Commento al Vangelo di domenica 15 Settembre 2019 โ€“ Congregazione per il Clero โ€“ p. Gaetano Piccolo S.I.

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XXIV Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno C

Perdersi si dice in molti modi

Da Omero a Cappuccetto rosso, la vita non ha mai smesso di sembrarci un viaggio in cui ci si puรฒ perdere.

A volte, in realtร , avremmo solo bisogno di essere cercati. Spaventati e stanchi, ci mettiamo a gridare perchรฉ qualcuno ci senta e si accorga, finalmente, che siamo vivi, proprio come quella pecora smarrita di cui parla Gesรน. Ma a volte siamo stati semplicemente dimenticati e non possiamo fare altro che aspettare che qualcuno desideri ritrovarci, proprio come quella moneta che non ha colpa e non ha neppure voce.

E ci sono poi relazioni nelle quali ci siamo perduti. A volte ci perdiamo perchรฉ abbiamo deciso di andarcene, a volte, invece, anche se siamo rimasti, avevamo il cuore altrove. Sono quelle relazioni nelle quali solo noi possiamo decidere di ritornare. Proprio come i due figli della parabola. Una parabola, che non a caso non si conclude, ma rimane aperta, come se aspettasse la nostra decisione.

Ci si puรฒ perdere in tanti modi, dunque, ma la parabola del Vangelo mostra anche che ogni volta che ci perdiamo, cโ€™รจ sempre qualcuno che ci sta cercando: un pastore, una donna, un padreโ€ฆ

Amore senza vincolo

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Forse ce ne siamo andati da una relazione perchรฉ ci sentivamo intrappolati. Lโ€™amore รจ esigente, ci scomoda. Chi vuole possedere se stesso, chi vive nellโ€™idolatria del proprio io, non accetterร  mai di amare.

Il figlio minore non vuole un padre: รจ il bambino ribelle che abita in ciascuno di noi e che rivendica la propria autonomia. Vive nellโ€™illusione di poter godere dellโ€™amore senza vincolo. รˆ lโ€™uomo contemporaneo che vuole lโ€™affetto senza impegno. Il figlio minore impara a sue spese che il suo bisogno di amare si realizza solo nel vincolo allโ€™altro.

Abbiamo fame di affetto e perciรฒ rischiamo di attaccarci al primo cibo che troviamo: il figlio minore si incollรฒ a un padrone. Come il figlio minore, anche noi talvolta continuiamo a riproporre il nostro schema: il figlio minore pensa infatti che in una relazione ci si possa stare solo da schiavo. Non era il padre a tenerlo schiavo, ma la sua convinzione che si possa amare solo perdendo la libertร . รˆ questa la malattia da cui deve guarire. E da questa malattia si guarisce solo quando si incontra qualcuno che รจ pronto a celebrare la nostra vita, qualcuno che ci ama come siamo, non per possederci.

I passi dellโ€™amore

Il Padre ha vissuto nellโ€™attesa di questo incontro: lo vede da lontano, perchรฉ da quando รจ partito non ha mai smesso di cercarlo nei suoi pensieri. Il padre cura il figlio con la terapia della libertร : lo riveste di nuovo, gli ridร  dignitร , non indugia nella sua debolezza. Come Dio che riveste Adamo ed Eva dopo il peccato, quasi con uno sguardo pudico che non vuole vedere la nuditร  dellโ€™altro, cosรฌ il padre fa indossare al figlio un abito nuovo; gli rimette lโ€™anello al dito, quellโ€™anello che porta il sigillo delle proprietร , quasi come se fosse ancora disposto a essere ingannato, come se volesse rassicurarlo sul fatto che si fida ancora di lui; gli fa indossare i calzari, perchรฉ in quella relazione ci deve stare da persona libera, non da schiavo. Ma soprattutto il padre prepara un banchetto per il figlio, celebra la sua vita: sono contento che tu esisti, sono felice che tu sia tornato, rendo lodo per la tua vita!

Dalla frustrazione alla rabbia

Tornare in una relazione, quando ci si รจ persi, รจ addirittura piรน difficile se fino a quel momento abbiamo solo fatto finta di rimanere. Il figlio maggiore ricorda tanto il bambino adattato che spesso vive dentro di noi. Quando non abbiamo il coraggio di andarcene, cerchiamo un compromesso. Soffriamo silenziosamente, fino a quando giunge lโ€™occasione che tira fuori la veritร . Come il fratello maggiore, anche noi, talvolta, siamo rimasti fuori dalla casa: in quella relazione forse non ci siamo mai entrati.

Il figlio maggiore si porta dentro tanta rabbia, talmente tanta da non riuscire piรน a vedere come stanno veramente le cose: assolutizziamo, facciamo di tutta lโ€™erba un fascio. Forse una volta non ci sarร  stato il capretto, ma, nella rabbia, al figlio maggiore sembra che non ci sia mai stato un capretto per lui. Il figlio maggiore ricorda lโ€™adolescente arrabbiato che spesso abita in noi: รจ lโ€™adolescente che vive solo di confronti, che fa paragoni, che si misura con gli altri. Arrabbiato e depresso, il figlio maggiore che ci abita non riesce a fare festa per lโ€™altro: tutto quello che รจ dato al fratello sembra che sia tolto a lui.

Anche il figlio maggiore ha bisogno di riconciliazione. Per questo, il Padre esce anche per lui.

Guarire le relazioni spezzate

Come si costruisce la riconciliazione? Come si curano le relazioni spezzate?

Il Padre non richiama il figlio maggiore al suo senso del dovere, non banalizza la sua rabbia, non ironizza sulla sua mania di confronto. Il padre si mostra vulnerabile: se al figlio minore il padre aveva dato il vestito, lโ€™anello, i calzari e il vitello, al figlio maggiore dona il proprio cuore! Sรฌ, perchรฉ non si puรฒ costruire la riconciliazione senza donare allโ€™altro qualcosa di prezioso di sรฉ. La riconciliazione non รจ nรฉ unโ€™idea nรฉ solo una parola, la riconciliazione si fa nella carne.

Nessuno puรฒ costringerti a tornare. Tornare in una relazione รจ sempre una decisione da prendere, una decisione tua nella quale nessuno puรฒ sostituirti. Ecco perchรฉ la parabola si conclude con quella porta aperta, perchรฉ tu possa decidere se entrare o rimanere fuori.

Leggersi dentro

  • Pecora, moneta, figliโ€ฆdiversi modi di perdersi: ti ritrovi in qualcuna di queste immagini?
  • Ci sono percorsi di riconciliazione da intraprendere o da offrire in questo momento della tua vita?

don gaetano piccoloP. Gaetano Piccolo S.I.
Compagnia di Gesรน (Societas Iesu) โ€“ Fonte

Letture della
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ€“ ANNO C

Prima Lettura

Il Signore si penti del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Dal libro dellโ€™Esรฒdo
Es 32,7-11.13-14

 
In quei giorni, il Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto, si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato! Si sono fatti un vitello di metallo fuso, poi gli si sono prostrati dinanzi, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€œEcco il tuo Dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€ยป.
 
Il Signore disse inoltre a Mosรจ: ยซHo osservato questo popolo: ecco, รจ un popolo dalla dura cervice. Ora lascia che la mia ira si accenda contro di loro e li divori. Di te invece farรฒ una grande nazioneยป.
 
Mosรจ allora supplicรฒ il Signore, suo Dio, e disse: ยซPerchรฉ, Signore, si accenderร  la tua ira contro il tuo popolo, che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto con grande forza e con mano potente? Ricรฒrdati di Abramo, di Isacco, di Israele, tuoi servi, ai quali hai giurato per te stesso e hai detto: โ€œRenderรฒ la vostra posteritร  numerosa come le stelle del cielo, e tutta questa terra, di cui ho parlato, la darรฒ ai tuoi discendenti e la possederanno per sempreโ€ยป.
 
Il Signore si pentรฌ del male che aveva minacciato di fare al suo popolo.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Salmo 50 (51)

R. Ricordati di me, Signore, nel tuo amore.

Pietร  di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
 
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
 
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.
Uno spirito contrito รจ sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. R.

Seconda Lettura

Cristo รจ venuto per salvare i peccatori.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timรฒteo
1 Tm 1,12-17

 
Figlio mio, rendo grazie a colui che mi ha reso forte, Cristo Gesรน Signore nostro, perchรฉ mi ha giudicato degno di fiducia mettendo al suo servizio me, che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi รจ stata usata misericordia, perchรฉ agivo per ignoranza, lontano dalla fede, e cosรฌ la grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla caritร  che รจ in Cristo Gesรน.
 
Questa parola รจ degna di fede e di essere accolta da tutti: Cristo Gesรน รจ venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io. Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perchรฉ Cristo Gesรน ha voluto in me, per primo, dimostrare tutta quanta la sua magnanimitร , e io fossi di esempio a quelli che avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna.
 
Al Re dei secoli, incorruttibile, invisibile e unico Dio, onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Parola di Dio

Vangelo

Ci sarร  gioia in cielo per un solo peccatore che si converte.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 15, 1-32
 

In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
 
Ed egli disse loro questa parabola: ยซChi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finchรฉ non la trova? Quando lโ€™ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la mia pecora, quella che si era perdutaโ€. Io vi dico: cosรฌ vi sarร  gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, piรน che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
 
Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finchรฉ non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: โ€œRallegratevi con me, perchรฉ ho trovato la moneta che avevo perdutoโ€. Cosรฌ, io vi dico, vi รจ gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converteยป.
 
Disse ancora: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: โ€œPadre, dammi la parte di patrimonio che mi spettaโ€. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: โ€œQuanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariatiโ€. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
 
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: โ€œPadre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlioโ€. Ma il padre disse ai servi: โ€œPresto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€. E cominciarono a far festa.
 
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: โ€œTuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvoโ€. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: โ€œEcco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grassoโ€. Gli rispose il padre: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ€ยป.

Parola del Signore

Oppure forma breve: Lc 15,1-10

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