santo (At 13,52; cfr. 1Cor 1,23). Il regno di Dio รจ infatti โpace e gioia nello Spirito Santoโ (Rom 14,17) e la gioia stessa รจ uno dei frutti dello Spirito (Gal 5,22).
Nella pagina del vangelo Gesรน promette lo Spirito e lo indica con due nomi. Egli sarร un altro โparaclitoโ (consolatore), e lo Spirito di veritร . Lo Spirito รจ presenza che sta accanto e prende le difese, colui che nel tempo della storia guida la comunitร allโincontro con Gesรน. Lo Spirito รจ il โgrande suggeritoreโ che ricorda e mantiene la memoria su quanto Gesรน ci ha comunicato. La promessa dello Spirito รจ indicata insieme al dono di uno stare accanto: โnon vi lascerรฒ orfaniโ. Eโ promessa che apre una speranza. La presenza dello Spirito รจ un nuovo modo di rimanere accanto di Gesรน risorto.
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Lo Spirito poi introduce a tutta la veritร e glorifica Gesรน come Figlio. Lโazione dello Spirito sta nel guidare al Figlio come presenza che rivela il Padre e fa spazio ad una comunione nuova. Lo Spirito di veritร richiama alla veritร vivente che non รจ un deposito di nozioni ma Gesรน stesso. Ma lo Spirito non รจ solo ripetitore perchรฉ guida verso una veritร ancora non incontrata pienamente. Con la sua forza interiore accompagna ad attualizzare quanto Gesรน ha insegnato. Fa scoprire i modi concreti per tradurre il suo vangelo nel tempo e nei diversi contesti della vita e della storia.
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia. Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.