Tutto quello che faremo riuscirà bene! Che bell’augurio ci fa oggi il Signore!
Chi di noi quando decide di fare qualcosa non spera in un’ottima riuscita? Se iniziamo un disegno, lo immaginiamo nella nostra mente e ci sembra bellissimo, così ci impegniamo perché finito sia proprio come lo avevamo immaginato; se decidiamo di giocare con le costruzioni, la nostra immaginazione ci proietta un lavoro degno del miglior architetto mondiale e noi ci adoperiamo per cercare di mettere insieme i vari pezzetti e ottenere quanto pensato; se decidiamo di fare una torta e di aggiungerci una bella decorazione, prepariamo l’occorrente e cerchiamo di fare molta attenzione per ottenere un dolce meritevole di complimenti da chi lo riceverà! Così l’augurio della Parola di Dio di oggi è proprio meraviglioso! Beato l’uomo che si affida al Signore: come un albero vicino ad un corso d’acqua trova terreno ottimo per crescere e fare molti frutti, così noi, scegliendo di stare dalla parte di Gesù daremo frutti buoni e abbondanti, e tutto quello che di buono decideremo di fare nella nostra giornata, sarà migliore di quanto potevamo anche solo immaginare.
Come si fa a non essere felici dopo un simile messaggio? Anche Geremia nella prima lettura ci assicura che questa sia la giusta via per chi vuole essere un albero che da molti frutti e che può vivere senza temere il freddo, il troppo caldo, il vento o altro …
E anche Paolo, nella seconda lettura, pur con un linguaggio un po’ più difficile di quello di Geremia e del Salmo, vuol farci arrivare lo stesso bellissimo messaggio: Gesù è risorto, Lui per primo perché anche noi possiamo risorgere con Lui. Neanche la morte può distruggere chi si affida al Signore! Paolo ci dice proprio questo! Ed è sicuramente una notizia rassicurante!
Gesù nel Vangelo esalta ancora di più quello che abbiamo detto fino a qui.
Però è un racconto un po’ strano il suo…. Prima di tutto dobbiamo capire cosa vuol dire la parola “Beato” che Gesù usa all’inizio di ogni frase. Quando incontriamo qualcuno che ci racconta un fatto bello che gli è accaduto, oppure quando vediamo qualcuno felice, noi diciamo “Beato te!” E questa espressione vuol dire che secondo noi quella persona è proprio fortunata, deve gioire, rallegrarsi, essere felice! Anche per Gesù la parola “beato” vuol dire proprio questo. Felice, gioioso, allegro! Solo che Gesù dice che saranno beati quelli che oggi sono poveri, affamati, nel pianto, insultati da molti … Queste cose non ci farebbero esclamare “Beato TE!” Ma allora cosa vuole dirci Gesù?
Ho pensato di chiedere aiuto ad alcuni Santi e Beati perché mi sembrano le persone che meglio possono spiegarci questo messaggio strano di Gesù…
San Francesco d’Assisi, rinunciando a tutte le ricchezze della sua famiglia, vivendo povero come Gesù ha detto nel vangelo, si sentiva sempre felice perché non avendo ricchezze, si ritrovava ad avere comunque tutto ciò di cui aveva bisogno e andava in giro a predicare l’Amore di Dio, aiutando così Dio a sua volta! Era proprio come un albero piantato vicino ad un corso d’acqua: non gli mancava nulla e la sua predicazione portava grandi e buoni frutti!
Santa Giuseppina Bakita, una donna africana che ha vissuto per anni da schiava e che ha conosciuto la cattiveria di tanti uomini, ha trovato pace, consolazione e gioia soltanto quando ha conosciuto Gesù e ha iniziato ad aiutare i sofferenti: nessuna siccità, nessun vento gelido, nessun freddo glaciale ha potuto rovinare i frutti del suo lavoro. Chi la incontrava e veniva da lei curato si sentiva immediatamente meglio, incontrava la pace!
Santa Teresa di Calcutta riusciva ad accompagnare le persone che stavano morendo perché vedessero e sentissero l’abbraccio di Dio e potessero morire con il sorriso sulle labbra e il cuore pieno di gioia! Beati loro! E beata lei che ci riusciva!!!
San Daniele Comboni diceva che “sudare e amare per Gesù è una cosa dolce”. Quando fai qualcosa per Gesù, che sia difficile, faticosa, che richieda tutte le tue forze, di sicuro diventa un frutto dolce, succoso e maturo!
Beata Chiara Luce Badano, quando ha scoperto di essere malata e che non sarebbe mai guarita, ha capito cosa le chiedeva Gesù e si è affidata a Lui, offrendogli tutti i suoi dolori. Diceva che se anche non poteva più giocare, correre o fare altre cose perché la malattia la paralizzava ogni giorno di più, poteva amare. Ha scelto così di vivere fidandosi di Dio. Era la ragazza più felice del mondo perché sentiva Gesù vicino a lei!
Se non conoscete qualcuno di questi beati e santi di cui abbiamo raccontato qualche pensiero, provate a trovare del tempo per informarvi su di loro! Oppure cercate di conoscere qualcosa sulla vita di qualche Santo o Beato … Scoprirete che erano tutti felici! Scoprirete che non erano ricchi, non erano famosi, non erano sulle copertine dei giornali e in televisione, non battevano record mondiali … Ma soprattutto scoprirete che erano così felici da non aver bisogno di altro se non di sentire Gesù vicino a loro! E con il sorriso sul viso hanno vissuto amando chi incontravano, portando buoni frutti, così succosi che chi li assaggiava non se li scordava più!
L’augurio per ognuno di noi, che oggi Gesù ci fa è proprio quello di impegnarci a rimanere sempre in contatto con Dio. Lui penserà a tutto ciò di cui abbiamo bisogno e noi ci sentiremo da subito felici! Beati noi se Dio è con noi!
Commento a cura di Mara Colombo per il sito omelie.org